ARTE
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ARTE

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Artwork: Karola Esposito

  • Joined Nov 2020
  • Published Books 1

DIFFERENZE TRA DOMINA, INSULA E VILLA

 

Domina (Domus)

La domina era un abitazione riservata alle famiglie patrizie, strutturate attorno a due corpi centrali:

L’atrium, locale centrale quadrato o rettangolare con un ampia apertura sul soffitto. Attorno sono collocate delle stanze dalle varie funzioni.

Il peristylium, ovvero un giardinetto circondato da portici e varie decorazioni.

 

LE ABITAZIONI ROMANE

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Insula (Insulae)

Le insule erano case date in affitto alla piccola e media borghesia, e in ognuna di esse viveva un intera famiglia. Si trattava di grandi palazzi alti dai tre ai sei piani. La costruzione di questo tipo di abitazioni era molto lucrosa.

 

L'ABITAZIONE ROMANA | romanoimpero.com

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Villa (Villae)

Alla fine del periodo repubblicano cominciano a sorgere le ville, bellissime case di campagna utilizzate come centri dalle classi più abbienti. Erano costituite da un insieme di edifici, ognuno dei quali era adibito ad una funzione. L’abitazione del proprietario di solito era distaccata dal complesso e costituiva un edificio a parte.

 

Un video 3D ricostruisce la Villa Romana | Comune di Cecina | Cecina

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LA PITTURA ROMANA

 

Roma sviluppò l’arte pittorica inizialmente solo per decorare i suoi templi, prendendo sia dagli etruschi che dai greci. Successivamente, i modelli che appartenevano ai templi vennero trasferiti sulle abitazioni, con un progressivo mutamento di stili e materiali .La pittura nacque per decorare le pareti, così come il mosaico nacque per i pavimenti e lo stucco per i soffitti o le alte pareti. Quando vennero alla luce le case sepolte dall’eruzione vesuviana gli archeologi notarono le differenze tra i vari affreschi classificarono i vari stili pittorici nei famosi “quattro stili”.

 

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PRIMO STILE

Stile a incrostazione

 

Nel primo stile le decorazioni parietali imitano il marmo o altri materiali. In questo stile sono state decorate la grande Casa del Fauno, ampliata tra il II e il III secolo, e la Casa di Sallustio, tra le più antiche di Pompei; la Casa sannitica di Ercolano.

 

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SECONDO STILE

Stile architettonico

 

Nel secondo stile le pitture imitano i rilievi architettonici. In alcuni casi le pareti sembrano aprirsi verso l’esterno con effetto di “sfondato”. Uno degli esempi più antichi è quello della Casa dei Grifi, sul Palatino, a Roma; mentre, tra gli esempi più celebri La Villa dei Misteri a Pompei.

 

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TERZO STILE

Stile della parete reale

 

La pittura del terzo stile predilige i soggetti naturali; entro ampi spazi, scene di paesaggio, leggere e luminose, si alternano a temi mitologici. È uno stile estremamente raffinato, tipico dell’età augustea e dei primi decenni dell’impero.
Nell’area vesuviana, esempi di case con pitture appartenenti a questo stile sono la Villa della Porta Marina; la Casa di Marco Lucrezio Frontone; la Villa imperiale e la Villa cosiddetta di Agrippa Postumo a Boscotrecase.

 

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QUARTO STILE

Stile fantastico

 

Il quarto stile ripropone, in forma più sontuosa e teatrale, le architetture del Secondo stile. Compaiono finti tendaggi, stucchi, piccole figure. Questo stile fu molto usato nelle case pompeiane. Al Quarto stile appartengono anche gli affreschi della Domus Aurea di Nerone a Roma.

 

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DIFFERENZE TRA SCULTURA GRECA E SCULTURA ROMANA

 

Anche se le due culture vengono spesso associate l’una all’altra, ci sono alcune chiare differenze tra i tipi di scultura.

