by Mattia
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Capitolo 1
Chi è Gesù?
Gesù è il figlio di Maria e Giuseppe, è nato a Betlemme sotto il dominio di Erode ed è detto il Messia. Maria era nata a Nazareth, un paesino della Galilea a nord di Gerusalemme ed era una donna povera e giovane, a cui era apparso un Angelo di nome Gabriele che le disse che lei, con Giuseppe, avrebbe partorito un figlio che sarebbe stato chiamato il figlio di Dio. Maria a queste parole obbedì e partorì Gesù. La nascita di Gesù fu, ed è ancora, un grande segno: Dio che viene tra gli uomini per essere come uno di loro, perché li ama tantissimo e vuole condividere con loro la vita.
Per questo Gesù viene chiamato il figlio di Dio, perché lui è Dio sceso in terra per salvare gli uomini. Il compito di Gesù, infatti, era di insegnare e predicare agli uomini il volere di Dio.
Tuttavia la nascita di Gesù non fu molto semplice: nacque in una fredda capanna scaldato solo da un bue e un asinello.
In quel periodo Betlemme era sotto il dominio di Erode, che aveva paura che, quando Gesù sarebbe nato gli avrebbe rubato il potere dato che tutti ne parlavano come un uomo potente. Allora fece cercare e uccidere tutti i bambini del suo regno. Maria e Giuseppe, a seguito di un sogno di Giuseppe in cui gli parlava un’angelo, scapparono con il bambino. Così il bimbo si salvò.
La corona di spine intorno al cuore di Gesù ricorda la sua morte: lui infatti, è stato condannato ingiustamente a morte in croce.
Capitolo 2
Gesù è un personaggio storico?
L’esistenza di Gesù è confermata, stranamente, sia in documenti cristiani che in documenti non cristiani, fonti pagane ed fonti ebraiche, scritti da autorevoli rappresentanti della cultura del tempo, che affermano l’esistenza storica di Gesù, figlio di Dio.
Capitolo 3
Quali sono le fonti che attestano che Gesù è realmente esistito?
Le fonti che attestano che Gesù è realmente esistito sono documenti cristiani e non cristiani.
LE FONTI
Documenti non cristiani (fonti pagane).
TACITO (55-120 d.C)
Nel 116 d.C., Tacito descrive una storia molto importante per tutti i cristiani. Esso parla dell’incendio avvenuto a Roma, fatto scoppiare dall’imperatore Nerone come prima grande persecuzione dei cristiani, parla delle accuse contro i cristiani per aver applicato il fuoco (così si credeva). Descrive anche, poi, la grandissima crudeltà delle persecuzioni avvenute prima scatenate contro i cristiani. Ne morirono tantissimi.
LE FONTI
Documenti non cristiani (fonti pagane)
SVETONIO (75-150 d.C.)
Verso il 115-120 d.C., Svetonio compose “Le vite dei Cesari”.
Nel libro “Vita di Claudio” si ritrova il riferimento a Cristo: infatti in questo libro si accenna l’espulsione di Giudei e Cristiani da Roma.
(qui sotto riportato parte di testo)
Espulse da Roma i giudei i
quali, istigati da un
certo Cresto,
provocavano spesso
tumulti.
LE FONTI
Documenti non cristiani (fonti pagane)
PLINIO IL GIOVANE (62-114 d.C)
quando fu governatore di una città dell’Asia Minore scrisse una lettera all’imperatore traiano per chiedere istruzioni sul sul modo di comportarsi nei confronti dei cristiani e nei processi contro di loro.
LE FONTI
Documenti non cristiani (fonti giudaiche e musulmane)
GIUSEPPE FLAVIO (37-97 d.C.)
Compose l’opera Antichità giudaiche in cui narrò la storia del popolo ebreo. Nel brano Testimonium Flavianum egli parla dell’esistenza e della morte di Cristo.
LE FONTI
Documenti non cristiani (fonti giudaiche e musulmane)
TALMUD
Commentario alla Mishna (insegnamento di leggi, consuetudini della scuola farisaica).
CORANO
Libro sacro dei musulmani che racconta alcuni episodi della vita di Gesù.
