INTRODUZIONE
Per il mio progetto di lavoro ho scelto di svolgere una ricerca su una delle più importanti realtà logistiche a livello nazionale e mondiale presente a Genova: il Gruppo Spinelli SPa Per questo questo ho deciso di recuperare tutte le informazioni necessarie attraverso un intervista con un dipendente storico dell ‘azienda. Questo tipo di approccio è davvero utile perché questa è l’abitudine di entrare in contatto con la realtà del terminale approfondendo vari aspetti attraverso l’esperienza diretta di un operatore. L’impegno è quello di includere gli scenari possibilità nel futuro della logistica in generale partendo da una realtà particolare ed inoltre capire quali sono i passi fondamentali da svolgere per domani lavorare in questo ambiente.
Aggiungo la parte su word, che è grammaticalmente corretto
https://drive.google.com/drive/folders/1r5Z8YukJIARDnywaYQkXNlAlQF-LmxTd
INTERVISTA A DANIELE SULLA DITTA SPINELLI
ROBERTO : “Quante merci la ditta Spinelli SpA movimenta nell’arco di un anno?”
DANIELE : “L’anno scorso sono arrivati mille navi e all’incirca 600.000 container. Quest’anno, una causa del coronavirus che ha avuto effetti davvero pesanti, siamo una quota 300 navi numero decisamente basso rispetto al periodo. Ultime acquisizioni di preventivo di Terminal Rinfuse Genova Srl e di Salerno Terminal Container-SCT Spa hanno sviluppato la divisione terminal: la divisione Depositi offre attività di riparazione, deposito, movimentazione e compravendita. Tale attività è svolta in strutture presenti presso i terminal interni di Milano (Arluno) , Reggio Emilia (Dinazzano), Vignole Borbera, La Spezia, Livorno e nel porto di Genova e di Genova Pra’-Voltri.
Annualmente la divisione Depositi movimenta oltre 1.500.000 teu. “
ROBERTO : “Quanto influenza sul porto di Genova e quanto influenza sull’economia nazionale?”
DANIELE nel 2016 il fatturato era di 121,49 milioni di euro con l’utile annuale a 12,5 milioni di euro, nel 2017 era di 130,30 milioni di euro con l’utile annuale a 14,1 milioni di euro, nel 2018 il fatturato era di 130,62 milioni di euro con l’utile annuale di 16,45 milioni di euro. I ricavi, integrati pari a 130 milioni di euro, sono così ripartiti: 68,5 milioni generati dall’area trasporti, 33,1 milioni dal business dei terminal portuali (Terminal portuale di Genova e Terminal container di Salerno), 26,8 milioni dal ramo dedicato al deposito e alle riparazioni di container vuoti, poco meno di 2 milioni dall’area vendite e 112mila euro dall’area officina.
30 milioni di euro con l’utile annuale a 14,1 milioni di euro, nel 2018 l’era del fatturato di 130,62 milioni di euro con l’utile annuale di 16,45 milioni di euro.
ROBERTO : “Quanti dipendenti ha la ditta Spinelli SPa?”
DANIELE : “I dipendenti che fanno parte del gruppo Spinelli SPa sono molti, circa mille lavoratori, divisi in tutti gli ambiti.”
ROBERTO : “Quanto influenza un livello economico nazionale import ed export con il resto del mondo?”
DANIELE : “La posizione strategica del porto di Genova che ha accordi con il Nord Africa, Turchia, Israele, Canada, Nord America, America Centrale e Sud America, Sicilia, Malta e Sardegna ha influenzato positivamente il settore logistico e conseguentemente ha aiutato molto l “azienda nella sua crescita economica anche se oggi siamo costretti ad assistere ad una contrazione degli affari in quanto la situazione mondiale dell’importazione è condizionata dagli ultimi eventi.”
ROBERTO : “Come è suddivisa la ditta tra mezzi operativi su strada e movimentazione?”
