SENECA MAESTRO PER IL VALLE:
L’OPERA D’ARTE COME DONO
Una storia che non dimenticheremo mai
L’anno è stato davvero difficile. Chiusi in casa abbiamo cercato ogni modo per uscire fuori e sognare di essere per strada. L’occasione dell’arte di strada ha permesso alla classe, 1CL dell’IIS Valle, di cercare su “google maps” alcune opere che abbiamo visto durante una gita con Marcello di Alternative Padova. Abbiamo cercato di mappare il quartiere della scuola e fare poi, con il lockdown, delle gite virtuali sul territorio, immaginando di essere li. Con grande sorpresa ci siamo accorti, tra l’altro, che Google non è ancora aggiornato con tutti i lavori che abbiamo studiato, ma questo è servito a capire che le mura della nostra città hanno bisogno di quelle opere perché la città diventa più bella.
Una mostra tenuta presso lo spazio della Biosfera su ” Seneca che disegna l’amore ” ci ha incuriosito.
Abbiamo cercato le sue opere, non abbiamo studiato il suo stile, ma le informazioni su di lui erano davvero poche. La prof.ssa allora lo ha invitato alle nostre lezioni, contattandolo via Instagram.
MA SENECA HA SCELTO DI PARLARE A NOI IN MANIERA PIU FORTE E DECISA REGALANDOCI UNA SUA OPERA, ACCOMPAGNANDOLA CON UN VIDEO DAVVERO EMOZIONANTE CHE SI CONCLUDE CON LA FRASE:
“IO CREDO IN VOI”.
L’INSEGNAMENTO E STATO GRANDE. SENECA HA USATO IL LINGUAGGIO CHE GLI E ‘PROPRIO, ED HA MESSO A DISPOSIZIONE IL SUO TALENTO E LA SUA ESPERIENZA PER AIUTARCI E ESPRIMERE NOI STESSI. COS’E ‘L’OPERA D’ARTE SE NON UN DONO, UN REGALO CHE SOLO IL NOSTRO SGUARDO E LA NOSTRA GRANDE SENSIBILITA’ PUO ‘FARE RIVIVERE CONTINUAMENTE?
Mai l’arte è stata così tanto alla portata dei ragazzi che hanno postato su Instagram all’artista le loro rielaborazioni ricevendo da lui consigli e commenti sul lavoro eseguito. L’esperienza è stata davvero straordinaria, l’arte è uscita finalmente dai libri di testo ed è stato possibile confrontarci direttamente con l’opera. Fondamentale è stata l’enorme disponibilità dell’artista, che ha sostenuto la nostra immaginazione e con essa la capacità di ritrovare finalmente noi stessi.
SENECA CI HA FATTO CAPIRE CHE, SE VOGLIAMO, OGNI OPERA PARLA DI NOI, BASTA SAPERLA OSSERVARE CON TUTTA LA CURA E L’ATTENZIONE CHE NECESSITA.
Non bisogna mai smettere di sognare e in un momento così particolare, in cui abbiamo perso ogni aspettativa, questa è diventata un’occasione importante che ci ha permesso di sperare. Se il nostro cuore è pronto e il nostro sguardo è allenato ad osservare bene, il mondo intorno a noi può cambiare, basta credere sempre in noi stessi.
QUESTO CE L’HA INSEGNATO SENECA.
NON LO DIMENTICHEREMO MAI.
SENECA PARLA A NOI ATTRAVERSO LE SUE OPERE
Di Seneca non si conosce il volto, nè il vero nome e nulla sulla sua biografia.
Aponense di nascita, Seneca è il suo nome d’arte poichè al centro della sua poetica ci sono sempre riflessioni sul tema delle emozioni. Come scelta ecologica, inoltre, usa il pennello, non le bombolette, per lasciare il suo segno sul muro.
In rete non si trova la sua storia, solo qualche articolo e qualche intervista fatta sempre a volto coperto da parte del giornalista Leandro Barsotti.
Particolarmente interessante un video in cui un ragazzo ruba una sua opera e la porta via in skate .
Fin dall’inzio della sua carriera, il nome di Seneca è legato, quindi, al concetto di “dono”: da sempre lascia per strada quadri o cartonati aspettando che qualcuno se li prenda.
Artista di cuore, durante la pandemia, realizza un’asta delle sue opere per alcune persone che hanno perso il lavoro.
Si preoccupa degli anziani che in questo momento sono gli stati della categoria più a rischio, facendo loro capire che “ce la faremo” se rimarremo uniti.
