DUE AMICHE SPECIALI
Ore 7:30, la sveglia suona.
Oggi è il mio primo giorno di scuola e non vorrei fare tardi, ma una spazzolata ai capelli la mattina ci vuole. Mi guardo allo specchio, sembro uno zombie. Questo vestito andava bene per Halloween. Ah! Mi presento. Sono Emma, ho 13 anni e da oggi frequenterò la 3^ media. Ehmm… non per vantarmi, ma sono molto corteggiata. Mia madre mi dice, infatti, che sembro uscita da un quadro di Botticelli. Ho i capelli biondi che spesso porto raccolti in due lucenti trecce e occhi azzurri come laghi alpini.
Sono le 8:00.
Devo andare!
Arrivo a scuola. Giovanni e Luca, i due gemelli, stanno correndo per il corridoio.
Un angolo di pavimento bagnato, sfuggito all’attenzione del collaboratore, sembra aspettare il piede di qualche distrattone. Luca ci scivola sopra. Intanto Giovanni non frena e si stende sul fratello. Sembra una strage ma io lascio perdere. Salgo le scale e arrivo trafelata in classe. Oh no! Non è la mia classe. Che imbarazzo! Dove sarà la 3^ E? Ah, eccola! Giovanni arriva di corsa, mi urta e mi precede. Mi fiondo anch’io all’interno e occupo uno dei due posti liberi. Dopo un po’ la porta si spalanca ed entra la dea della bellezza, Afrodite. Tutti i ragazzi la fissano e cominciano a sbavare. Adesso mi sento una luce spenta. La dea Afrodite si siede proprio a fianco a me, come se non bastasse. Il prof chiede alla nuova compagna di presentarsi. Lei si chiama Noemi, ha 13 anni e viene da Milano. Iniziamo a lavorare. Miss Italia nel mondo, muovendosi a rallentatore, prende dallo zaino un tablet, lo accende e comincia a scrivere.
Corro dal professore a spifferare l’oltraggio; questa qui non può passarla liscia, ma lui mi dice di lasciarla stare. Torno avvilita al mio posto e non resta che mettermi a lavoro, comincio anch’io ad elaborare un testo sulle nostre meravigliose vacanze. Di tanto in tanto, volgo lo sguardo per osservarla.
La poverina sembra che si stia, per giunta, divertendo. Sto quasi per esplodere come un vulcano. La mia invidia è giunta al limite. Approfittando di una sua distrazione, le chiudo il file di testo e, con aria disinvolta, mi rimetto a lavoro. Finito! Lei, con mia grande sorpresa, ha nel frattempo riaperto la pagina e ha già completato il testo. Sarà una maga del computer! La prima a leggere dovrà essere proprio Noemi, ma per convincerla ci vuole tanto. Alla fine si alza. Bè bisogna farle anche gli applausi per questa concessione! Comincia a leggere lentamente, quasi a tratti.
Non capiamo molto e ci mettiamo tutti a sghignazzare. Lei si guarda intorno e una lacrima color argento segna le sue guance ormai rosse dall’imbarazzo. Torna a posto, è un po’ arrabbiata e triste, spegne il tablet, lo conserva e poggia la testa sul banco. La osservo e dico: -Bella lettura! Mi guarda e i suoi occhi si riempiono ancor più di lacrime. Forse questa volta ho proprio esagerato. Resto in silenzio e continuo ad ascoltare la lettura dei compagni. Noemi alza la testa e mi sussurra:
-Non riesci proprio a capire, vero?
Capire cosa? Penso che questi ragazzi di oggi parlino per enigmi. Per fortuna è arrivata la ricreazione. Non ne potevo più. Cerco di assumere un’aria incurante, mi lancio sullo zaino, mi aspetta un invitante panino con il salame e un dolce succo di frutta. Oggi ho una fame terribile. Do uno sguardo dietro di me e vedo alcuni amici arrivare come una mandria di bufali imbizzarriti.
Ah! Sempre la stessa storia. Anche quest’anno sono tutti qui a corteggiarmi. Sono pronta per gli autografi. Mi preparo per chiacchierare con loro. Fermi!
Dove andate? Ma guarda questi, mi passano davanti sfrecciando come una Ferrari e si dirigono verso Noemi, come se io non esistessi. Anche i gemelli si lanciano con impeto verso la Miss e la tempestano di domande. Giovanni fa un passo in avanti e si precipita ai suoi piedi.
Tutti indietreggiano e Luca dice: – Grazie per avermi liberato il passaggio.
Giovanni risponde dolorante: – Di niente, fratello. Ascolto incuriosita i loro discorsi, le chiedono il numero di telefono e fanno i cascamorti con lei. Mi sembra addirittura di udire che è più carina e simpatica di me. Forse questi ragazzi hanno bisogno degli occhiali.
Durante l’estate la loro vista si sarà abbassata drasticamente.
Ma l’hanno guardata bene?
Ha degli occhi verdi come una zuppa di alghe, è così alta da far venire il torcicollo, è talmente magra che un soffio di vento la farebbe volare via e si spruzza così tanto profumo da far venire il mal di testa. È un vero disastro. Prendo il panino e penso che per la prima volta mangerò da sola. Vedo in un angolino le amiche di classe che sono lì a confabulare.
Mi avvicino sperando che quest’anno mi accettino. Solo ora capisco cosa significa essere trascurati. Loro mi guardano con aria complice. Parliamo del professore di musica che sostituirà la nostra insegnante.
Intanto porgo l’orecchio, i due nuovi arrivati Kevin e Salvo, molto spiritosi, raccontano barzellette.
Le loro voci sono per me solo un sottofondo.
