Ciò che  affascina di più di Gianni Rodari è

il potere delle creatività.

Lo stesso potere lo abbiamo sperimentato in classe, giocando anche noi con le parole, con le frasi strane, con le rime buffe fino a comporre piccole storie utili per il rinforzo delle regole  ortografiche.

Abbiamo veramente imparato ridendo!

E alla fine di ogni lezione ci siamo sentiti soddisfatti di aver inventato una  storia tutta nostra!

Ci siamo sentiti

come tanti piccoli Gianni Rodari.

IL GENERALE GHILLOBANDA

Ghillobanda

era un  generale molto triste perché

non aveva nulla da comandare.

Ci hanno pensato gli alunni

della scuola primaria di

Cantalupo nel Sannio

a renderlo felice!!!

Il generale GHILLOBANDA

era un povero generale

che comandava un bel niente.

Tutti ridevano di lui e dicevano:

“Il generale GHILLOBANDA

tutto urla,

ma niente comanda“

I bambini della scuola primaria di

Cantalupo, dispiaciuti per il povero

generale GHILLOBANDA,

hanno deciso di dargli qualcosa da

comandare per renderlo felice.

Udite udite

cosa gli hanno dato da

comandare:

 una giacca gialla;

Un girino

con la coda lunga

e

tre grosse

tartarughe.

Un gelato gigantesco

e un ghiacciolo

poco ghiacciato.

Un negozio

di giocattoli,

e persino

una noce

con il

gheriglio!

Un giovane gufo,

un ghepardo generoso,

un ghiro ghiotto

e una giraffa galoppante.

Una strega con il pigiama,

 un giudice

 ingiusto

e 

una ghirlanda

di margherite.

Gli hanno dato

da comandare

persino 

un pappagallo geloso,  

i ghirigori ingarbugliati

 e le girandole sgangherate.

 Ora Ghillobanda 

si sente come

un vero generale perchè

anche lui ha finalmente 

tante cose da

poter comandare.

Così, tutto felice,

prepara un gustoso

 SUGHETTO ALLA GENOVESE

e per ringraziare i bambini

li invita tutti 

a mangiare da lui.

MP / MB

Ma quanto è simpatico

l’imperatore imbranato!!

Ne combina

davvero delle belle!

L’IMPERATORE IMBRANATO

C’era una volta

un imperatore imbranato

che era UN VERO DISASTRO!

Aveva paura dei lampi

durante i temporali

e anche

del suono della sirena

dei pompieri.

Era imbranato a giocare

con i suoi compagni a calcio

e non sapeva nemmeno

giocare a tombola.

Non sapeva tagliare

gli alberi in campagna

e non aveva mai imparato

ad usare il computer.

Allora chiedeva sempre

aiuto ai suoi compagni.

e a  casa sua

non invitava mai 

nessun bambino.

Ogni anno al compleanno

dell’imperatrice le regalava 

sempre e solo bambole.

La notte dormiva

con la lampada accesa

e per lui era un’impresa

persino cambiare la

lampadina

al lampadario.

A lui piaceva fare il campeggio

e nella tenda aveva sempre un bambolotto per compagnia

Però non sapeva guidare il camper e ogni estate era un’impresa arrivare al campeggio.

Per fortuna aveva gambe lunghe per correre veloce e per arrampicarsi.

ACQUISTI IN CORSO

AL NEGOZIO …CQU!

Al negozio di CQU

che ti serve,

dimmi tu?

MAESTRA:  Un acquario per un grosso baccalà.

LUCA: Una bottiglia di acquavite per il papà.

ANTONIO: Cinquanta nuvole per un acquazzone.

ALICE: Un subacqueo per l’immersione.

CHIARA: Un acquedotto  da aggiustare.

MARCO: Una maglia da sciacquare.

JONATHAN: Dodici acquerelli per far disegni belli.

LUCA: L’acquaragia per pulire i pennelli.

LIBERATO: L’acquaio per lavare le stoviglie.

JONATHAN: L’acquolina che all’improvviso ti piglia.

AL NEGOZIO DI CQU

VADO IO O VAI TU?

POST IT … PER TUTTI!

Se ti avanza tempo, pulisci l’acquario, è molto sporco. Ricorda di non mettere              l’acqua troppo fredda.                                                 Baci, Matilde

Quando torni a casa, attacca la lavatrice che deve finire di risciacquare i panni che hai sporcato ieri saltando nell’acquitrino.                                                             T.V.B.  Gaia

Appena smette questo forte acquazzone, puoi uscire per acquistare una scatola di acquerelli e cinque bottiglie di acqua minerale.

Smack, Giulia

C’è una rottura al tubo dell’acquedotto e lo sciacquone è vuoto, prova a prendere un secchio d’acqua dal pozzo.

Kiss   Kiss, David

Nel pomeriggio porta l’acquaragia a zio Peppe. Ah, non dimenticare la bottiglia di acquavite per il nonno.                                     Smack, Nico

Sono uscita per acquistare una tuta nuova da subacqueo.                          Torno presto, Martina.

Togli le stoviglie dall’acquaio e prepara qualcosa di buono per la cena… ho già l’acquolina in bocca. Vado.                            Baci, Jacopo

THE

END!

 Vale la pena

che un bambino

impari piangendo

quello che può

imparare ridendo?

Gianni Rodari