La Riforma Protestante e il Concilio di Trento

Quali furono le cause della Riforma Protestante?

La Riforma Protestante nacque in un momento di rivoluzione dove artisti e pittori, come il grande Leonardo da Vinci, facevano vedere il mondo da un altro punto di vista. Fu grazie a questo e ad un altro fattore che cominciò la Riforma Protestante.

Martin Lutero e la Riforma Protestante

Martin Lutero, il fondatore della Riforma Protestante, nacque in un periodo cupo e negli anni cominciò una crisi interna in lui affezionato e in un senso di inadeguatezza verso il suo ruolo di insegnante di teologia all’Università di Wittenberg. Tutto ciò che si risolve quando Lutero decide di tradurre la Bibbia in tedesco per ascoltare ai fedeli di capirla e di avvicinarsi ad esso in autonomia.

 Dichiarare alla pubblicazione della Bibbia in tedesco Lutero capì il concetto di giustizia divina come viene interpretato in quel tempo era, secondo lui, sbagliato. Infatti in quegli anni essa interpretava come una punizione, ma secondo la nuova idea di Lutero essa era una grazia concessa da Dio al peccatore.

Secondo questa nuova idea da solo l’onnipotente poteva concederci la salvezza (primo concetto della riforma Luterana).   

Il secondo concetto concetto si basava sull’interpretazione autonoma; ogni fedele poteva interpretare la Bibbia a modo suo senza che i sacerdoti imponessero la loro. Su questo concetto Lutero tradusse la Bibbia e la messa (un tempo la messa era completamente svolta in latino, lingua che il popolo non conosceva).

Le 95 Tesi

Il motivo fondamentale per cui Martin Lutero scrisse le 95 tesi fu la vendita delle indulgenze.

Le indulgenze erano dei fogli a pagamento che servivano a finanziare la costruzione della Basilica di S.Pietro.

Il popolo non avrebbe mai pagato per finanziare la costruzione della Basilica, così per i distributori decisivi di spacciarle per assoluzioni da ogni peccato; ovvero un foglio su cui la Chiesa attesta che è assolto da ogni tuo peccato.

Questa idea venne messa in atto dall’arcivescovo Alberto di Hohnezollern ma concessa dal pontefice Leone X.

Le 95 tesi vennero scritte da Lutero nel 1517, indirizzate a Hohnezollern. Nella negava la facoltà del papa di assolvere il pene dei credenti attraverso il pagamento, denuncia la vendita di indulgenze e anche la corruzione della Chiesa.

Esse vennero appese al portone del castello di Wittenberg. Inviato il pontefice mandò una lettera a Lutero su cui cercava di farlo ricredere; lo stesso fece l’imperatore Carlo V che però cerco di farlo ricredere durante la Dieta di Worm nel 1521 , il risultato fu che Lutero non si ricredette e con le sue parole riuscì a convincere quasi tutta la corte dell’imperatore a convertirsi; inoltre bruciò davanti ad una folla la lettera mandatagli dal papa.

Dopo quel gesto il papa decise di scomunicare Lutero, il 3 gennaio 1521. Lutero fu anche bandito dal Sacro Romano Impero Germanico.

Ma dopo la battaglia di Lutero la Germania non visse un periodo di pace; furono stampate trecentomila copie dei suoi scritti e dove non arrivarono le copie cerano le previsioni dei sacerdoti convertiti, il popolo comincio a dubitare della Chiesa e dell’Impero.

La diffusione in Europa della Riforma Protestante

In quel momento non fu solo la Germania ad essere solcata dalla Riforma luterana essa si sparse per tutta l’Europa. L’estensione cominciò da un paese vicino: la Svizzera.

La Riforma protestante fu promossa dalle autorità locali, negli anni a seguire la Svizzera si divide in due: cattolici e protestanti; gli scontri diventeranno sempre più violenti fino a diventare una vera e propria guerra.

Il Calvinismo

La R iforma Protestante non fu dichiarata in quel periodo, ad affermarsi ci fu anche il calvinismo; una dottrina basata sulla predestinazione. Il fondatore, Giovanni Calvino, alla nascita decideva se il bambino nato era predestinato al Paradiso al Purgatorio o al’Inferno, il calvinismo ha origine a Ginevra; essa prende spunto da alcuni principi luterani. Il calvinismo è più legato al Vecchio testamento del Nuovo; infatti il ​​”loro” Dio era maestoso, inaccessibile, tremendo che destina l’uomo alla salvezza o alla dannazione eterna ma il calvinismo puntava anche ad aiutare le persone. 