Kevin riferisce: -Nella vecchia scuola, il primo giorno, appena entrato in classe, ho alzato la mano. La prof di italiano disse: -Bene, sono contenta che qualcuno abbia già delle domande da fare, cosa vuoi sapere? Ed io: -Prof, quando iniziano le vacanze?
Chiacchierando, il tempo vola, la ricreazione termina.
Ore 11:05.
Arriva il professore di scienze. Come al solito ha una capigliatura scarmigliata e un sorriso rassicurante. Ci saluta e, con mio stupore, ci dice di andare in biblioteca per fare una ricerca sul riscaldamento globale. Come possiamo rappresentarlo?
I gemelli, all’unisono e con fare spavaldo, si alzano, prendono il mappamondo e lo appoggiano sul termosifone dicendo: -Va bene così prof?
L’insegnante scuote la testa e dice: -Siete sempre i soliti!
Oggi non mi diverto! Arriviamo in biblioteca. Inciampo sul minuscolo gradino e qualcuno sghignazza. Non Noemi. Guardo gli scaffali.
Andrea, con cui condivido lacrime e buffonate dalla scuola dell’infanzia, mette la testa tra due libri e trova un insetto, lo prende e viene verso di me. Io urlo, ma avrei urlato ancora di
più se non fossi stata così presa dai miei pensieri. Scelgo il primo volume che intravedo sull’argomento.
Giovanni e Luca ridacchiano mentre leggono un libro sull’inquinamento dei mari. Il professore si accorge delle loro risate, si avvicina con passo felpato. Mentre è alle loro spalle, toglie il libro e sfila la copertina facendo apparire un fumetto di Topolino. Lui non si arrabbia mai. È pura ironia: -Chissà se quest’anno il premio Nobel lo vincerà Topolino per aver combattuto l’inquinamento!
Sposto un cuscino in un angolo e mi siedo comodamente.
Arrivo a metà pagina quando sento la voce di Noemi che mi chiama e mi chiede di leggerle il libro che ha scelto. La guardo con aria interrogativa.
-Non hai imparato a leggere come tutti noi a 6 anni? Hai bisogno anche di un maggiordomo? Lei mi risponde di sì, con sarcasmo. Poi aggiunge: -È una lunga storia da raccontare. Sono dislessica. Ho avuto sempre difficoltà nella lettura. Le rispondo: -Wow!
Non me l’aspettavo!
Quasi quasi questa ragazza mi fa tenerezza. Le leggo il libro con espressione, ma lei mi interrompe di continuo per chiedermi il significato di alcune parole. Penso che se non la
smette subito, la spedisco nello spazio siderale.
Suona la campana.
Ore 13:00.
Ci prepariamo per andare a mensa.
Appena arrivati corriamo tutti come ghepardi per occupare un posto strategico. Capito casualmente vicino alle più pettegole della scuola. Non riesco proprio a trattenermi. Devo rivelare a qualcuno la confidenza fattami da Noemi.
-Ultime notizie dal TGR. Noemi è dislessica!
Mi rispondono: -Questa è una notizia succosissima. La potremo trasmettere senza wifi in tutta la scuola. Ma cosa significa dislessica?
-Significa che ha difficoltà nella lettura.
Nemmeno il tempo di pronunciare l’ultima sillaba e la notizia si propaga nell’Istituto. Le parole sembrano piccoli soffioni che vagano per tutta la scuola. Li vedo, li sento. Purtroppo la situazione mi sfugge di mano. E, a questo punto, nulla mi distrae.
Neanche i soliti burloni che, un tavolo in là, inscenano un duello con i cucchiai.
L’insegnante infastidito li richiama a voce alta.
Giovanni perde la concentrazione e Luca fa volare il cucchiaio che, disegnando un grande arco, finisce nel bicchiere dell’insegnante, schizzandolo completamente. Intanto, le vipere cominciano a fare battute squallide e velenose.
-Mi puoi leggere il menu di oggi? Ah dimenticavo! Sei dislessica.
Tutti ridono. Noemi punta gli occhi su di me; non ho il coraggio di guardarla e abbasso lo sguardo. Lei si alza, si avvicina e bisbiglia: -Traditrice!
Le ragazze sentono quella frase e continuano a schernirla con risate silenziose. Mi sale un nodo in gola, ma mi passa velocemente. Arriva il primo e cominciamo a mangiare.
Al termine, mentre torniamo in classe, sento Noemi che dice: -Finalmente questo inferno è finito.
Arrivati in aula, ci sistemiamo, il professore comincia a spiegare la lezione e poi ci assegna gli esercizi.
Di tanto in tanto, vedo un bigliettino arrivare sul banco di Noemi. Do una sbirciatina. Quello che vedo scritto non mi piace. Torno sui miei passi. Chiedo: – Voi che ridete tanto non avete dei punti deboli?
Qualcuno dice ad alta voce: -Guardate Emma! Difende Noemi.
E io, imperterrita, incalzo: -Penso che non abbiamo il diritto di ridere delle caratteristiche altrui. Nessuno è perfetto, né voi, né io. Ognuno ha una propria caratteristica, quella di Noemi è essere dislessica. Lei mi sorride, mi abbraccia; io le chiedo scusa. Mi rassicura: -Lo avrei detto io.
Tutti zittiscono e poi, uno per volta, si alzano e tirano fuori a fatica il proprio punto debole.
Da quel giorno Noemi ed io siamo forever friends.
Abbiamo lo stesso valore, ma cosa più importante dobbiamo portare a tutti lo stesso rispetto.
Non seguire mai il gregge ed essere unici. Questo è quello che mi ha insegnato l’amicizia.
Non demordere e fronteggiare le esperienze dure. Questo è quello che mi ha insegnato Noemi.
