Causa della Riforma protestante
La Riforma Protestante nacque nel periodo storico chiamato Rinascimento. Il termine Riforma indica un nuovo movimento religioso destinato a cambiare profondamente il modo di credere, di pensare, ma anche il modo di vivere di molti europei. All’inizio del XVI secolo si dice che la Chiesa era corrotta, infatti i papi si comportavano come dei sovrani. Anche molti vescovi si mostravano, infatti, più impegnati in affari materiali che nella cura delle anime dei fedeli. Papa Leone X, lanciò in Germania una grande vendita delle indulgenze per finanziare la costruzione della cupola di San Pietro con il denaro ricevuto. La vendita delle indulgenze consiste infatti nel cancellare in parte o nel tutto i peccati commessi e quindi di vendere il perdono di Dio come fosse un credito.
Martin Lutero e la Riforma Protestante
Martin Lutero era un giovane monaco agostiniano tedesco nato il 10 novembre 1483 da una famiglia di contadini in Germania, più precisamente a Eisleben, una piccola cittadina della Sassonia. Era nato e cresciuto in un tempo e un luogo basato sui comandamenti divini e sulla paura del peccato e della dannazione eterna. Quando Martin Lutero è venuto a sapere della vendita delle indulgenze lanciate da Papa Leone X scrisse 95 tesi in contrapposizione a questo nuovo mando per acquisire denaro.
Le 95 tesi di Martin Lutero
Martin Lutero nel 1517 scrisse le sue 95 tesi in contrapposizione alla vendita delle indulgenze. In queste 95 tesi afferma che la Chiesa non poteva cancellare i peccati e quindi che le indulgenze non avevano alcun valore. La Chiesa condannò le affermazioni di Lutero come eretiche e nel 1521 lo scomunicò. Nello stesso anno compare davanti all’imperatore Carlo V che aveva convocato per convincerlo ad abbandonare le posizioni che la Chiesa considerava eretiche. Il rappresentante del papa gli chiese se riconosceva come propri gli scritti e se fosse stato disposto a ritrattarne i contenuti. Alla prima domanda rispose subito affermativamente, alla seconda chiesa del tempo per pensarci. Il giorno dopo si ripresentò davanti all’imperatore confermando ciò che aveva scritto nelle sue tesi.
La Riforma Protestante e la sua diffusione in Europa
L’entusiasmo generato dalla Riforma luterana cominciò a diffondersi in molti Paesi europei, il primo che ne fu influenzato dalla colomba Svizzera, ancora divisa e devastata dagli scontri armati, trovò riparo un giovane teologo francese, Giovanni Calvino che volle codifica le tecniche luterane e accentuare il tema della predestinazione secondo la quale la salvezza dell’uomo deriva da Dio, sostenendo però che Dio ha stabilito fin dall’ordine dei tempi chi si salverà e chi no. Questa nuova dottrina venne chiamata Calvinista. Nacquero inoltre altre dottrine derivanti dalla Riforma Protestante come la dottrina Anabattista e Anglicana.
La Controriforma
La Chiesa cattolica non sopportava l’idea di una nuova forma di dottrina. Tuttavia, di fronte alla diffusione della Riforma, la Chiesa cattolica rimase in principio incerta e divisa. Alcuni cattolici ritenevano necessario accogliere alcune idee di rinnovamento e cercare di arrivare a un accordo con i riformati per evitare una rottura definitiva all’interno del mondo cristiano occidentale. Altri, più intransigenti, rifiutavano qualsiasi ipotesi di compromesso sui principi del cattolicesimo. Furono questi ultimi a prevalere in seguito ad una propria tesi al Concilio di Trento (1545-1563), che in origine era stato convocato per raggiungere un accordo.
Il Concilio di Trento (1545-1563)
Il Concilio di Trento venne convocato per giungere da un accordo tra rinnovamento e rigore. Trento fu scelta come sede del Concilio perché si trova al confine tra l’Italia e l’Impero, e dunque per sottolineare la volontà di giungere un compromesso con il mondo riformato. Ciò nonostante, nel corso di quasi vent’anni, a causa dei contratti di sede, il Concilio ebbe una vita piena di interruzioni e rinvii. Alla fine del concilio la Chiesa cattolica ribadì tutti i principi fondamentali della sua dottrina: la validità dei sette sacramenti, la necessità della Chiesa e delle opere per il raggiungimento della salvezza, la struttura monarchica, cioè il primato del papa, e la gerarchica della Chiesa, la distinzione netta tra sacerdoti e laici, il culto della Vergine e dei santi.
Published: May 22, 2020
Latest Revision: May 22, 2020
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