Prefazione:
Il signore Zuma si svegliò una mattina, aria fresca, viso illuminato, si vestì e uscì per andare alla solita spesa settimanale del mercatino di Dumbek, senza accorgersi però che nella notte precedente si era trasformato in maniera non voluta in un enorme mostro di frutta.
Signor ZUMA si svegliò in questa bella mattinata d’estate, si alzò e andò verso la finestrella dove osservò un magnifico cielo stellato (blu-azzurrino) mentre apriva le sue enormi finestre per illuminare la casetta.
Tipico strano: si affrettò in cucina e tiene la colazione in una mano; Pane secco e duro, spalmato con olio di palma e mentre con l’altra cercò di infilarsi le mutande faticosamente. Si Vestì di uno dei suoi vestiti preferiti, fatto in lana Scozzese.
Uscii di casa e fece un frettoloso saluto militare ai vicini di casa, che si stavano intrattenendo. Questi lo guardarono piuttosto con aria sconvolta e occhi apertamente confusi. Non dicendo nessuna parola, si videro soffocare in una espressione non voluta, si guardassero entrambi per un attimo, le mani sopra la testa.
Egli si immaginò, che questi l’avrebbero trovato piu raffinato del solito, raffigurando se stesso al centro del mondo. Fischiando con vigore e armonia vecchie canzoni lontane, trascinando con sé quell’umore cosi sfrenato e giovanile. La testa in su; come un cavaliere salutava la gente che lo guardava silenziosamente mentre camminava in questa stradina rocciosa del piccolo paesino, che era direttamente collegato al mercato, che serviva anche da centro di incontro.
Infatti, il mercato settimanale di dumek era un spazio molto importante per la gente. Era l’unico giorno della settimana in cui le persone si potevano permettere di spendere o vendere prodotti locali a prezzi modesti, scambiare degli oggetti, incontrare familiari e magari selezionare con estrema abilità di gusto una futura sposa o un’amante serale. Infatti era un mercato abbasta rumoroso e nello stesso tempo tranquillo, tutti i mercanti e compratori avevano orecchi da cavalli e occhi.
Ecco, Zuma giunto a destinazione, noto degli sguardi sempre sgradevoli nei suoi dintorni, troppo sospetti; Egli si scatenò all’improvviso senza frenare le parole che venivano istintivamente << gente di poca stima, che mi volete mangiare !? sò proprio buono di anima per essere qua, in questo momento, insieme a voi, sarei stato in un convegno importantissimo, che avete a guardarmi come se fossi un alimento raro >>
In quell’istante, raggiunse rapidamente a un canale, il corpo all’insù, cercando di piegare il dorso che c’era più, cercando avvicinarsi più possibile all’estremità dei residui d’acqua provenienti dalla macelleria accanto. In quel momento preciso, esitò a quella ammirazione di sé, mentre si abbassò per guardare il suo aspetto riflesso nella si accorge di essere mutato in un enorme di Pomodoro.
Published: Jun 12, 2020
Latest Revision: Jun 24, 2020
Ourboox Unique Identifier: OB-870588
Copyright © 2020