5^ B
IO RESTO A CASA
Io sono Liliana
Io pattino, io danzo
Io amo scrivere, io soprattutto aiuto persone in difficoltà
Sono una ragazza vivace,
divertente e allo stesso tempo antipatica
Io sono come il mare, agitato e pulito
Mi piace stare a casa con i miei genitori
Mi piace perché vedo film di avventura
Mi piace giocare, mi piace perché realizzo più cose
mi sembra di stare in un parco giochi
Mi piace ballare nel tempo libero
E magari, quando tutto questo finirà, uscirò per sempre
Io sono Gabriel
Mi piace la libertà
e la vita
Mi piace che siamo tutti uniti
il beneficio è importante
Mi piace la tranquillità
mi piace perché posso pensare in pace
Mi sembra vada tutto bene
Mi piace il calcio con gli amici
perché mi diverto
E magari, quando tutto questo finirà,
tornerò a divertirmi
Io sono Ileana
Io danzo, io sogno
io gioco, io mi diverto
Sono generosa, ballerina e karateca
Io sono come un ragno, se mi tocchi ti faccio male, perché chi osa toccarmi non la passerà liscia
Mi piace ballare e cantare
Mi piace che la mamma resta tutto il giorno con me
Mi piace questa quarantena,
mi piace perché resto tutto il giorno con lei
Mi sembra tutto surreale
Mi piace preparare dolci per mamma e papà
E magari, quando tutto questo finirà,
tutto normale ritornerà
Io sono Michele
Io amo giocare, io amo scrivere
Io gioco a calcio, io adoro i miei amici
Sono alto, magro e gentile
Io sono come una rondine,
voglio spiccare il volo verso la libertà e la pace
Mi piace restare a casa e guardare la tv
Mi piace che il profumo del pranzo colpisce il mio stomaco
Mi piace la tranquillità,
mi piace perché faccio tutto con calma
Mi sembra una giostra
Mi piace anche se a volte è un po’ noioso per la nostalgia di voler uscire
E magari, quando tutto questo finirà, sarà tutto alla normalità
Io sono Donatella
Io resto a casa, io gioco, Io osservo, io sono triste
Sono solare, carina e tranquilla
Io sono come il vento, se mi lasci vado via
Mi piace ballare e cantare
Mi piace la musica, il fatto che stiamo a casa mi sta facendo pensare
Mi piace non fare niente,
mi piace perché non ho niente da fare
Mi sembra così strano, lo so che pensi che sono pigra
ma io non ti ascolto
Mi piace stare fuori al balcone per rilassarmi
E magari, quando tutto questo finirà,
forse mi farò tutta Laterza a piedi
Io sono Antonelia
Io danzo, io leggo molto,
Io amo scrivere, io studio
Sono furba, allegra e vivace
Io sono come mio padre,
con occhi scuri e colori accesi
Mi piace restare a casa e riempire la mia giornata
Mi piace che ci sono giornate di sole,
il pomeriggio gioco con mia sorella e non ci sentiamo sole
Mi piace studiare e giocare,
mi piace perché ho sempre da fare
Mi sembra tutto normale
Mi piace fare torte e ciambelle
per mangiarle allegramente
E magari, quando tutto questo finirà, tornerà la libertà
Io sono Martina
Io leggo molto, io corro troppo,
Io amo gli animali, io voglio diventare una calciatrice
Sono una bella ragazzina,
solare e aggressiva
Io sono come Bob aggiustatutto,
riparo ogni cosa!
Mi piace stare a casa e stare con la mia famiglia
Mi piace che si sia riunito il mondo
Mi piace non uscire,
mi piace perché mi rilassa
Mi sembra un film
Mi piace dedicarmi alla cucina
per imparare nuove ricette
E magari, quando tutto questo finirà, sarò libera di uscire
Io sono Eleonora
Io amo la natura, io sono una sportiva
Io adoro le piante, io amo gli animali
Sono simpatica, allegra, generosa e coraggiosa
Io sono come una stella,
se vedi bene in cielo, ci sono io, la più grande di tutte
Mi piace rispettare le regole e stare a casa
Mi piace che ogni pomeriggio devo fare qualcosa,
il virus mi ha fatto diventare una cuoca
Mi piace vivere in campagna,
mi piace perché posso uscire quando voglio
Mi sembra che non sia cambiato nulla
Mi piace stare fuori per rallegrare il mio umore
E magari, quando tutto questo finirà,
potrò rivedere le persone che più mi stanno a cuore
Io sono Ciriaca
Io dormo, io canto
Vorrei essere un uccello che vola
Vorrei essere sola
Farei magie
Non vorrei fratelli
Non vorrei restare a casa
Io sono Aurora
Io studio, io leggo tanto
Io amo danzare, io scrivo
Sono molto felice,
vivace e gioiosa
Io sono come l’aurora,
mi sveglio con la luce del mattino
Io sono Giorgio
Io gioco a calcio, io mangio solo pizza
Io amo andare al parco, io dormo molto
Sono molto intelligente, bello e coraggioso
Io sono come un leone, ruggisco molto
Mi piace passare questo tempo con la mia famiglia
e sperare che tutto passi in fretta
Mi piace che la mia mamma mi incoraggia per il futuro
Mi piace pensare agli infermieri che combattono ogni giorno,
mi rende orgoglioso delle infermiere del mio cuore
Mi sembra che stiano facendo un buon lavoro
Mi piace la speranza che c’è in tutti noi in questo periodo
per la forza che ci dà per andare avanti
E magari, quando tutto questo finirà,
ci abbracceremo tutti più forte di prima
Io sono Michaela
Mi piace cucinare
e aiutare
Mi piace che la gente rispetti le regole
il mondo deve rinascere
Mi piace stare con la mia famiglia,
mi piace perché è tutto più bello
Mi sembra di vivere dentro la luna
Mi piace imparare
per non sbagliare
E magari, quando tutto questo finirà,
regaleremo abbracci a volontà
Io sono Francesco L.
