Book artistico by Daniele Iaccarino - Illustrated by Daniele Iaccarino - Ourboox.com
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Book artistico

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Artwork: Daniele Iaccarino

  • Joined Oct 2020
  • Published Books 2

Abbiamo iniziato questo percorso con l’arte preistorica.

Durante la preistoria, (fino al 3000 a.C. circa), si praticava arte rupestre. Si usavano diverse forme d’arte tra cui: Sculture di piccole dimensioni, Graffiti e pitture rupestri nelle grotte, le prime forme di abitazioni, e per finire le costruzioni megalitiche. Tali forme venivano praticate per due motivi fondamentali:
1)Cercare di condizionare la realtà creando figure veneri che rappresentassero la fertilità.

2)Ricordare dove una colonia di uomini già era stata, infatti le costruzioni megalitiche ad esempio servivano per segnare un punto di riferimento, come le pitture rupestri.
In questo lavoro sulla destra, sono mostrati due esempi di arte che, a differenza di millenni, mantengono le stesse basi. Nella parte superiore notiamo la somiglianza tra graffiti della Val Camonica e i disegni di Keith Haring. In basso invece, notiamo la somiglianza tra l’antico Dolmen, e il complesso di Singapore

“Marina Bay Sands” basato su un sistema trilittico.

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Gli uomini costruirono le prime abitazioni interamente nelle caverne. Queste però erano difficili da trovare nelle pianure, quindi in questo caso, scavavano una caverna artificiale.
Qui abbiamo due esempi delle prime abitazioni.

sulla sinistra abbiamo una capanna a forma di cono costruita già dal mesolitico. Questa é costruita con vari materiali tra cui: piccoli rami, foglie, pelli, fango e argilla.

A seconda della zona poi, iniziarono a costruire capanne con pareti verticali, di forma quadrata o circolare.

Infine abbiamo le costruzioni megalitiche, che venivano costruite per motivi segnaletici, ma anche astrologici.
Abbiamo il menhir, il dolmen e il cromlech. I cromlech sono i più complessi: si trattano di più dolmen disposti circolarmente. Ricordiamo Stonehenge come più famoso e meglio conservato, si pensa appunto che venisse usato per motivi astrologici o più semplicemente per leggere l’ora.

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I Sumeri si insediarono in Mesopotamia attorno al 4000 a.C. A loro dobbiamo l’invenzione della scrittura (3000 a.C. circa). Inoltre i Sumeri furono i primi fondatori delle città stato. Ogni città aveva il proprio re e talvolta erano anche in conflitto tra loro. I Sumeri veneravano alcuni dei, tra cui Enlìl, Utu e Nanna. Questi venivano venerati in grosse strutture chiamate ziqqurat (fig. sulla destra). La ziqqurat attualmente in condizioni migliori é quella di Ur, patrimonio UNESCO. Queste strutture erano lunghe circa 60 metri, larghe 40 e alte 25. Avevano più livelli e sulla parte davanti 3 scalinate che portavano alla sommità.

Anche i Sumeri creavano sculture, queste raffiguravano i re o i Dei con dei vestiti presumibilmente usati nelle cerimonie importanti. I materiali usati erano alabastro calcareo e talvolta anche lapislazzuli per gli occhi e i capezzoli. I grandi occhi di queste piccole sculture indicano forse la grande devozione religiosa.

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Attorno al XVIII e il XVI secolo a.C. si sviluppò la popolazione Babilonese, che prende il nome dalla città di Babilonia, una delle più potenti e ricche di quel tempo.

Un esempio significativo delle qualità artistiche babilonesi é la stele di Hammurabi, un blocco di basalto alto 2,25 metri sul quale il potente re Hammurabi ci fece incidere 282 leggi che tutti avevano l’obbligo di rispettare. Oltre all’applicazione del diritto, su quella stele ci furono negli spazi vuoti alcune forme artistiche, ad esempio la rappresentazione dello stesso re.

Nel periodo neo-babilonese, dopo la dominazione assira il re Nabucodonosor II procede alla ricostruzione di Babilonia, questa volta difesa da 350 torri e un doppio muro. L’accesso a questa nuova Babilonia era consentito da 9 porte. La più importante di queste, la porta di Ishtar, costruita con dei mattoni di colore blu, rappresenta anche animali mitologici che rappresentavano alcuni dei.

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Gli assiri erano già presenti in Mesopotamia prima di fondare un proprio stato (1100 a.C.) con capitale Assur. Gli Assiri furono un popolo ostile, e questo si notava molto nella loro arte: aggressiva. Le città assire erano vere e proprie fortezze inespugnabili, più delle sumere e delle babilonesi. A conferma di ciò le porte di un palazzo reale assiro, erano immense ed ornate con bronzo, e “affreschi” che raccontavano la storia assira. Ninive fu l’ultima città, era l’orgoglio della civiltà assira, era circondata da un’immensa cinta di mura, ed aveva palazzi da far inidia a tutto il medio oriente. Non mancava anch’essa di immense ziqqurat. I bassorilievi erano frequentissimi: erano leggendari affreschi che rappresentavano tutte le imprese assire. Si trovavano nei palazzi reali ed avevano un filo logico che li collegavano uno all’altro. Erano fatti di albastro calcareo, e le tecniche rappresentative erano all’avanguardia: gli Assiri utilizzavano scalpelli per incidere nel muro i disegni raffinati dei sovrani, dei barbari e degli animali. Questi ultimi venivano rappresentati in modo efficiente: Le scene di caccia erano molto ricorrenti e talvolta gli animali venivano storpiati con l’aggiunta di zampe o teste. Attorno al 713 a.C., il re Sargon II fa edificare una città a nord di Ninive chiamata Dur-Sharrukin, ed è un vero esempio di progettazione del passato: occupava 300 ettari ed aveva una forma rettangolare, era un recinto fortificato da un altro recinto, che circondava il palazzo reale con oltre 200 camere, e una ziqqurat. L’entrata era ornata con molti lamassù, statue di dei protettori che erano decorate con precisione.