DANIELE : “Il Gruppo Spinelli SPa è dal 1963 leader nel trasporto container via camion e trasporto merci su ferrovia, più di mille mezzi su strada euro 5/6 che contano circa 200.000 viaggi all’anno, percorrendo circa 42 milioni di km, e oltre 3.500 voli movimentando 350.000 teus all’anno Inoltre il terminale può accogliere sia navi container che RoRo e opera con un totale di 149 persone, abbiamo 10 gru, 86 carrelli elevatori e 25 ralle portuali.Negli anni Ottanta risale acquisita da alcune grandi basi operative nel Nord Italia. Oggi i nostri centri intermodali movimentano ogni anno circa 3.500 voli che trasportano le merci verso i più importanti porti italiani dove sono localizzate le nostre strutture intermodali, che sono:
1. Genova
2. Livorno
3. Padova
4. La Spezia
5. Reggio Emilia (Dinazzano)
6. Milano (Arluno)
ROBERTO : “Secondo te la ditta Spinelli SPa è già una potenza logistica a livello europeo / mondiale gli o manca ancora qualcosa?”
DANIELE : “Noi come ditta Spinelli non siamo messi maschio a livello europeo, come detto anche prima di avere accordi con quasi tutto il mondo, siamo molto visti rispetto ad altre donne, ma ancora non mi sento di dire potenza di essere logistica a livello europeo , forse a livello nazionale si, ma per arrivare a dire di essere la prima in classifica come ditta in Europa manca ancora qualcosa, sicuramente gli spazi influenzano sicuramente in negativo, non avendone tanto bisogna adeguarsi e migliorare al meglio tutto lo spazio disponibile. “
Inoltre non solo noi ma anche molte altre ditte e porti di tutto il mondo si sta trovando in difficoltà con lo sviluppo globale che le navi stanno tenendo negli ultimi anni, navi sempre più grosse ei porti sono quelli che sono, prendiamo come esempio il nostro porto che pur essendo uno dei più grandi di Europa è anche uno dei più vecchi e certamente abilitato ad “ospitare” navi di ultimissima generazione, influenzando duramente il porto di Genova e di conseguenza sul gruppo Spinelli. “
ROBERTO : “Secondo te ci sarà ancora margine di miglioramento?”
DANIELE : “I limiti di miglioramento non sono molti, ad esempio: quasi tutti i porti del Nord Europa sono automatizzati, dovremmo esserlo anche noi, digitalizzandosi di più. Noi della ditta Spinelli Spa abbiamo il cancello ancora con gli operatori, mentre molti altri sono sono evoluti usando gli strumenti digitali, vorremmo essere al passo con i tempi dovremmo adeguarci presto a questo mondo. “
ROBERTO : “Come si evolverà secondo il mondo della logistica nel futuro prossimo?”
DANIELE : “Speriamo sia tutto più snellito dall’informatica, lo vediamo con il Covid-19, stiamo trovando nuove vie, nuovi lavori tramite la digitalizzazione. Anche per quanto riguarda la movimentazione merci su strada forse è necessario essere snellita in un po ‘di Questo è il dico per diversi fattori: più sicurezza sulle strade e meno inquinamento in generale.
ENTRIAMO PIU ‘NELLO SPECIFICO
ROBERTO : “Cosa ti ha spinto a lavorare in ambito portuale?”
DANIELE : “All’inizio lavorava come agente immobiliare e ho continuato cosi per 2 anni poi, nel 1996, ho ricevuto questa offerta di lavoro che non ho rifiutato. Sono rimasto da subito affascinato dalla possibilità di vedere l’alba e il tramonto sul mare , di venire a contatto con persone di nazionalità diverse, di vivere quel senso di frenesia che da solo la realtà del porto che ho osato. “Lavorare in porto ti fa sentire parte di una cosa grande e importante.”
ROBERTO : “Qual è lo stato il tuo percorso scolastico?”
DANIELE : “Mi sono diplomato come perito elettrotecnico ed elettronico ed ho iniziato subito a lavorare.In realtà non ho frequentato nessun corso di formazione specifico, ho sviluppato e consolidato le mie competenze attraverso l’esperienza lavorativa. Se tornassi indietro forse farei una scuola come la tua che avrebbe potuto darmi quelle nozioni di base necessarie ad approcciarsi al mondo della logistica con più facilità. comunque sono molto soddisfatti del mio percorso lavorativo e sono riusciti a rimuovere le soddisfazioni. “
ROBERTO : “Che scuola consiglieri ai giovani che vogliono intraprendere la carriera nel settore logistico?”