Io gioco e sorrido
Io nuoto e sogno ad occhi aperti
Sono felice e affettuoso
Io sono come un gatto furbo
Mi piace leggere
e suonare
Mi piace festeggiare il mio compleanno con la famiglia
Mi piace giocare a distanza con i miei amici,
mi piace perché almeno possiamo parlare a faccia a faccia
Mi sembra di essere sotto un incantesimo
Mi piace fare i compiti dal computer
per divertimento
E magari, quando tutto questo finirà,
farò festa con i miei amici
Io sono Andrea
Vorrei essere un lupo
Vorrei poter correre
come il vento
Farei corse nella giungla
Farei salti enormi
Non vorrei essere cacciato
Non vorrei essere affamato
ma da grande farò lo scienziato
Io sono Francesco M.
Io sto con il telefono, io gioco con Daniel
Io vado a trovare i miei nonni, io mi vedo la TV
Sono rompiscatole, do fastidio
Io sono curioso e gioco sempre con mio cugino
Io sono come gli uccellini
Io sono come mio padre quando era piccolo
Io sono Miriam
Io recito
Sono buona e sensibile,
Dolce e disponibile
Io sono come un leone,
il mio segno zodiacale
Io sono Marco
Io gioco, io parlo
Io studio, io scrivo
Sono allegro e spiritoso
Io sono come un lupo,
ululo e mi piace aggredire
Mi piace giocare a calcio con mia sorella
e restare a casa
Mi piace anche aiutare la mamma il giorno intero
Mi piace giocare alla PS,
mi piace perché gioco online con i miei amici
Mi sembra tutto un gioco reale
Mi piace rimanere a casa per stare con la mia famiglia
E magari, quando tutto questo finirà,
torneremo liberi a giocare
Io sono Valentina
Io pattino, io danzo, io gioco tanto
Sono ribelle e curiosa
Io sono come l’aquila,
da lontano osservo tutti e non abbasso mai la guardia
Mi piace il sole che filtra dalla mia finestra
e il profumo dei fiori del giardino
Mi piace che io e la mia famiglia facciamo cose insieme,
il giro in bicicletta, giocare con le biglie…
Mi piace giocare con mio fratello a pallone,
mi piace perché mi diverto tanto,
mi sembra di avere tre anni
Mi piace vedermi felice in compagnia per fare tante videolezioni
E magari, quando tutto questo finirà, mi riabbraccerò con i miei compagni di scuola
Io sono Carlo
Io amo gli animali, io salto
Io gioco, io corro
Sono basso, troppo allegro e antipatico
Io sono come un cane,
sono fedele solo a chi voglio e mi piace essere sempre libero
Mi piace stare di più a casa e aggiustare
Mi piace che ogni sera guardo film belli
il tg5 non mi va sempre di vederlo
perché non voglio più sentir parlare del covid-19
Mi sembra diventata una guerra che alla fine finirà
e ci abbracceremo tutti
Mi piace andare dai miei nonni
per parlare, giocare e fare cose nuove
E magari, quando tutto questo finirà, io scoppierò di gioia
Io sono Daniel
Io gioco a calcio, io amo stare con i miei amici
Io leggo molto, io adoro la mia mamma
Sono ordinato, attento e vivace.
Io sono come lo zucchero,
mi piace farmi voler bene
Mi piace stare nel mio giardino
e leggere un libricino
Mi piace guardare il sole perché
il suo colore è un gran bagliore
Mi piace rilassarmi, mi piace coccolarmi
Mi sembra di addormentarmi
Mi piace pensare che tutto passerà,
per ora questa è la gran verità
E magari, quando tutto questo finirà, qualcosa di nuovo accadrà
Io sono Giuseppe
Mi piace giocare con papà
e aiutare mamma a fare i servizi
Mi piace che facciamo colazione tutti insieme
il sabato mattina
Mi piace sistemare il giardino,
mi piace perché amo la natura,
mi sembra adorabile
Mi piace guardare i film
per svagarmi
E magari, quando tutto questo finirà,
andremo tutti in città
Io sono Eliseo
Io amo giocare, io amo scrivere
Io voglio vivere, io sogno di essere un calciatore
Sono un bambino vivace e giocherellone
Io sono come un fulmine,
mi piace andare veloce
Mi piace giocare alla ps4 e guardare i film
Mi piace che mi alzo tardi,
il pomeriggio gioco
Mi piace fare tante cose da mangiare,
mi piace perché le faccio con la mamma,
mi sembra che il tempo non passa mai
Mi piace stare con mio fratello per giocare insieme
E magari, quando tutto questo finirà, sarò libero
5^ A
HAIKU
Tempo di
Aria pulita e fresca
Ma non si esce
Nicola
Tempo di aprirsi
cuori cercano libertà
menti in tilt
Marco
Tempo di pausa
nessuno accanto a me
resto sempre sola
Natalia
Paese vuoto
mi sento nello spazio
nessuno vaga
Silvia
Tempo di resistere
restare a casa
sperare
Vincenzo
Tempo di regole
Se questo virus muore
Saremo felici
Martina
Città scomparsa
nel nulla
nella verità
Pietro
Città scomparsa
le finestre socchiuse
cupo silenzio
Daiana
Tempo di vita
nel silenzio tombale
città nascoste
Nancy
Tempo di capire
che restare a casa
non è negativo
Domenico
Città scomparsa
silenzio per strada
io mi annoio
Roberto
Tempo di stare a casa
cambiamenti imposti
il sorriso non passa
Giulio
Tempo di quarantena
stancante
noioso
Salvatore
Città scomparsa
senza anima viva
nessuno è qui
Marianna
Tempo di quarantena cala il silenzio
nella nebbia fitta
Gianluca
5^ B
RIFLESSIONI
Anche il mio paese è stato coinvolto in questo brutto virus, da questo ho riscoperto cose nuove o meglio che prima non valorizzavo; innanzitutto ho scoperto che passare più tempo in casa non è poi così male. Di solito ho un rapporto di conflitto con mia nonna materna, invece in questo periodo ci siamo accorti che separati non possiamo stare e quindi ci facciamo le videochiamate tante volte al giorno.
