Cosa succederebbe se Cappuccetto Rosso invece del lupo incontrasse una giraffa?
E se il principe invitasse a cena il drago?…
Tea, Leo, Max, Pietro, Alessandra, Sara, Sofia, Ilaria, Vittoria, Bayram, Nathaly, Sara, Luca, Lorenzo,
Margherita , Daniele, Samuele, Dario, Raffaele, Alfredo, Emma, Aniss.
BIANCAVERDE E I NOVE GIGANTI
Leonardo
-C’era una volta in una grande città una principessa di nome -Biancaverde.
-Leo, cosa stai dicendo? Biancaneve vive nel bosco!
-Hai ragione, però fammi continuare la storia Ginevra.
-Biancaverde mentre stava andando al mercato venne rapita da nove giganti.
-Leo, erano sette nani, non nove giganti!
-Si dai, è uguale, Biancaverde, terrorizzata rimase rinchiusa nel castello dei giganti ,così un giorno una regina la fece uscire dal castello dove era
-Ma no, è tutto il contrario, la regina è cattiva.
-Cuginetta, aspetta! continuo con la favola ! Biancaverde, liberata dalla regina, si nasconde in una casa nel centro di Milano, questa casetta era abitata da tante stoviglie parlanti che corsero in suo aiuto.
-Leo, stai mischiando due favole insieme mi dice Ginevra, le stoviglie parlanti sono nella storia della Bella e la Bestia.
-Biancaverde stava dormendo, quando alla porta bussò una giovane e bella ragazza che le regala una pera e Biancaverde con un solo morso diventò magica.
-No, mangiò una mela e si addormentò !
-Allora con i suoi poteri Biancaverde trasformò i giganti cattivi in nove piccoli nani teneri!!
-Ma Leo! Che storia strana! Domani ne racconti un’altra così buffa ?
-Certo cuginetta !
A SBAGLIARE LE STORIE
Emma
C’era una volta una volpe.
“Ma nooooooo, c’era una volta un lupo…. “
“Ah scusami, e questo lupo era strano era di colore arancione”
“ Ma nooooooo, non era ne strano e neanche arancione, era un lupo molto cattivo”
“Hai ragione” e questo lupo girava in tutta la citta’ “
“Ma nooooooooo, girava in tutto il bosco per trovare cibo”.
“ Allora il lupo cacciò e cacciò finche’ trovo una persona”
“ Ma cheeeeeeeee, non trovo’ una persona trovò una pecora”
“Ah sì, allora uccise la preda e la portò nella sua villa”
“Ma che villla….. era la sua grotta, nonna sbagli sempre, forse al tuo compleanno ti regalo un bel paio di occhiali nuovi.
“Piccola mia hai proprio ragione”.
La nonna allora andò a fare di nuovo i suoi mestieri.
L’ASSURDA STORIA DE TRE PORCELLINI CHE ERANO TRE ELEFANTI
Pietro
C’erano una volta tre elefanti
Ma noooooooo! Sono tre porcellini!
Ha già… Questi tre porcellini dovevano costruire un parco acquatico per proteggersi dalla giraffa pazza.
Ma nooooooooo!
Devono costruire una casa per nascondersi dal lupo cattivo!!!!
Giusto giusto, allora tre cammelli…
Ma noooooooooo! Sono i tre porcellini!
Vabbè, senti: visto che continuo a sbagliare… raccontala tu questa storia!
Comunque, non importa! Ho solo fatto qualche piccolo errore… sono solo un po’ distratto… Però, metti che fossero veramente tre elefanti. Cosa sarebbe successo?
C’erano una volta tre elefanti: Francesco, Giuseppino e Gianfrancesco.
Francesco, quello con le orecchie più grandi, il capo (si fa per dire!), parlò:
-Cari fratelli, dobbiamo assolutamente costruire un parco acquatico per nasconderci dalla giraffa pazza!
Giuseppino e Gianfrancesco dissero: “Hai ragione Francesco, andiamo a costruirlo!”
Giuseppino aggiunse: “io lo costruirei con tanti scivoli alti e divertenti”
Gianfrancesco: “Ma nooo, c’è bisogno di enormi ombrelloni per non farci vedere dalla giraffa pazza!”
Lui era il più saggio continuò: “Giusto! Però ci vuole anche un diversivo per la giraffa”.
E decisero di fare ognuno la propria parte di parco per nascondersi dalla giraffa pazza.
…E la giraffa arrivò!