LE FONTI
Documenti cristiani (non canonici)
VANGELI APOCRIFI
Sono scritti che cercano di imitare i libri sacri canonici, ma che non appartengono all’elenco dei libri biblici ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa. Tentano di colmare le presunte lacune dei quattro Vangeli ufficiali, in particolare per il periodo dell’Infanzia e la passione di Gesù, poco spiegate. Abbondano di miracoli (inventati), di dati storici (non corretti) e attribuiscono a Gesù poteri magici.
LE FONTI
Documenti cristiani (canonici)
VANGELO DI MARCO, MATTEO, LUCA, GIOVANNI
Il termine “vangelo” significa “buona notizia”. I Vangeli, infatti, sono la buona notizia che Gesù è risorto da morte il terzo giorno dopo essere stato crocifisso.
Non sono una biografia della vita di Gesù, ma sono una testimonianza di fede su Gesù morto e risorto.
Capitolo 4
La vita in Palestina al tempo di Gesù
Al tempo di Gesù la Palestina era occupata dai romani. Al momento della sua nascita era parte dell’impero di Augusto.
Gli ebrei erano costretti a pagare le imposte ai romani. La provincia della Giudea era governata da un procuratore romano chiamato Ponzio Pilato. A questo procuratore dovevano fare riferimento i re giudei. Quando nacque Gesù questo potere era nelle mani di Erode il grande. Alla sua morte il regno fu diviso tra i suoi tre figli: Erode Antipa, Archelao ed Erode Filippo.
La società al tempo di Gesù era di tipo piramidale.
Al vertice si trovava la corte reale, molto ricca;
Dopo questa la classe ricca, proprietari di latifondi, grandi commercianti di vino, olio e frumento. In questa categoria possiamo inserire anche gli esattori delle tasse.
Oltre a questi troviamo la nobiltà sacerdotale;
Più in basso nella piramide dobbiamo collocare la classe media composta da piccoli commercianti, artigiani, agricoltori e i pescatori. A questo gruppo apparteneva anche la maggioranza dei sacerdoti.
Infine stavano i poveri che rappresentavano il gruppo più consistente. Essi erano lavoratori a giornata senza un lavoro stabile.
Tra i poveri troviamo i mendicanti e infine gli schiavi.
Le diverse classi sociali al tempo di Gesù
Sono sette:
1- Sadducei
2-Farisei
3- Scribi
4- Anziani del popolo
5- Esseni
6- Zeloti
7- Samaritani
Sadducei
Rappresentavano i gradi più alti della classe sacerdotale, le
classi benestanti e i nobili. Non credevano nella risurrezione dei
morti.
Farisei
Il termine Farisei significa separati. Sono caratterizzati da una osservanza scrupolosa della Torah sia scritta che orale e soprattutto di tre precetti: l’osservanza del sabato, la legge della purità (cibi, persone, cose), la decima. Il popolo li considerava maestri e modelli di religiosità. Credevano nella vita dopo la morte.
Scribi
Gli scribi erano gli specialisti della Torah, dottori della Legge, maestri e teologi. Non costituivano un preciso gruppo politico o religioso; facevano parte dei farisei o anche dei sadducei.
Anziani del popolo
Erano chiamati così i capi dell’aristocrazia laica, una componente molto influente nel Sinedrio. Il sinedrio costituiva la suprema assemblea amministrativa e giudiziaria, formata essenzialmente da tre componenti: sacerdoti, scribi e anziani. Erano in gran parte nobili e filoromani.
Esseni
Significa devoti, silenziosi.
Erano un gruppo religioso molto polemico nei confronti del culto che si praticava nel tempio di Gerusalemme ed erano particolarmente attenti alle attese messianiche. Nella comunità principale si viveva in celibato, studio e preghiera.
Numerosi studiosi ritengono che l’evangelista Giovanni facesse
inizialmente parte di questo gruppo e, forse, lo stesso Gesù visse del tempo con loro.