La mia mamma ha preparato tante nuove specialità, quelle che però mi sono piaciute in particolar modo sono state le lasagnette al pesto, ho fatto due bis. In questo periodo ho fatto anche tanta attività fisica in casa con l’aiuto di mio padre e poi sono stato molto di aiuto aiutando a riordinare e mettere la spesa a posto.
In questo periodo, più di altri, mi è sembrato necessario ascoltare tutti i giorni il Tg per vedere se la situazione migliorava, con la speranza che tutto tornasse al più presto alla normalità e non sentire più parlare del coronavirus.
Nei mesi scorsi era naturale uscire il sabato in pizzeria o andare al McDonald’s, ora invece non vedo l’ora che arrivi il momento in cui ci ritorno. Per quanto riguarda il mio modo di essere non mi sento tanto cambiato, sono il solito LORIS.
Loris
5^ B
RESTIAMO A CASA File audio
Un metro di distanza
non crea lontananza.
Noi siamo più felici
se restiamo tutti amici.
Mettiamo la mascherina
e usiamo l’amuchina.
Laviamo le mani
per vederci anche domani.
Dobbiamo collaborare
per poi ricominciare.
Insieme ce la faremo
e non ci arrenderemo.
Togli la corona
Valentina ti stona.
Abbassa la cresta
Francesco ti taglia la testa.
Vai via di qua
Liliana ti manda nell’aldilà.
Francesco L., Liliana, Valentina
5^ A
LA MIA CLASSE
Chiacchierone, divertente
ecco qui quello che vuole essere il vincente.
Eliseo compagno di banco, quello che vuole tutto da me
ecco perché per ringraziarmi mi dice fratè.
Certo che lo ricorderò il suo carattere arrogante
perché lui vuole sempre un aiutante.
A scuola con me è gentile
ma in giro è maschile. (Liliana)
Giuseppe un ragazzino vivace,
grazie a questa qualità è benvoluto da tutti.
Lui è iperattivo,
questo lo rende un ottimo amico.
Anche davanti alle difficoltà
sempre avanti nella vita va. (Gabriel)
Il mio amico Daniel è dolce e amichevole,
anche se ci divideremo
non mi scorderò la sua dolcezza
e la tanta tenerezza.
In questi cinque anni mi è sempre stato accanto.
È un vero amico
e merita di avere un bene infinito. (Ileana)
Ricorderò sempre il mio amico Carlo,
il suo coraggio, la sua adrenalina e
la sua vivacità nell’affrontare ogni ostacolo.
Io gli sono stato sempre vicino
per fargli compagnia.
Lui è come un fulmine,
corre tanto e io non gli riesco a stare dietro. (Michele)
La mia amica Valentina
è solare e carina.
Mi fa sorridere e gioire,
quando mi fa i regali
mi fa addolcire. (Donatella)
Uno di noi è Marco
abbiamo imparato a conoscerlo
in questi cinque anni
divertente, vivace,
e un po’ pazzerello.
Mi ricorderò sempre di lui. (Antonelia)
Miriam è molto dolce,
come una caramella
ed è anche molto bella.
Quando cambierò scuola non la dimenticherò
sappiate che sempre la ricorderò! (Martina)
Francesco M., un bambino timido, ma coraggioso,
per niente noioso.
Ama giocare in compagnia,
e in completa frenesia.
È un curiosone,
golosone.
In questi anni ha strappato un sorriso a tutti,
ha seminato e raccolto i suoi frutti. (Eleonora)
Francesco L., simpatico e sorridente,
non lo dimenticherò mai
per la sua amicizia così divertente.
Gli mando un forte abbraccio
per dargli sempre coraggio. (Aurora)
Di Michaela ricorderò la sua felicità
come anche la sua serenità.
Io andrò in prima media ma non la dimenticherò
e penso anche che le mancherò.
Spero proprio che ci rivedremo
così ci abbracceremo e baceremo. (Giorgio)
Ricordo Andrea
quando progettava i suoi piani di sabotaggio,
quando mi diceva le bugie sulla sua vita.
Io sapevo che erano invenzioni
e, molto interessato, lo lasciavo parlare.
Nei miei confronti è sempre stato un bravo ragazzo. (Michele)
Lui è Giorgio
curioso, divertente e intelligente.
A volte fa un po’ il burlone.
Lo ricorderò per sempre per il suo grande cuore. (Michaela)
Aurora
dolce e amichevole.
Con lei scherzo e sorrido
di meglio non vorrei.
Da cinque anni è mia amica,
per sempre ci vedremo
anche quando adulti saremo. (Francesco L.)
Donatella è la più bella,
è una simpatica donzella.
Ha un viso sorridente
ed è molto divertente.
Ha due grandi occhioni 👀
belli, dolci e marroni. (Valentina)
La mia amica Eleonora
mi riscalda come il sole
in una giornata invernale,
poi mi rinfresca come l’acqua
in un caldo pomeriggio.
Mi ricorderò sempre di lei. (Francesco M.)