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Abbiamo continuato il nostro percorso con l’Antico Egitto. Gli Egizi si svilupparono attorno al grande fiume Nilo, considerato il padre d’Egitto. Fin da sempre fu un luogo ambito per le sue sponde, ma soprattutto per le principali vie di comunicazione. Nella storia egizia si possono delineare 3 grandi periodi a cui si sono succedute 31 generazioni di faraoni: l’Antico Regno o età delle piramidi, il Medio Regno e il Nuovo Regno, o età dei Templi. L’arte egizia è uno dei fenomeni artistici e storici irripetibili: la sua arte non è cambiata nei tre millenni e ha sempre mantenuto lo stile egizio, non influenzato dalla conquista di altri popoli. Le prime tombe egizie furono le mastabe, esempi di architettura sotterranea egizia. Furono i primi esempi di necropoli sotterranee riservate ai più nobili e ovviamente ai faraoni. I sarcofagi venivano calati con gli oggetti di cui il morto potrà servirsi nell’aldilà. La parte superiore delle mastabe invece erano delle camere per i parenti del morto o per le offerte. Le mastabe erano circondate con mura perimetrali alte 5/6 metri inclinate verso l’esterno, la mastaba assume quindi una forma piramidale. Infine le mastabe venivano ornate con false porte che si credeva collegassero il mondo dei vivi con il mondo dei morti.

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Nell’Antico Regno, per la sepoltura dei faraoni si iniziano ad ergere le piramidi, strutture perfette e razionali che riassumono tutta l’arte egizia. Per questo, questo periodo è chiamato anche Età delle piramidi. Le piramidi sono sovrapposizioni di più mastabe. La piramide più antica è quella di Zoser, il più importante della III dinastia (2665 a.C. circa), costruita a Saqqara, ideata dall’architetto Imhotep, che costruì anche un’importante necropoli nei pressi di Menfi, la capitale. La piramide è realizzata con blocchi di pietra calcarea e allineati in 6 gradoni principali alta 60 metri. La piramide all’interno era vuota, la mastabe infatti si sviluppava sottoterra, si accedeva tramite un pozzo sotterraneo. Dallo stile a gradoni si passò a facce lisce, questo conferisce una forma pura e liscia. Per costruire le piramidi ci voleva un’incredibile numero di lavoratori che utilizzavano slitte per trainare e sollevare le pietre. La più celebre di queste piramidi è quella di Cheope  sull’altopiano di Giza, (2585 a.C. circa), nei suoi pressi vennero poi costruite quelle di Chefren e Micerino. Erano rivestite da lastre di calcare bianco, che faceva riflettere i raggi solari. Le camere dei faraoni erano grandi e si sviluppavano a 16 metri dal suolo, con stanze, corridoi e gallerie. Nel corso degli anni queste tombe non furono mai aperte e tutti i tesori furono dispersi.

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Grande importanza ebbero anche i templi, che erano di due tipi: divini o funerari. In entrambi i casi il tempio svolge un ruolo importante oltre ad essere architettonico poichè rappresentava un vero e proprio centro economico. Lo stile del tempio è definito “a cannocchiale” poichè si entra da un ingresso ampio e si sale verso il santuario, per rappresentare il cammino verso gli dei. I primi templi risalgono in realtà a prima dell’antico regno, poichè per gli Egizi il culto era molto importante, e lo praticavano ogni giorno. Sia funerario sia divino, il tempio aveva sempre 5 elementi fondamentali: Il pilone, il cortile, la sala ipostila, il vestibolo e il santuario. Le colonne erano ispirate inizialmente alle palme, le piante del luogo, poi vennero aggiunti i capitelli, che erano di svariate forme somiglianti a piante, o campane al contrario. Il tempio divino più grandioso è quello dedicato ad amon, dio del cielo e della fecondità, sorgeva a Tebe, sulla riva occidentale del Nilo ed era il più alto di tutti i templi. L’entrata di questo tempio era molto vasta ed era ornata con sfingi e colonne monumentali e conduceva ad un immenso santuario sostenuto da 134 colonne. I templi funerari venivano invece costruiti per i faraoni e per la loro vita dopo la morte. Il ramasseum ad esempio è un tempio funerario dedicato interamente a Ramses II. L’unica differenza da un tempio normale è che al culto del dio si affianca anche quello del faraone.

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Il nostro percorso artistico é proseguitò con l’arte cretese o minoica, per poi arrivare all’arte greca. L’arte greca é caratterizzata da 4 grandi periodi in cui le forme e gli stili artistici mutano decisamente: il periodo di formazione, che corrisponde al medioevo ellenico, caratterizzato essenzialmente dall’affermazione dei Dori nel Peloponneso. In questo periodo si formano le prime polis, questo nuovo concetto urbano indipendente composta dall’Acropoli, la parte alta e l’asty, la parte bassa; inizia un’importante diffusione di ceramica, chiamata Arte Vascolare, ma le case sono ancora in fango. Il secondo periodo, definito arcaico, coincide con la fine delle guerre persiane (480 a.C. Circa) e delinea il tempo storico in cui i greci iniziano la costruzione dei templi e sviluppano l’architettura e la scrittura. Il terzo periodo, il Periodo Classico rappresenta il periodo di massimo splendore della civiltà e tramonta parallelamente alla morte di Alessandro Magno. Il Periodo Ellenistico invece si estende fino al 31 a.C. quando l’impero romano conquistò la Grecia.
Di seguito vediamo i tre ordini di colonne greche rappresentate

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