Protagonisti:
Poliziotti: Prof.Camagni, Prof.Moriano, Prof.Frontini
Vittima: Prof.Vitiello
Agenti segreti: Prof.Attubato, Prof.Acierno
Persone che vengono interrogate: La segretaria e la Preside
Infetti a causa di una malattia: Prof.Moriani
Colpevole di vari delitti: Prof.Colombini
Luogo dove accade tutto:
La palestra del CFP
Presso il centro del CFP
Avevo già lavorato per delitti simili, ma mai cosi ‘complicati.
Nessuna pista, nessun indizio, nessun testimone.
Si chiamava Alessandro Vitiello, uomo sulla quarantina, italiano del sud, professore;
Professore di italiano presso al centro del Cfp di Monte Olimpino, e amante per la sua famiglia.
Era un tipo di persona molto riservato, lui lavorava nella stessa scuola ormai da più di vent’anni, e a quanto pare, non aveva neanche un’amante.
Perché ucciderlo allora?
Era proprio questo che stavo cercando di scoprire,
dirigendomi verso la palestra del Cfp.
Arrivai sul posto, lugubre e malandato.
C’erano vari cesti per la spazzatura usati chiaramente dalla gente che abitavano nei dintorni della palestra.
I poliziotti avevano cerchiato con l’adesivo rosso il punto preciso in cui il Signor Vitiello era morto.
Di fianco a uno dei tanti cesti della spazzatura che c’eri li ‘.
Suicidio? Non mi pareva, l’arma delitto non c’era. Nessun problema nella sua famiglia e nessun problema con la scuola.
Non trovavo il moVENTE!
I poliziotti e i vari agenti erano intorno a me e anche loro stavano cercando un motivo per cui quel povero Signor Vitiello fosse morto.
Cominciai a confrontarmi con diversi professori.
E scoprii, che non era la prima volta ciò accadeva.
La settimana prima altri due professori ERANO STATI uccisi, sempre nello stesso modo del Signor Vitiello, un colpo di pistola, dritto al cuore! E il Signor Vitiello non era più con noi.
Chiunque poteva essere stato.
Mi misi ad osservare la scena del delitto, in silenzio, senza destare sospetto.
Pezzi di vetro per terra, carta stropicciata e avanzi di cibo nei cestini della spazzatura presso il cfp.
Tutto era normale a quanto sembrava, ma il corpo del Signor Vitiello no.
Chiesi alla polizia di avvicinarmi al cadavere e avevo notato sul piede della vittima, una macchia scura CHE pOTEVA essere sangue.
Gli agenti segreti vennero subito vicino a me a fare LE ANALISI e scoprirono che quella macchia scura era Dl sangue.
Sangue INfetto A CAUSA DI una malattia, che lo coloraVA di COLORE più scuro rispetto al colore rosso.
Il Signor Vitiello non soffriva di quella malattia e LE analisi stabilirono che quel sangue non appartENEVA lui.
La segretaria e la Preside furono interrogate.
Scoprimmo che solo un professore aveVA quella malattia, IL Prof. Moriani, UN neo-nazista.
Insieme al suo complice Prof. Colombini che SI SCOPRì ESSERE già colpevole di vari delitti COMMESSI presso il Centro del Cfp, “casualmente” TUTTI A DANNO di persone ebree.
Non ci ERA voLUTO molto per cercarlo.
Venne a sapere che lo stavamo cercando e pochi giorni dopo, confessò tutto alla polizia.
IL MOVENTE: IL PROF. VITIELLO ERA ANTI-NAZISTA (COME SAPEVANO ANCHE I SUOI ALUNNI EI COLLEGHI) E CONDUCEVA UNA VITA TROPPO FELICE E LORO ERANO INVIDIOSI E VOLEVANO VENDICARSI.
Il rimorso di aver ucciso tutti quei professori compreso gli alunni? 0 la voglia di liberarsi DI un peso CHE AVEVANO ADdosso?
Questo io non lo potrò mai sapere, ma resta il fatto che la giustizia ERA stata fatta e che i due professori si faranno un giro in carcere per un bel po ‘.
Published: Dec 14, 2020
Latest Revision: Dec 14, 2020
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