Il suo nome é Martina
dolce come una Nutella.
È simpaticissima e disponibile,
quando ho bisogno d’aiuto è super comprensibile.
Corre come Flash
e la invidio per questo.
È un misto fra il dolce e l’aspro
ma io l’accetto per com’è
perché una amica vera è. (Miriam)
La mia cara amica Antonelia,
le voglio bene per quello che è.
Se potessi prendere un arcobaleno
dipingerei con i suoi stessi colori la sua bellezza.
Quando lei avrà bisogno di me,
io sarò sempre con lei. (Marco)
Il suo nome è Ciriaca,
sempre con la battuta pronta
Vivace e simpatica
Un gran bene le voglio
In prima media le auguro tanta fortuna
come quella che dà un quadrifoglio. (Miriam)
Michele un amico serio,
scherzoso
e simpatico al tempo giusto.
Ti aiuta sempre quando hai bisogno. (Carlo)
Il suo nome è Ileana
è una ragazzina molto brava
dolce e tranquilla
sembra proprio una camomilla.
Ricorderò sempre la sua dolcezza
perché mi ha riempito il cuore di purezza. (Daniel)
Ecco Vanessa
dolce, solare
e tranquilla.
Tutti noi le vogliamo bene
e resterà sempre una nostra amica. (Antonelia)
Il suo nome è Gabriel,
amico bravo
e generoso.
Lo ricorderò
sempre pronto
ad aiutarmi nei momenti di difficoltà.
Ricorderò
il suo sorriso simpatico. (Giuseppe)
Liliana ballerina
vuole stare in compagnia.
Non le serve aiuto
perché è intelligente.
La ricorderò
per tutte le volte che i lavori le ho copiato. (Eliseo) 5^ A
Antonio P. carissimo, mio compagno di gioco e di banco,
è stato bello sederti accanto.
La tua generosità e la tua dolcezza
sono sempre stati una certezza.
Sei un bambino allegro e spiritoso
ed io di te sono orgoglioso.
Sarà triste perciò salutarsi,
ma son sicuro che riusciremo di nuovo ad incontrarci.
Leonardo
5^ B
LA CLASSE NELLA MIA STANZA
Cambia tantissimo da virtuale a normale.
Un aspetto positivo è che non devo fare tanta fatica a scendere da casa, andare fino a scuola…
Un aspetto negativo è quello che mi devo alzare ogni mattina alle 9 e fare colazione più veloce che posso. Mi sento tutto scombussolato con la vita, anche perché la mia mamma mi sveglia sempre alle 9, anche quando le lezioni si fanno più tardi.
Antonio C.
Io mi vesto sempre col pigiama
Mio fratello mi chiama
Interrogazioni e verifica
E penso a una classe magnifica
Ultimamente siamo chiassosi
E con le maestre siamo affettuosi
Mi mancheranno le ricreazioni
Tra litigi e abbraccioni
La scuola è come la mia vita
I compagni ti aiutano quando sei in crisi
Ma in questo momento è una classe indecisa
Siamo arrivati in quinta elementare
E c’è ancora da studiare
Mi mancheranno gli insegnanti
Sono stati cinque anni abbondanti
Noi stiamo in lontananza
Questa è la classe dentro la mia stanza
Nicola
A scuola eravamo tutti insieme, parlavamo, giocavamo e facevamo la ricreazione, insomma ci divertivamo. Ora è brutto stare a casa, fare la video lezione a distanza, spesso parliamo contemporaneamente, invece a scuola era più bello perché alzavamo la mano.
Antonio P.
Sono passati ormai 3 mesi da quando il covid-19 ci ha portato in quarantena e la vita di tutti noi è cambiata per sempre quindi anche la mia classe è finita nella mia stanza.
All’inizio eravamo tutti emozionati: era bello vedersi attraverso uno schermo, era bello poter alzarsi la mattina tardi, ed era bello fare la colazione con tutta la mia famiglia senza andare di fretta e aver paura di fare tardi a scuola.
Ma ben presto mi sono reso conto che di bello c’era poco. La mia classe era nella mia stanza, le voci dei miei compagni si
accavallavano e così le maestre ci hanno detto di disattivare l’audio, quindi non ho potuto più sentire la vocina sottile dei compagni che chiacchieravano.Non ci sono state più ricreazione, il momento che io adoravo perché adoravo parlare e confidarmi in 10-15 minuti; e so che non sarà mai più così perché anche quando ritorneremo a scuola staremo sempre a un metro di distanza; ma la cosa che mi fa più male è di non poter concludere questo percorso senza nemmeno un abbraccio. Inoltre, fare video lezioni è diventato stressante: le maestre si sforzano ed hanno tantissima pazienza, ma spesso internet non funziona e quindi non riesco a capire tutto. Poi ci sono i miei fratelli anche loro si collegano per le video lezioni ed ogni giorno facciamo a gara a chi si alza prima per avere il computer disponibile, per esempio oggi mi sono dovuto collegare con il cellulare di mia madre.
Insomma, il coronavirus ci toglie l’aria con le mascherine ma anche nella nostra vita (il nostro peggior nemico).
Vincenzo
La mia classe è molto cambiata da quando usiamo Classroom, è diventata più chiassosa.
Secondo me, l’aspetto positivo è che si studia come sempre, ma l’aspetto negativo è che mi manca la ricreazione e le mie amiche e amici.
Il trasferimento da scuola a casa non mi va bene, a scuola c’erano i miei amici, adesso non c’è nessuno. Durante le video lezioni, poi, alcune volte mia madre passa da dietro e mi fa il letto, altre volte, invece di stare nella mia stanzetta, sto nel salone e mio padre si siede sul divano. Quando finirà questa pandemia riabbraccerò tutti i miei compagni.