Al centro di tutti i lavori di Seneca ci sono sempre i soggetti invisibili, quelli ai quali nessuno potrà mai rivolgerti a un pensiero autentico, di speranza ed apertura alla vita.
Tutto questo si chiama amore “a trecentosessanta gradi” ed il cuore, sopra ogni cosa, fa da protagonista. I cuori squadrati ed irregolari, nelle sue opere, infatti, sono dappertutto e suonano come un invito a deporre le proprie paure e credere che non perderemo mai ciò che abbiamo di più vero, se saremo in grado di riconoscerlo ed ascoltarlo.
UN MURALES PER LE NOSTRE CAMERETTE
L’opera di Seneca parla di noi
Ciascuno di noi ha rivisto il grande dono di Seneca parlando di quel provava chiuso nella sua cameretta. L’opera (nella copertina della presente pubblicazione) è volutamente “non finita” e rappresenta un nostro coetaneo accovacciato, un adolescente che nello stile tipico dell’autore non ha un volto e guarda verso lo spettatore richiamandolo a sè e suggerendogli delle riflessioni.
Umberto Eco parla di “opera aperta”: l’opera può e deve vivere solo nell’interpretazione di chi la guarda. L’arte è un dono, prima di tutto, che un artista fa agli altri e che emoziona solo in quanto gesto di grande generosità.
Ispirati da un gesto così importante, la 1CL è dedicata all’ARTE. Abbiamo deciso di scattare le foto con le opere nelle nostre camerette per non dimenticare questo periodo.
Titolo: Un colpo forte al cuore
Ho voluto rappresentare una ragazza spaventata che prova paura, osservare e panico. Era una ragazza brillante e allegra con vibrazioni positive. Non avevo mai pensato che tutto ciò avrebbe dovuto finire in questo modo. Il suo cuore è spezzato perché prima viveva la vita come se non ci fosse un domani. Ora si sente intrappolata, soffocata anche se crede che, se si vuole, tutto andrà bene. Per questo ho scelto l’immagine di un martello che colpisce forte un cuore, rompendolo in mille pezzi. I cuori sono una delle immagini preferite di Seneca per cui ho rivisti in questo modo. Ho mandato questo disegno a seneca e mi ha detto che “è molto profonda” ne sono stata colpita. Grazie Seneca per averci dato questa possibilità.
Titolo:
Raccontarsi una storia, guardando fuori dalla finestra
Una ragazza con una grande casa simile ad un castello, se ne sta fuori in giardino a pensare ai suoi amici. Nonostante sia fuori, lei pensa che quella non sia vera libertà. Anche quando va dentro casa e vaga nei lunghi infiniti corridoi ed il pensiero va ai suoi amici, si mette un piangere e vuole che questa situazione sia finita una volta per tutte, per riabbracciarli di nuovo. Ho voluto usare la posa della ragazza che ci ha regalato Seneca, ma al suo posto ho messo me stessa. La posa della ragazza mi ha suggerito questa storia e ho immaginato di guardare fuori dalla finestra.
Titolo: Non smettere mai di sognare
Non ci serve nulla e nessuno, noi possiamo essere felici con noi stessi. E anche in un momento così difficile possiamo sperare se ci crediamo veramente.
Ho scritto a Seneca … abbiamo parlato un po ‘, riguardo l’opera mi ha detto che è stupenda e che lo ha commosso.
Io poi mi sono presentato e mi sono congratulato per le belle opere che sono in giro per la nostra città.
Lui oltre a ringraziarmi, mi ha detto “non smettere mai di sognare” e mi ha inviato un’opera finita proprio ieri mentre ci scrivevamo.
Titolo: Siamo salvi
Ho deciso di mettere la ragazza sulla bambina di Seneca perché questo periodo è così difficile da spaventare. Forse è stata solo sfortuna, tanta, ma la cosa ci ha messo veramente in pericolo. Ne stiamo uscendo? Lo spero veramente. In casa è stato molto complicato sopravvivere, ma tutto è finito bene. Mi sono sentito in trappolato come preso dai tentacoli di un polipo, ma ecco che l’aureola miracolosamente ci ha salvato. Siamo Salvi!
Titolo: Ho bisogno di belle parole
Ho avuto bisogno di riempire il disegno di Seneca di parole positive come ad allontanare il profondo senso di negatività che questo periodo ha creato in me.
Titolo: Lanciateci un salvagente!
Ho rielaborato il disegno di Seneca ed ho disegnato un viso sorridente perché sono ottimista e spero di uscire da questo periodo strano, ma per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.
Ho pensato al salvagente, perché rappresenta la salvezza.
Published: Jun 9, 2020
Latest Revision: Jun 9, 2020
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