 

I GRECI

I Greci, nelle statue delle figure umane, ricercavano il naturalismo, per il quale la prerogativa necessaria era la nudità della figura. La posa perfetta venne poi raggiunta in età classica, dove sarà invece ricercato il chiasmo. Veniva usato il bronzo. La testimonianza più importante dell’arte greca sono i Bronzi di Riace rappresentanti due persone fatte proprio con l’uso del bronzo.

 

10+ idee su Statue Greche | statue, arte greca, scultura antica greca

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I ROMANI

I romani credevano nel realismo. Non credevano molto nella mitologia, ma davano importanza al realismo e quindi mostravano un enorme interesse nel creare le statue di persone reali. Crearono però anche statue di occasioni storiche oltre a creare persone reali. I busti romani sono diventati un riflesso molto popolare della loro statua. Si ritiene che i romani mischiassero materiali nella creazione di statue come misura di risparmio.

 

Scultura romana - Wikipedia

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I BUSTI ROMANI

I romani appresero l’arte di ritrarre le persone, in particolare i visi e i busti, sia dagli etruschi che dai greci. Le figure romane, rispetto a quelle greche sono meno snelle fino ad essere anche un po’ tozze. I romani idealizzavano poco, i greci idealizzavano molto, non a caso furono i maestri della filosofia.

 

Lucio Cornelio Silla, chi era - Riassunto - Studia Rapido

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PLANIMETRIA POZZUOLI

Mappa Pozzuoli - Cartina Pozzuoli ViaMichelin

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TEMPIO DI SERAPIDE

Simbolo inequivocabile di Pozzuoli sono le tre colonne in marmo che si stagliano solitarie nel cielo. Sorgevano dal terreno di una vigna in vicinanza del mare, le quali davano al luogo il nome di “vigna delle tre colonne”. L’interesse crescente per l’archeologia dovuto alle scoperte di Pompei ed Ercolano fecero avviare una campagna di scavo, che riportò alla luce in primis la statua del dio egizio Serapide, dalla quale ricevette l’appellativo di “Tempio di Serapide”. Solo più tardi fu riconosciuto come macellum, un mercato pubblico dell’antica Roma, e ad oggi è uno dei monumenti più celebri nel mondo.

Il Tempio di Serapide a Pozzuoli

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NINFEO DI DIANA

L’edificio, che deve il suo nome al ritrovamento sul luogo di una statua della dea, era forse collegato funzionalmente alle vicine terme. I resti del ninfeo costituirono uno degli elementi tipici del paesaggio e furono oggetto di numerose raffigurazioni di incisori e vedutisti. Il ninfeo presentava il perimetro esterno rettangolare con il lato breve, sul quale si apriva l’ingresso. la sala interna, circolare, era illuminata da ampie finestre.

Palazzo Doria Pamphilj apre il Ninfeo di Diana - Lazio - ANSA.it

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TERME DI NETTUNO

Le Terme di Nettuno sono ciò che resta di un grande edificio termale pubblico di Puteoli. L’edificio risale al II secolo d.c., realizzato con una tecnica costruttiva prevalentemente in laterizi e opus reticolatum.

Terme di Nettuno: fascino e benessere dall'antichità ai giorni nostri

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DIFFERENZE BASILICA ROMANA E BASILICA CRISTIANA

 

Le basiliche, nella Roma repubblicana, erano luoghi importanti perché vi si svolgevano le attività commerciali e qui avevano sede i tribunali e gli uffici amministrativi.

 

la basilica romana era formata da un gran numero di colonne che sorreggevano un tetto a capriate. la pianta con una navata centrale rialzata era affiancata da un corridoio su ogni lato.

 

da Costantino in poi però le basiliche presero il nome di chiese, e Roma si ritrovò sommersa di chiese in modo che nessun fedele potesse sottrarsi alla messa

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Dalla struttura della basilica romana derivano le basiliche cristiane, edifici che vennero destinati al culto della fede cristiana che fino ad allora era considerato religione illecita e quindi le riunioni dei fedeli avvenivano specialmente in case private.