Martina
Nelle lezioni normali, ci possiamo vedere realmente e non tramite webcam. Tu parli con qualcuno e ti sente solo lui. In video lezione, invece, c’è una sensazione molto strana, dici *a* e tutti sentono, questa è una parte negativa. Quando se ne va la connessione poi è un problema perché puoi saltare la video lezione, mentre con la classe normale queste cose non succedono, al massimo non vai a scuola per una nevicata esagerata o una grandine. Una parte positiva è che ci concentriamo meglio stando a casa ed è più confortevole.
Salvatore
Per me la classe a distanza è stupenda perché…
Perché ci sono i propri spazi grandi e piccoli.
Però ci sono anche cambiamenti; la ricreazione purtroppo non si può fare insieme ma da soli e questa cosa mi fa sia dispiacere che arrabbiare.
Altri cambiamenti proprio i miei!
Sono diventato un po’ più esperto dell’informatica.
Poi la nostra classe da essere chiassosa è diventata calma e matura.
Anche quelli un po’ vivaci sono diventati più tranquilli.
Ci sono però anche delle distrazioni. A qualcuno passa la madre con il grembiule pronta per friggere alle nove di mattina; ad altri passa il fratello in canottiera, a me per esempio passa mio padre che prende i giubbotti.
Bé però ci sono anche cose negative. Quando finiscono tutte le video lezioni sei solo e non sai cosa fare, ci sono i problemi di connessione, quando qualcuno parla e ha problemi di connessione si sente a scatti e io per questa cosa sono triste, non sentire i miei amici che parlano.
Diciamo però che sia la classe in stanza che la scuola in carne d’ossa sono due cose uguali e istruttive…. TO BE CONTINUED
Marco
Quando accendo il computer entro in un mondo virtuale, vedo i miei compagni ogni mattina ed iniziamo a lavorare, ci vediamo attraverso una webcam e parliamo grazie ad un microfono.
Tutto mi sembra così irreale eppure è la cruda verità che stiamo vivendo in questi oscuri mesi.
Siamo più uniti di prima, pronti ad affrontare di tutto, ormai non ci spaventa più niente e con armonia ci accingiamo a
passare ogni video lezione. Per me è meglio stare a scuola tra banchi e astucci, ascoltando le lezioni dal vivo, a casa ci sono molte distrazioni anche se però restiamo con la nostra famiglia.
Sempre dietro di me passa mia madre che aggiusta il letto,
mia sorella che finge di essere me, e mio padre che finisce il lavoro e mi dà un bacio.
Presto finirà tutto e torneremo alla nostra vita normale e finalmente andremo avanti. ANDRÀ BENE
Natalia
Eravamo una classe come tutte le altre, ma un giorno una malattia ci ha divisi.
Ora facciamo le video lezioni dal computer. Le cose che odio di più sono che non possiamo abbracciarci e parlare senza interruzioni di rete, stare da soli in casa, non fare niente da mattina e sera. Ora mi sembra di essere sola e triste,
passare le giornate e non avere niente intorno. La cosa che mi può tirare su il morale è stare con la mia famiglia. Mi fa ridere anche quando sono insieme ai miei amici in videochiamata.
La classe per me ora è diversa perché non c’è più armonia tra noi. Quindi la preferivo come prima.
Silvia
La didattica a distanza ha dei pregi e dei difetti. Un pregio è che puoi avere uno spazio tutto per te; i difetti sono che con i compagni si sente un chiasso da farti scoppiare i timpani, ci sono problemi di connessione, qualcuno non sente e quindi è difficile seguire e, infine, quando la lezione finisce ti senti solo e ti viene voglia di chiamare qualcuno per giocare o fare qualcos’altro.
La classe è cambiata diventando più tranquilla e forse anche
più attenta alle lezioni perché gli orari sono diminuiti e si fa meno fatica.
Pietro
Da un giorno all’altro ho trovato la mia classe nella mia stanzetta, tramite un PC, un tablet o un telefono.
Abbiamo iniziato parlando di come fosse successo tutto questo, di come il COVID 19 avesse capovolto tutto il nostro mondo nell’arco di 2 giorni.
All’inizio l’idea di fare lezione a casa mi piaceva, ma ora non mi piace poi così tanto.
Mi manca vedere i miei amici dal vivo, mi manca sentire il chiacchierio dei miei compagni in sottofondo mentre le maestre spiegavano le lezioni, mi manca andare a mensa e parlare con i miei amici.
Durante le lezioni non voglio essere disturbata da nessuno, a volte mio fratello viene e vuole che mi metta a giocare con lui ma io gli dico che non posso.
Ma un lato positivo di tutto questo è che possiamo fare le video lezioni dove vogliamo, che possiamo sederci dove e come vogliamo. Possiamo rimanere col pigiama o metterci solo la maglietta.
Spero che tutto questo finisca il prima possibile.
Daiana
Dalla chiusura della scuola a causa del covid-19, la campanella dell’inizio delle lezione non suona più a scuola, ma a casa nella mia stanza. Siamo a casa da diversi mesi e tutte le lezioni avvengono in modalità online. Tutto è strano, prima volevo stare a casa per non alzarmi presto al mattino.
Adesso rimpiango un po’ i bei momenti vissuti a scuola con i miei compagni di classe e le mie maestre. Adesso con le lezioni online ci riuniamo tutti insieme come facevamo a scuola per seguire le lezioni e aiutarci a vicenda.
È davvero bello come la scuola possa unire così tanto in questo momento gli alunni con le insegnanti.