Francesco aveva costruito i suoi scivoli e quindi era proprio lì
a scivolare quando la giraffa arrivò. Non la sentì nemmeno e la giraffa si mise a scivolare proprio dietro di lui…
Gli altri due elefanti si accorsero di quello che stava succedendo e infatti corsero ai ripari: Giuseppino andò sotto l’ombrellone e Gianfrancesco attirò la giraffa in una trappola. Ma la trappola non era ancora finita e così la giraffa non ci cascò e si mise ad aspettare che la finisse.
Ma come!
Eh si! E chiacchierando con gli elefanti, questi ultimi si resero conto che non era poi tanto pazza quella giraffa; anzi iniziarono a fare un Karaoke insieme e si divertirono così tanto che divennero inseparabili da quel momento in poi.
E quindi?
E quindi non dire mai che uno è pazzo se non hai le prove!
I TRE PORCELLINI ROSSI
Alfredo
C’erano una volta tre porcellini rossi che volevano costruire tre casette.
Un giorno incontrarono un leone che voleva distruggere tutto e graffiare i porcellini.
Poi però il leone si è perso nel bosco non trovando più nessuno.
I tre porcellini così furono salvi e contenti e andarono dalla loro mamma per fare festa.
ROSSOFUOCO
Raffaele
Ecco la storia di Rossofuoco.
Ma non era Biancaneve, ??
No no ti sbagli questa storia parla di questa ragazza che si arrabbia come il fuoco
Ma cos’e’che ha preso fuoco ?
Nulla ha preso fuoco!! Sto raccontando la storia di Rossofuoco.
Aahhh ecco .
Allora accendo il fuoco.
Rossofuoco viveva in un castello tutto rotto .
Ma nooooo molto bello.
Con tanti animali e ci parlava tutto il giorno soprattutto con il cervo .
Ma il cervo non l’hanno ucciso per mangiarlo?
Macchè ! Il cuore serviva alla matrigna cattiva .
Il cuore del cervo ?
No il cuore di Rossofuoco.
E quindi ?
Il cacciatore prende il toro e lo uccide per prendere il cuore .
Ma non era il cervo ?
Ecco, ha preso il merlo ?
Mamma mia con tutti questi animali mi sembra di stare allo zoo
Devi fare una chiamata con zoom ?
Lasciamo stare e’ caduta la connessione.
BIANCANEVE E I SETTE NANI
Vittoria
C’era una volta Biancaneve, che viveva con suo padre e la sua matrigna nel regno di Cotts.
Biancaneve era una ragazza felice.
Un giorno la sua matrigna disse: “Armadio armadio chi è la più bella del reame?”
<<Biancaneve, signora>>
Allora la matrigna arrabbiata perché voleva essere lei la più bella decise di far diventare Biancaneve un mostro.
Biancaneve mentre faceva una passeggiata nel bosco, vide una casa ed entrò. C’era tutto in disordine e tutto sporco e decise di sistemare.
Visto che era lontana da casa ed era tardi si sedette su un lettino e si addormentò.
Quella era la casa dei nani e quando tornarono a casa e divennero suoi amici.
Un giorno appena i nani uscirono di casa, Biancaneve incontrò una vecchietta che le regalò una banana.
Biancaneve mangiò la banana e andò a dormire.
La mattina dopo si svegliò con tutti i nani intorno spaventati.
Le dissero che cosa fosse successo e Biancaneve, dopo un attimo di sconforto e di tristezza, fu consolata dai nuovi amici, che le dissero che poteva diventare la loro mamma e amica.
Così Biancaneve visse con i nani felice e contenta nella sua nuova vita e famiglia.
RAPERONZOLO
Ilaria
C’era una volta un ragazzo con i capelli lunghissimi una strega cattiva l’aveva rinchiuso in un castello.
Un giorno arrivò una ragazza con i capelli cortissimi, voleva salvarlo perché si sentiva male a lasciarlo così .
lei l’aveva conosciuto in un giorno più lontano mentre passeggiava lì vicino e lui le aveva racconta tutto della strega cattiva.
Raperonzolo era una principessa col suo esercito il giorno stesso andó sotto il castello a urlare Giovanni,Giovanni!!! calami la tua folta chioma Quel giorno si sposarono e vissero nello stesso castello in cui era stato rinchiuso Giovanni vivendo sempre felici e contenti.
LA PRINCIPESSA SUL PISELLO
Sofia
C’era una volta una principessa che era sulla via di casa. All’improvviso scoppiò un temporale e una ruota della carrozza si ruppe.
La principessa vide una casetta di un contadino: bussò e chiese ospitalità.
Il contadino, gentile, le diede il letto più morbido che aveva e nascose un pisello sotto il materasso. Aveva sentito che le principesse erano molto delicate e avrebbe sentito anche un pisello sotto un materasso, ma lui non credendoci, voleva una prova.