DANIELE : “Io personalmente consiglierei il nautico, economia marittima o il corso di formazione che stai tu frequentando adesso.”
ROBERTO : “Quali sono le tue mansioni e quali competenze devi avere per svolgere tali lavori?”
DANIELE : “La mia mansione è il progettista navale del terminale portuale Spinelli. Il buon organizzatore di navi deve avere sono le seguenti: l’esperienza a bordo della navata viene stivatore e una buona conoscenza dell’inglese.”
ROBERTO : “Come si svolge il tuo lavoro ?, (Turni, orari, ferie).
DANIELE : “Essendo che le navi arrivano 24h24 il mio lavoro si suddivide in turni da 6 ore mezza con 4 fasce orarie diverse, dalle 6:30 alle 13 e cosi via. Per ogni mese i dipendenti maturano circa 2/3 giorni di ferie. Il terminal Spinelli si ferma il 25 dicembre, il terzo e il quarto turno del 31 e 1 gennaio e il 1 maggio.
ROBERTO : “Come riesci a gestire lavoro e famiglia?”
DANIELE : “Lavorando sei ore e mezza riesco comunque un dedicare tanto tempo sia al lavoro che alla famiglia, riesco ad occuparmi di mio figlio in tranquillità, organizza bene e turni di lavoro svolge riesco anche ad accompagnare mio figlio agli allenamenti di calcio.” Più il mattino, la mia giornata è facile da organizzare, e di conseguenza riesco a gestire bene sia il lavoro che la famiglia. “
ROBERTO : “Quando sei entrato a Porto, le tue prime impressioni quali sono state?”
DANIELE : “La mia prima impressione è stata quanto fosse gigantesco quel mondo sono rimasto veramente stupito e affascinato dalla grandezza del porto in generale dalle gru alle navi, ho sempre avuto un forte interesse per tutto quello che riguarda il porto e la logistica. “
ROBERTO : “Raccontami delle tue esperienze sul campo operativo”
DANIELE : “Sono entrato in porto nel 1996 al terminal VTE e ho iniziato come rizzatore, e il mio lavoro consisteva nel prevenire spostamenti del carico e quindi prevenire conseguenti danni sia ai vari colli sia alle strutture della nave (con perdita di stabilità ed assetto è necessario che il carico sia reso inamovibile, tenuto conto dei movimenti di rollio e beccheggio di cui la nave è sottoposta durante la navigazione, utilizzavo tornichetti, catene, cavi flessibili, cinghie, circuiti e reggette. in piazzali di stoccaggio o sottobordo per essere imbarcati, ho svolto anche un’altra mansione “.
ROBERTO : “Le differenze dal campo operativo all’ufficio.”
DANIELE :”Le differenza principale che contraddistingue il campo operativo all’ufficio è che se sei in piazzale si sta all’aria aperta, in ufficio sei sempre al chiuso, secondo me hai più pressioni, in ufficio hai più responsabiità, devo pianificare al meglio il lavoro ogni giorno, e se sbaglio qualcosa, i miei errori si riversano sulle squadre di lavoro, è tipo a effetto domino.
ROBERTO : “Cosa succede durante la situazione di carico e scarico?”
DANIELE : “C’è una pianificazione, per quanto riguarda l’imbarco arriva i container e gli operatori in piazzale devono organizzare lo spazio per sistemare il meglio, il capo piazzale deve includere l’ingresso dei container, non è improvvisato è tutto il compito principale è preparato nel campo operativo, per lo sbarco si prepara il piazzale per lontano, i contenitori nella modalità più organizzata possibile, cercando di fare tutte le manovre in totale sicurezza. del terminale, fa il ticket d’ingresso (di scarico o ricarico) dopo che entra nel terminale e viene indirizzato alla zona di suo interesse.
ROBERTO : “Quali tipi di mezzi sono più usati nel porto?”.
DANIELE : “Le semomoventi e le ralle sono i mezzi più usati nel terminale Spinelli.”