Nancy
Quest’anno è molto strano perché a causa del coronavirus, una malattia che ha causato migliaia di morti in tutto il mondo, ci siamo dovuti adattare alla didattica a distanza. In classe era bellissimo, potevamo parlare di persona, qui invece
in “diretta” per parlare bisogna organizzarsi su quale link entrare. È tutto molto frenetico e la lezione dura un’ora,
quindi le maestre devono spiegare più velocemente e, per chi non ha una buona connessione internet, va tutto a scatti e il suono si sente a malapena. In classe avevamo la lavagna che non si poteva togliere, qui invece dobbiamo essere più veloci, perché a causa del tempo le presentazioni durano 10 minuti.
Inoltre, chi usa il telefono ha sempre problemi con la webcam che si disattiva automaticamente quando andiamo a svolgere un compito e quindi si deve arrangiare e scrivere sul quaderno ed io ora non so più quando fare merenda a causa delle lezioni continue.
I compiti sono l’aspetto più facile perché grazie alla tecnologia, i compiti sono più facili da svolgere,invece a mano ti stancavi più facilmente. Del resto va tutto ok, ma spero di non iniziare la scuola secondaria di primo grado in video lezione.
Domenico
La mia classe è molto vivace, ma in questo periodo si è calmata dato che stiamo a casa, per questo virus che ha colpito l’Italia.
Ci sono stati molti cambiamenti, a scuola non parlavamo tutti contemporaneamente, ma durante queste video lezioni accade spesso. È molto strano stare a casa e non poter abbracciarci. Le cose negative sono molte e positive sono poche. Le negative sono vedere i genitori che passano dietro di noi e a me dà fastidio, non sentire bene le voci dei compagni o Internet che non funziona bene; l’aspetto positivo è il fatto di fare le video lezioni per comunicare anche con i compagni e fare i compiti.
Gianluca
Quando ero a scuola mi divertivo tanto con i miei amici, ma dopo dopo circa 5 mesi è arrivato il virus covid-19 che ci ha
impedito di stare insieme a scuola e a quel punto le maestre di tutta Italia hanno deciso di fare lezioni online. Io ho iniziato a fare video lezioni in ritardo per un problema.
Ho provato una nuova esperienza e stando a casa ho pensato cose negative e positive. Quella positiva è che la mattina possiamo alzarci un po’ più tardi, la negativa è che capita che la connessione non va sempre bene, ma io penso che la scuola è la scuola.
Loris
A causa del coronavirus la mia scuola è chiusa da tre mesi.
Adesso è tutto più moderno e tecnologico, prima invece mi sembrava tutto antico.
Non ci sono più banchi, né sedie e neppure la lavagna, ma solo pc, mouse e cellulari.
Mi piace stare a casa comodo in pigiama, alzarmi tardi e fare colazione tranquillo mentre la maestra spiega.
Mi dispiace però vedere i miei compagni dietro lo schermo di un pc, non poterli abbracciare e scambiarci la merenda come accadeva prima.
Però son sincero questo modo di imparare lo preferisco di più e non voglio che finisca mai più.
Roberto
Prima del 5 marzo noi eravamo liberi di correre, di saltare e di andare senza mascherina, poi è arrivato il virus e noi siamo stati costretti a fare la video lezioni.
Le video lezioni sono state molto utili in questo periodo difficile perché abbiamo continuato a studiare e a imparare. All’inizio era bellissimo seguire le lezioni con il pc e io non trovavo difetti alle lezioni. Adesso però mi accorgo che quando va via la connessione sei tagliato fuori da tutto e diventa difficile recuperare i compiti.
Inoltre, è stancante stare sempre attaccato con gli occhi al pc perché diventano rossi e si stancano però i nostri genitori non si lamentano.
Giulio
TUTTO È COMINCIATO COSÌ…
Tutto è cambiato da quel fatidico giorno. Ieri ero in classe, oggi sono nella mia cucina. Il coronavirus ha colpito anche l’Italia. Il primo contagio qui al sud avvenne a Taranto perciò si decise di chiudere tutte le scuole dei comuni in provincia di codesto paese. Erano le vacanze di Carnevale, perciò le prolungammo di qualche giorno. Quando si scoprì che ogni regione italiana aveva almeno un contagio per ognuna, e che non c’erano progressi rilevanti circa il vaccino contro il virus, si prese una strana decisione …
ORA SI CAMBIA!
Si prese la decisione di fare lezioni da casa attraverso le piattaforme di classroom e meet. Abbiamo continuato con questo metodo fino alla fine dell’anno. Ma…
ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI DEL CAMBIAMENTO
Non è tutto rosa e fiori. Un aspetto negativo della situazione è che, dato che facciamo un’ora di lezione al giorno i compiti sono aumentati; il lato piacevole invece è che posso alzarmi, ogni tanto, più tardi del solito avendo la prima lezione alle 9:30.
QUEST’ANNO COSÌ, IL PROSSIMO… COME SARÀ?
Alcune notizie dicono che per il prossimo anno scolastico tra i banchi e la cattedra ci dovrà essere almeno 1 m di distanza, gli alunni, le insegnanti e tutto il personale scolastico dovrà indossare una mascherina, eccetto per il pranzo e la merenda.
Solo i bambini dell’infanzia non dovranno indossarle. Sono alte le probabilità di dividere le classi in 2 gruppi, uno che fa lezione da casa e un altro in classe e che i banchi saranno circondati da plexiglass. Ma non tutto è sicuro, e, se potessi scegliere, preferirei conoscere i miei nuovi compagni
di persona, dato che io frequenterò la scuola secondaria di 1° grado e sarà tutto nuovo. Però la scuola, virus o no, sarà sempre la scuola!
Marianna
5^ B
Published: Jun 20, 2020
Latest Revision: Jun 22, 2020
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