Secondo questo però il Paradiso si potrebbe raggiungere da solo attraverso le opere buone e alla partecipazione ai sacramenti. 

In alto Giovanni Calvino

Negli anni a seguire il calvinismo si diffonde in tutto il mondo partendo dall’Europa centrale e continuando a quella orientale. Poi è si estese anche in America grazie alle colonie inglesi.

La Chiesa Anglicana

La Chiesa anglicana fu fondata da Enrico VIII, fu la creò per separarsi dalla prima moglie (il motivo era che non aveva dato figli maschi). Salito al trono nel 1509, Enrico VIII decise di distaccarsi dalla Chiesa di Roma, in quel momento governato dal pontefice Clemente VII, nel 1528: quando Enrico chiese al pontefice l’annullamento del suo matrimonio con Caterina d’Aragona, per poter sposare una dama di corte chiamata Anna Bolena, nel 1534 Enrico decide di autoproclamarsi capo supremo della Chiesa d’Inghilterra.

a sinistra Enrico VIII Governatore supremo della Chiesa Anglicana. 

Anche in Italia sopraggiunse la Riforma Protestante, infatti in quel periodo ci furono numerose guerre in Italia, non c’era una Chiesa stabile e nemmeno un punto di riferimento religioso; la Riforma fu facilitata da Girolamo Savonarola che anni prima professo profezie apocalittiche, ciò getto scompiglio nel popolo.

Purtroppo dopo questo periodo di declino in Italia finì il Rinascimento, il momento di splendore di questo paese; ciò lo testimonia il “Sacco di Roma” del 1527.

La Controriforma

In Italia ci fu un problema: i lanzichenecchi.

I lanzichenecchi erano dei mercenari assoldati da Carlo V in Germania; essi andarono a Roma e senza alcuna resistenza riuscirono a saccheggiare l’urbe mentre il pontefice era un Castel Sant’Angelo dove rimase per mesi.

Questo fatto, chiamato “Sacco di Roma” successo nel 1527.

Questa razzia fu messa in atto per il mancato pagamento ai lanzichecchi. 

Dopo la razzia nella Chiesa di Roma ci fu un rinnovamento interno, questo rinnovamento venne chiamato “Controriforma” o “Riforma Cattolica”; nata anche come risposta alla Riforma Protestante.

La Controriforma porto ad un miglioramento, la Chiesa faceva il possibile per migliorare dal punto di vista umano. Essa prestò attenzione anche all’educazione religiosa attraverso il catechismo e ai seminari dei preti.

La Controriforma cambiò anche il modo collettivo di pensare soprattutto in Italia. 

La Controriforma fu anche un mezzo per affrontare l’eresia, questa in particolare osservò giudicata e trattata dalle Inquisizioni, queste battaglie contro l’eresia si ramificarono anche in ambito bibliotecario attraverso la pubblicazione dell’Indice dei Libri Proibiti: una lista di libri controllati eretici , questo implicava che ogni possessore di questi libri continuava a sbarazzarsene e la lettura era ovviamente proibita.

Il Concilio di Trento

Carlo V voleva riconciliare le due fazioni religiose, ovvero cattolici e protestanti. Più volte aveva mandato alla Santa Sede un incontro ma finché poté essa li declino, paura che il controllo sull’incontro non sarebbe stato completamente loro. 

Alla fine l’incontro fu deciso, il Concilio si teneva a Treviso città di confine tra l’Impero e l’Italia; il Concilio ebbe un continuo alternarsi di interruzioni e rinvii.

Si promosse la nascita di seminari nei quali c’era l’obbligo di residenza e di celibato ecclesiastico; come lingua ufficiale venne usato il latino.

Insieme alla nascita di seminari nacquero anche nuovi ordini religiosi, tra i quali: i gesuiti, i cappuccini, i carmelitani scalzi, i romitani scalzi di Sant. Agostino.

Il Concilio non risolse le cose, il solco tra cattolici e protestanti si fece ancora più ampio; i cattolici si ritenevano nettamente contrari alle posizioni dei protestanti, la Chiesa ribadì l’esigenza del culto dei santi, delle reliquie; il valore delle indulgenze; fisso il dogma del peccato originale,che sarebbe stato cancellato con il battesimo.

Finita la controriforma la Chiesa ne usci più disciplinata e quindi più potente; essa affermò la sua infallibilità in materia di fede fino al 1870.