Una mattina di settembre tutti in fila siamo entrati al Cfp e scaglionati per classi siamo entrati nelle nostre aule dove ci attendeva il professore.
Abbiamo fatto l’appello quando abbiamo sentito un rumore strano come finestre che sbattevano; abbiamo sentito picchiare contro ai muri ma nessuna persona si faceva vedere.
All’improvviso il corridoio era diventato buio.
Le segretarie gridavano e noi non potevamo scendere.
Il coordinatore gridava da piano superiore.
Il professore che cercava di calmare la situazione in classe.
Il tutor che correva per i corridoi dicendo di non uscire e che le segretarie erano state imprigionate nei bagni.
Due uomini dall’accento strano, incappucciati erano entrati dalla posta sul retro del nostro laboratorio di pasticceria.
Siamo usciti dalla classe e abbiamo notato delle ombre riflesse sulle pareti che si muovevano; avevano in mano dei coltelli e delle spade per infilzarci.
Noi più furbi ci siamo sdraiati a terra.
Loro correvano avanti e indietro per il corridoio.
Le finestre e le porte si aprirono e chiusero da sole.
Il tutor era impazzito dalla paura e non riusciva a smettere di urlare.
Tutti siamo scesi dalle scale, ma abbiamo incontrato il coordinatore che ci diceva quale direzione dovevamo prendere per fuggire dai due uomini incappucciati, ma noi incuriositi per osservare cosa stava accadendo ci siamo diretti dalla parte opposta.
Abbiamo notato subito un cadavere riverso a terra coperto con un lenzuolo bianco.
Tutti ci siamo allarmati e ci siamo stretti uno vicino all’altro per darci coraggio.
Era solo un manichino delle ragazze di laboratorio di estetica.
Una volta scoperto, ci siamo messi tutti a ridere e la paura era passata.
Tutti i professori e coordinatori si riunirono per discutere di quello che stava successo al Cfp.
Il bilancio finale fu il seguente:
-Due uomini erano entrati dalla porta sul retro del nostro laboratorio di pasticceria.
-Le segretarie erano state intrappolate nei bagni.
-Gli uomini avevano spruzzato della passata di pomodoro sulle porte dei bagni, facendo finta fosse sangue.
-Sulle pareti avevano disegnato dei gerogrifici molto strani.
Ad un certo punto la porta si è aperta e sono entrati i poliziotti e le guardie di finanza per verificare l’accaduto.
Le segretarie vennero liberate da un gruppo di ragazzi e portate in un’aula e tranquillizzate, visto che erano state per ore chiuse in bagno.
Mentre i due malviventi erano scappati senza lasciare traccia.
Tutto si era risolto nel migliore dei modi.
Published: Dec 16, 2020
Latest Revision: Dec 16, 2020
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