Era una delle tante giornate di giugno a Como, solamente più afosa delle altre, la scuola aveva detto hai ragazzi che dovevano svolgere delle gare sportive con altre scuole, per far
si che queste gare sportive si potessero fare, gli allievi dovevano svolgere le ore di motoria nella grande palestra della città.
Quel giorno i ragazzi della classe 2 ^ C si dovevano trovare direttamente alla palestra visto che stavano svolgendo le prime 3 ore di scuola, di solito arrivavano prima sempre due
compagni Kevin e Tetiana ma questa volta erano arrivati dopo perché avevano perso il bus mentre che loro arrivavano noi parlavamo di qualsiasi cosa che ci passava per la mente per
distrarci un’po ‘visto che alla mattina quasi tutti eravamo freddolosi, dopo pochi minuti tutti eravamo li davanti alla palestra tranne una ragazza di nome Giulia.
Ormai era ora di entrare perché il professore era arrivato noi abbiamo parlato con il prof che mancava Giulia ma a quel punto era già troppo tardi io e alcuni compagni ci eravamo un
po’ arrabbiati perché il professore voleva chiudere il cancello a tutti i costi ma noi non volevamo: ”Prof mi scusi ma non può lasciare aperto il cancello così se arriva entra direttamente no?” “No perché doveva arrivare in orario e quindi non sono più affari miei la metto assente, se non volete la nota andate a cambiarvi e ascoltatemi” “Fanculo prof lei sa che Giulia è stra brava e che tra pochi giorni ci sarà la gara”.
Io e i miei compagni eravamo andati a cambiarci negli spogliatoi davanti all’entrata della palestra perché almeno se lasciavamo dentro le robe di motoria erano più lontane
dall’entrata principale perché molte volte era successo che sparivano le cose o le trovavamo rotte o in giro.
Era molto strano che Giulia non c’era perché a lei piaceva molto motoria appunto frequentava anche ginnastica artistica e nei giorni prima era molto esaltata per questa cosa, ma tutti possiamo avere imprevisti nella vita.
Passa un’ora ormai noi ragazzi eravamo stanchi e annoiati perché facevamo sempre le stesse cose in palestra dopo un’po’ ti annoiavi, stavamo per fare la staffetta nel mentre che
le due squadre ci stavamo preparando a correre e mancava veramente poco al fischio tutto tacque a causa di un grido che non finì più era assordante quel grido poiché la palestra era
enorme e c’era un eco assurdo, era la proprietaria del bar che stava pulendo gli spogliatoi, noi avevamo corso fino a che potevamo perché pensavamo che ci fosse stato un’ incidente.
Tutti eravamo fuori dalla palestra e proprio davanti allo spogliatoio c’era la donna del bar piegata in due che urlava piangeva pensavamo fossi caduta ma appena abbiamo sorpassato la porta dello spogliatoio principale ci misimo ad urlare era lei giulia, era a terra piena di sangue nel bagno sotto le doccie aperte, ovunque guardavi c’era sangue noi eravamo impauriti come poteva essere li nessuno aveva aperto il cancello era stato chiuso dal professore.
Quasi tutti i miei compagni corsero a prendere il telefono per chiamare la polizia, alcuni piangevano altri si erano come immobilizzati, cercavamo dappertutto il professore fino a
che non sentissimo un’ auto partire era lui il professore all’ inizio non capivamo niente ma poi abbiamo fatto due più due sia per come ci aveva risposto all’inizio e sia perché aveva un’
comportamento strano con tutti noi.
Arrivò la polizia e con un battito di ciglia mi svegliai a casa come se non fosse successo
niente ma in verità era successo proprio poche ore prima …
Published: Dec 14, 2020
Latest Revision: Dec 14, 2020
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