 

Le navate di solito erano tre o cinque, quelle laterali avevano coperture un po’ più basse rispetto a quella centrale, e determinavano il caratteristico andamento della facciata principale, detta “a salienti”. Esse venivano divise da colonnati e la navata centrale era coperta da un soffitto a capriate lignee, a volte coperta da cassettoni.

 

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BATTISTERO DEGLI ORTODOSSI

E’ stato edificato dal Vescovo Orso, insieme alla cattedrale, abbattuta nel 1733 per far posto all’attuale Duomo settecentesco. E’ chiamato anche “Neoniano” perché il Vescovo Neone, successore di Orso, ha voluto alcune modifiche riguardanti soprattutto l’interno. La decorazione dell’interno del Battistero è molto ricca, splendente di colore e luce, e sorprende il visitatore, per il contrasto con il semplice esterno.

 

 

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E un edificio a pianta centrale, di forma ottagonale. Il corpo è una torre ottagonale che ha funzione di tiburio e copertura con tetto piramidale. Nel complesso è molto semplice, l’unica decorazione è quella delle lesene con gli archetti pensili in alto. La forma ottagonale dei battisteri bizantini ha una forte valenza simbolica. Il numero otto dei lati corrisponde infatti ai sette giorni della creazione del mondo e all’ottavo giorno: quello della resurrezione e della Vita eterna. E’ quindi chiaramente collegato al sacramento del Battesimo.

 

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La decorazione dell’interno del Battistero è molto ricca, splendente di colore e luce, e sorprende il visitatore, per il contrasto con il semplice esterno. Al centro del battistero l’attuale vasca battesimale, rinascimentale, riprende la forma ottagonale dell’edificio, è ricostruita e ricoperta con lastre di marmo greco e porfido. Il battesimo avveniva per immersione ed era impartito dal sacerdote che si trovava sul pulpito di marmo greco.

 

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MAUSOLEO DI TEODORICO

La grande costruzione a pianta centrale era destinata ad accogliere la sepoltura del re degli Ostrogoti, Teodorico. Per la sua imponenza e lo schema centrale, l’opera manifesta una continuità culturale con l’architettura imperiale romana. Anche la scelta della pietra d’Istria tagliata in grandi blocchi fa parte a questa politica d’immagine.

 

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BASILICA DI SAN VITALE

La Basilica di San Vitale a Ravenna risale al VI secolo, iniziata sotto il regno dei Goti e terminata durante l’impero di Giustiniano, e venne fondata dal Vescovo Ecclesio. La chiesa sorge nel luogo in cui è stato ucciso San Vitale. San Vitale si richiama soprattutto ai grandi edifici paleocristiani, come il San Lorenzo di Milano, ma mostra anche spunti di ispirazione rispetto alla Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli. Nonostante la ripresa dai modelli, è comunque un monumento originale, unico nel suo genere.

 

 

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 è formato da un corpo ottagonale più largo e più basso che racchiude una torre ottagonale più alta. Il corpo più esterno presenta finestre e lesene molto sporgenti. si aggiungono due torri scalarie, due corpi cilindrici sul retro e i pilastri angolari che salgono fino al tetto. La muratura è con mattoni a vista, realizzata con i mattoni sottili tipici dell’epoca di Giustiniano. Il campanile, aggiunto sopra una delle due torri scalarie, risale al X secolo a.C., ma è stato ricostruito dopo il terremoto del 1688. L’ampio interno è caratterizzato da dei numerosi archi che rendono meno chiara la forma geometrica e fanno apparire indeterminato lo spazio. Il grande ambiente centrale  è coperto da una cupola emisferica sorretta da otto grandi arcate su giganteschi pilastri a ventaglio. La pianta ottagonale, originariamente era preceduta da un quadriportico, oggi perduto.

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