Zeloti
La parola “zelota” significa ardente, pieno di zelo per la patria. Erano i più decisi oppositori dell’occupazione romana, si ribellavano con le armi alla presenza romana in Israele. Saranno loro a provocare la rivolta del 66 e la
conseguente catastrofe del 70 (nella quale i romani misero a ferro e fuoco Gerusalemme e distrussero il tempio).
Samaritani
Il termine samaritano non deriva dal fatto che i Samaritani abitino in Samaria, ma significa custodi della Legge.
Essi costituivano un gruppo religioso a sé e si consideravano i veri adoratori di JHWH.
La loro religione è caratterizzata da alcuni elementi
tipici: il monoteismo radicale, l’esaltazione di Mosè come il più grande dei profeti, l’importanza del monte Garizim, l’interpretazione letterale della Torah considerata l’unico testo sacro. Al tempo di Gesù erano considerati
nemici dai Giudei.
La Palestina è divisa essenzialmente in 3
regioni:
La Galilea al NORD
La Samaria al CENTRO
La Giudea al SUD
IL FIUME GIORDANO
il fiume Giordano attraversa la regione in tutta la sua
lunghezza: si getta prima nel lago di Tiberiade o Mar di Galilea, le cui acque sono ricche di pesci, e poi riprende la sua corsa fino a sfociare nel Mar Morto.
IL MAR MORTO
Per la sua eccezionale salinità non permette nessuna forma di
vita.
LE CITTÀ PRINCIPALI
La città più importante era Gerusalemme, in Giudea; tra le sue mura sorgeva il Tempio, centro religioso di tutto il paese.
Per i samaritani, il centro più importante era la città di Samaria.
Tra le altre città importanti all’epoca di Gesù, ricordiamo: Gerico, Betlemme, Emmaus, Betania in Giudea;
Tiberiade, Cafarnao, Nazaret e Cana in Galilea.
IL SINEDRIO
Al tempo di Gesù l’istituzione più importante era il Sinedrio, che aveva a capo il Sommo Sacerdote: era formato da sommi sacerdoti e anziani più ricchi. Amministrava la vita religiosa,
giuridica ed economica degli ebrei; inoltre poteva emettere sentenze di morte.
IL TEMPIO DI GERUSALEMME
Il Tempio era il segno della presenza di Dio. Il primo Tempio fu fatto costruire da Salomone, raggiunse una magnificenza senza pari sotto Erode il Grande (ai tempi di Gesù) e venne definitivamente distrutto dai Romani nel 70 d.C.
Il Tempio era costituito da 3 cortili: in quello più esterno, l’Atrio dei Gentili, vi potevano accedere tutti; nel 2° cortile entravano solo gli ebrei,le donne e i bambini; nel 3°accedevano solo gli uomini per portare isacrifici ai sacerdoti che officiavano nella zona più interna, il Santo. Infine vi era
il Santo dei Santi, luogo a cui poteva accedere solo il Sommo Sacerdote nel giorno dello Yom Kippur (giorno
dell’espiazione, del perdono). Nel Santo dei Santi inizialmente era contenuta l’Arca dell’Alleanza.
LA SINAGOGA
Durante l’esilio a Babilonia gli Ebrei, “orfani” del
Tempio, iniziarono a radunarsi nelle sinagoghe,
luoghi di culto e di preghiera. Dopo la
distruzione definitiva del Tempio nel 70 d.C.,
l’uso della Sinagoga divenne una
consuetudine. Ancora oggi gli Ebrei si
radunano nelle sinagoghe.
LA SOCIETÀ GIUDAICA
La Palestina al tempo di Gesù era abitata da poco più di mezzo milione di persone, distribuite in piccoli villaggi. Accanto alla gran parte che viveva in condizioni modeste del proprio
lavoro quotidiano vi erano ricchi commercianti, proprietari terrieri, usurai e i cosiddetti “pubblicani”, ovvero
gli esattori delle tasse per conto dei romani.
Numerosi erano i poveri, i mendicanti, i malati, i portatori di handicap che erano disprezzati ed emarginati in quanto ritenuti peccatori e impuri.
Autore MATTIA
Maggio 2020
Published: May 21, 2020
Latest Revision: May 28, 2020
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