v. 1
וְאֵלֶּה e questi (sono)
שְׁמוֹת i nomi
בְּנֵי יִשְׂרָאֵל dei figli di Israèl (Yaakòv)
הַבָּאִים che giungono
מִצְרָיְמָה: in Egitto
אֵת יַעֲקֹב con Yaakòv
אִישׁ ogni uomo
וּבֵיתוֹ e la sua casa (moglie)
בָּאוּ giunsero
· La vav all’inizio della parashà che noi abbiamo tradotto con la congiunzione “E” sta a significare che il libro di Bereshit è unito con il libro di Shemot, e inoltre vuole fornirci una notizia in più rispetto al libro precedente, cioè: “ i figli di yaacov sono tzadikim come i loro patriarchi ma per essere in questo status deve sforzarsi di più in quanto vivono nell’esilio dell’Egitto”
· Perché vengono citati i nomi per la seconda volta? Rashi dice per sottolineare che H’ vuole bene al suo popolo. Lo Sfat Emet, un altro commentatore spiega che la ripetizione dei nomi sta a significare che anche dopo la morte di Reuven, Shimon, Levi,ecc visto che i Bnei Israel di questa generazione hanno lavorato su se stessi per ottenere le qualità dei patriarchi, si sono meritati un prolungamento del nome
· Il versetto dice: che vengono in Egitto perché Yaakòv insegnò ai figli a sentirsi sempre stranieri, come se ogni giorno fosse il giorno del loro arrivo. La loro vera terra doveva essere Eretz Israèl. Inizialmente Yaakòv è chiamato Israèl, il nome più importante del Patriarca, per insegnare che inizialmente i suoi figli si comportarono da veri ebrei, osservando sempre gli insegnamenti del padre. Inoltre tutti arrivarono sposati in modo che non vi fossero matrimoni con uomini o donne egiziani.
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Published: Jul 5, 2020
Latest Revision: Jul 5, 2020
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