La mattina seguente il contadino chiese alla principessa come avesse dormito: lei gli rispose che aveva dormito benissimo, come da tanto non le capitava.
Da questo il contadino capì due cose: che la leggenda era falsa, e che la principessa era perfetta per la vita dei campi. Pertanto la chiese in sposa, e lei accettò, avendo visto nel contadino una persona molto gentile
CAPPUCCETTO ROSSO E LA GIRAFFA
Sara P
Cappuccetto Rosso camminava nel bosco, stava andando dalla nonna, quando improvvisamente sentì un rumore strano arrivare dagli alberi.
Era un rumore di foglie ma non c’entrava il vento.
Ad un certo punto una goccia d’acqua le cadde sulla testa e guardò in alto.
Non le sembrava vero: c’era una piccola giraffa che piangeva e per consolarsi stava mangiando le foglie di un albero.
Cappuccetto Rosso le chiese: – Giraffina, perchè piangi e cosa fai nel bosco? Tu non vivi mica nella savana?
La giraffa rispose: – Bambina, non so come ho fatto. Ero con la mia mamma, mi sono allontanata perchè ho visto un fiore bianco bellissimo. L’ho annusato e mi sono addormentata. Quando mi sono svegliata ero sola in questo bosco.
Cappuccetto Rosso riprese:- ma tu devi tornare dalla tua mamma!
E la giraffa: – Ma non so come fare, mi aiuti?
Cappuccetto Rosso ci pensò e disse:- Certo, andiamo dalla mia nonnina, lei ha sempre un rimedio per tutto.
Le due amiche arrivarono dalla nonna e le raccontarono cosa era accaduto. La nonna da un baule tirò fuori un librone e cercò l’immagine di quel fiore, poi andò nel suo giardino e quando ritornò stringeva tra le mani quello stesso fiore bianco e disse alla giraffa:
-Senti come profuma, annusalo e pensa alla tua mamma.
Prima di annusare il fiore la giraffina ringraziò la nonna e Cappuccetto Rosso per averla aiutata.
Cappuccetto Rosso le regalò un braccialetto rosso da mettere alla zampa così, ogni volta che l’avrebbe guardato, si sarebbe ricordata di lei e di questa avventura.
La giraffa annusò il fiore, chiuse gli occhi e quando li riaprì si ritrovò nella savana, vicino ad un cespuglio di fiori bianchi di fronte alla sua mamma che mangiava le foglie dell’albero come se nulla fosse successo.
La giraffina era felice di essere tornata a casa e ora aveva anche una nuova amica
ALADINO
Daniele
C’era un ragazzo molto povero di nome Aladino.
Un giorno andò al mercato in cerca di lavoro e incontrò un mago che gli diede una lampada magica.
Dentro c’era un genio che esaudiva i desideri.
Una volta a casa Aladino per curiosità strofinò la lampada ma al posto del genio che lui si aspettava uscì un vecchietto che dava ordini e voleva mangiare sempre cose buonissime.
Aladino si stancò presto di dover ubbidire a tutti gli ordini del vecchietto e un bel giorno si arrabbiò e lanciò la lampada in mare.
IL BELL’ANATROCCOLO
Max
C’era una volta una mamma anatroccolo che fece dei figli.
Quando le uova si schiusero la mamma notò che c’era un uovo non ancora schiuso quindi lo covò per un’altra settimana.
La settimana dopo l’uovo si schiuse e uscì un anatroccolo più bello di tutti gli altri.
L’anatroccolo faceva una bella vita senza problemi, lo aiutavano tutti e viveva contento.
Ma un giorno, diventato più grande, diventò brutto e nessuno lo voleva più.
Un giorno l’anatroccolo vide un’anatroccola e se ne innamorò ma sapeva di essere molto brutto.
L’anatroccola però accettava il suo aspetto perchè per lei non contava.
Si sposarono e vissero felici e contenti.
BIANCOSPRINT
Lorenzo
C’era una volta una principessa di nome Biancosprint che però faceva la cameriera in una grande villa in mezzo ad una grande città chiamata Eurodisney.
Purtroppo la sua mamma e il suo papà morirono e subentrò una matrigna cattiva e povera che trattava male la principessa e la faceva lavorare.
Un giorno mentre Biancosprint faceva i lavori di casa qualcuno suonò alla porta.
Era un principe ricco che girava le case del regno e si fingeva povero per capire se le ragazze del paese erano umili.
Per metterla alla prova le disse : – Preparami una torta gigante.
hai tempo un giorno, poi tornerò e l’assaggerò.
Biancosprint raccolse tutte le rimanenze di cibo ; zucchero, uova, burro e cacao aiutata dalle formiche che erano le sue compagne di notte.
lavora, lavora, mescola, frulla e la torta era pronta.