ROBERTO : “Quali caratteristiche fisiche e psicologiche servono all’attuale portuale?”.
DANIELE : “Le caratteristiche principali sono: una persona con la testa sulle spalle, sana mente e fisicamente, un lavoratore responsabile e un minimo di prestigio fisico per lo sguardo al ritmo dei lavori.”
ROBERTO :”In che modo prevenite gli infortuni sia in ufficio che nel campo lavorativo.”
DANIELE :”Oggi tutto quello che si fa nel porto deve essere scritto sul documento della valutazione dei rischi, ogni procedura svolta viene messa. Mentre si lavora bisogna essere molto responsabili, questa è una delle prime cose per prevenire gli infortuni sia che sei in ufficio sia che sei in un piazzale, inoltre come tutti i lavoratori bisogna obbligatoriamente indossare i D.P.I. adeguati.”
ROBERTO:”Che esperienze hai avuto in modo indiretto e diretto riguardo agli infortuni?.”
DANIELE:”Io ho avuto un grave infortunio a bordo di una nave RoRo, mentre imbarcavamo dei tralicci di ferro, uno di questi si è ribaltato mi ha travolto, spaccandomi il femore, con l’aiuto dei pompieri e di una gru sono stato tirato fuori, mi ritengo un miracolato, essendo un ambiente frenetico ho avuto molte esperienze di infortuni indiretti, fa parte del lavoro, però questo ti fa capire, quanto il nostro lavoro può essere pericoloso, e quanto la sicurezza nel nostro ambiente sia fondamentale.”
ROBERTO:” Quanto è cambiata la sicurezza a livello sanitario ad oggi anche con il problema Covid-19?.”
DANIELE :” A livello sanitario dal 96 a oggi avranno fatto qualche modifica ma non tantissimo, ad esempio un controllo che nel 96 non si faceva era quella di alcool e droga, ora per via del Covid-19 si adotteranno misure di protezioni personali totalmente nuove, tutti con la mascherina, guanti e inoltre non si timbra più per evitare assembramenti.”
ROBERTO :” Come giudichi la tua esperienza portuale, cambieresti qualcosa del tuo percorso fatto?.”
DANIELE :”Io mi ritengo soddisfatto perchè mi piace il mio lavoro e mi è stato proposto anche di fare il vice direttore, ma non ho accettato per la famiglia, avrebbe portato via troppo tempo, il conto economico sarebbe stato più alto ma sto bene cosi.”
ROBERTO :” Che cosa mi consiglieresti a me per entrare nel mondo portuale?.”
DANIELE :”Ti consiglio di metterci tanta voglia e tanta passione in quel che farai se entrerai nel porto. Il lavoro è più o meno alla portata di tutti, certo c’è chi è più pratico e chi meno. Ti consiglio inoltre di partecipare a corsi specifici per saperne sempre di più e rimanere sempre aggiornato.”
LE MIE CONCLUSIONI
Questo mondo è davvero affascinante, il lavoro è vario e stimolante: ci sono molte possibilità di impiego e altrettante possibilità di crescere professionalmente e fare carriera. Ho capito anche che è una realtà lavorativa “pericolosa”, se non si presta la giusta attenzione si rischiano realisticamente infortuni e danni a persone o cose. La preparazione è fondamentale così come continuo aggiornamento: è vietato rimanere indietro. Un operatore portuale deve essere una persona responsabile organizzata e seria. Uno sbaglio personale può avere un effetto domino devastante sul processo lavorativo all’interno del terminale.
Ad oggi il terminal spinelli si sta adeguando alla digitalizzazione delle attività attraverso una informatizzazione delle procedure e delle attività pratiche.In questo momento la logistica in generale sta soffrendo molto le conseguenze dovute alla pandemia Covid-19 per il parziale blocco delle istruzioni ed istruzioni. La speranza di una ripartizione è concreta anche se con tutti i dubbi del caso.Questa intervista mi ha fatto capire che ho scelto la strada giusta. Frequenta il corso come operatore dei sistemi e dei servizi logistici spero da ricevere una concreta possibilità di entrare nel mondo portuale.
Published: May 28, 2020
Latest Revision: Jun 4, 2020
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