Boyan Slat : “The Ocean Cleanup”

         THE OCEAN CLEANUP

Come sappiamo, ogni anno circa 8 tonnellate di rifiuti di plastica finiscono dalle nazioni costiere agli oceani, questo equivale a buttare 5 buste di immondizia ogni 30cm di costa in tutto il mondo.

Molte delle sostanze contenute nella plastica possono degradarsi anche tra 400 anni.

Il problema della plastica maggiore è in Asia e in Africa, dove i sistemi di raccolta dei rifiuti sono spesso inefficienti o inesistenti, infatti i paesi con basse percentuali di riciclo hanno gravi problemi.

A soli 18 anni Boyan Slat, ha iniziato a coltivare un sogno ambizioso: trovare un sistema efficace per ripulire gli oceani dalla plastica e dai rifiuti marini. 

Nel 2013 ha fondato The Ocean Cleanup, un’organizzazione no profit, lo scopo principale di questo progetto è di ripulire gli oceani e impedire l’ingresso di nuovi rifiuti.

Boyan, insieme al suo team ha progettato e realizzato un enorme tubo galleggiante che funziona come una sorta di barriera in grado di catturare e accumulare grandi quantità di rifiuti: il passo successivo prevede che la plastica e tutti gli altri materiali presenti nell’ acqua vengano catturati, raccolti e poi riciclati.

Il tubo galleggiante è  lungo circa 600 metri ed è stato testato per la prima volta nel 2018 nel “Great Pacific Garbage Patch”, un’enorme isola di plastica che si trova nell’ Oceano Pacifico. I primi risultati dell’ operazione non sono stati molto soddisfacenti.

All’inizio la barriera progettata da Ocean Cleanup non era in grado di resistere a lungo alla corrente del mare e  di conseguenza, non riusciva a trattenere i rifiuti.

Boyan e i suoi collaboratori non si sono però arresi e in tempi piuttosto brevi hanno riprogettato il sistema di raccolta di rifiuti.

Dopo un anno passata la prima prova che non andò a buon fine, cercarono di approfondire di più l’uso di questa invenzione, e dopo maggiori studi finalmente l’ organizzazione ha annunciato che il progetto dopo le ultime modifiche stava iniziando a funzionare.