Il principe, l’indomani, arrivò, assaggiò la torta; era la torta più buona che avesse mai mangiato e come per magia si innamorò di Biancosprint .
i due si sposarono e vissero felici e contenti.
CARS
Samuele
C’era una volta una macchina che si chiamava Cars. Un tempo era velocissima ma oggi, dopo tante vittorie, non era più quella di un tempo. Gli anni passano per tutti.
La tigre Zoe, invece, sta vincendo tutte le gare e voleva battere anche Cars.
Tutto il pubblico prima tifava per Cars ma ora tifa per la Tigre Zoe.
Però Cars non si arrende e vuole vincere a tutti i costi per l’ultima volta per il suo vecchio pubblico.
Zoe è allenata dal suo allenatore di calcio che nel tempo libero l’aiutava a guidare bene. Con lei ci sono i meccanici provenienti dal cartone Madagascar.
Zoe è convinta di vincere.
Arriva il giorno della gara e Cars è ansioso e ha paura di perdere però il suo amico Cricchetto lo incoraggia.
La gara inizia e Zoe è già prima. Cars inizia al quinto posto ma, pensando a quando era giovane, trova le forze ricordando cosa gli diceva il suo vecchio allenatore che oggi è partito per Marte e lo sta vedendo alla televisione del razzo spaziale.
Improvvisamente Cars inizia a superare tutti e diventa primo e semina tutti quanti.
All’ultimo giro però la macchina di Cars si sta per rompere. Una gomma sta per scoppiare ma lui non vuole fermarsi a cambiarla e continua.
A pochi metri dal traguardo la gomma esplode e Zoe lo raggiunge ma invece di superarlo lo porta al traguardo.
Cars Vince la sua ultima corsa!
CENERENTOLA
Tea
C’era una volta una famigliola, molto felice e anche molto ricca, composta da una bambina e i genitori.
Un brutto giorno la mamma morì e il papà si risposò con una donna che aveva due figlie.
Un giorno il padre partì per un viaggio e morì; la matrigna cominciò a trattare la figlia dell’uomo come una serva e visto che puliva la cenere la chiamò Cenerentola.
Un giorno il principe fece sapere che in un ballo avrebbe trovato la sua sposa. Le sorellastre di Cenerentola si prepararono allegramente ma lei non poteva partecipare perché era troppo bella e la matrigna temeva che il principe la scegliesse e anche perché non aveva un abito adatto.
Ma i suoi topini gliene stavano già preparando uno magnifico.
La sera della festa la carrozza con la matrigna e le sorellastre partì ma due lupi,amici di Cenerentola, intervennero: uno fermò la carrozza e l’altro andò a prendere Cenerentola e la portò al castello.
Quando il principe la vide s’innamorò e decise di sposarla.
Intanto le sorellastre erano così impaurite dal lupo che si fecero la pipì addosso e per la vergogna scapparono lontano.
I TRE PORCELLINI
Aniss
C’erano una volta quattro leoni che abitavano con la loro nonna
-Ma no, erano tre porcellini che abitavano con la loro mamma.
Ah, sì, un giorno la mamma disse loro di restare sempre con lei.
-Ma cosa stai dicendo ! disse loro di andare e iniziare una nuova vita.
E’ vero, allora decisero di stare lì; no, no, decisero di cercare un posto dove costruire le loro case e lo trovarono.
Il fratello minore costruì la sua casa di cemento, il fratello di mezzo costruì la sua casa di paglia , invece il fratello maggiore costruì la sua cada di legno.
– Ma no ! Non è vero: il fratello minore costruì la sua casa di paglia, il fratello di mezzo costruì la sua casa di legno e il fratello maggiore costruì la sua casa di mattoni e pietre.
Giusto !Un giorno arrivò un colibrì che voleva giocare con loro.
-Ma no ! Era un lupo che li voleva mangiare.
Allora: il lupo cominciò a bussare al fratello minore ma lui non aprì la porta. Allora il lupo cominciò a soffiare finchè la casa non si ruppe . Il porcellino corse a casa del fratello di mezzo
Quando il lupo arrivò anche davanti a quella casa soffiò e risoffiò finchè buttò giù anche quella.
I due porcellini corsero a casa del fratello maggiore e quando il lupo arrivò anche lì soffiò ma non si spostò neanche un mattone.
Il lupo vide un camino e si arrampicò sul tetto per raggiungerlo .
Il porcellino maggiore aveva scoperto che il lupo stava salendo e allora mise un pentolone di acqua bollente nel caminetto e quando il lupo vi cadde dentro si bruciò e se ne andò di corsa.
Published: May 25, 2020
Latest Revision: Jun 2, 2020
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