Gli argomenti di cui si parlerà in questo project work
- Il magazzino e le sue funzioni.
- I principali mezzi di movimentazione merce che sono all’interno del magazzino.
- I documenti che possono essere allegati alla merce e che vengono usati in magazzino.
- Riflessioni sull’impatto ambientale di un magazzino.
- Conclusione
Introduzione
Ho scelto come argomento del mio project work il magazzino ecosostenibile. Questa scelta è dettata da due fattori: in primo luogo immagino la mia carriera lavorativa all’interno di un magazzino in quanto sono molto interessato alle materie professionali e nello specifico alla movimentazione delle merci. Grazie ai miei docenti ho potuto, infatti, apprendere quali siano le operazioni, la struttura, i mezzi e la documentazione relativi alla gestione del magazzino e, questo mi ha portato a desiderare di approfondire maggiormente tale ambito professionale. In secondo luogo sono una persona molto sensibile per quanto riguarda le problematiche dell’ambiente. Credo che lo sviluppo economico possa andare di pari passo con l’ecosostenibilità, sopratutto rispetto ai tempi che stiamo vivendo. Penso sia di vitale importanza tutelare l’ambiente in cui tutti viviamo per poter scongiurare il prosciugamento delle risorse non rinnovabili e di conseguenza salvare il nostro pianeta e chi lo abita. Unendo perciò queste mie due passioni ho deciso di intraprendere questa ricerca con l’obbiettivo di scoprire quali siano le soluzioni attuabili ad oggi per organizzare un magazzino ecosostenibile.
Il Magazzino
Il magazzino è una struttura logistica che, insieme alle attrezzature di stoccaggio e movimentazione, alle risorse umane e gestionali, consente di regolare le differenze tra i flussi di entrata delle merci (ricevute dai fornitori o dai centri produttivi ad esempio) e quelli di uscita (le merci inviate alla produzione o la vendita). In altre parole, il magazzino permette alle aziende di ricevere, conservare, distribuire e smistare le merci.
L’attività economica di un’azienda può richiedere la costruzione di più edifici e varie tipologie di magazzino a seconda delle necessità e degli obiettivi strategici prestabiliti.
Tipo di prodotto: i magazzini possono essere specializzati prodotti infiammabili, prodotti di piccole dimensioni, ricambi, prodotti deperibili oltre a magazzini ad utilizzo generale.
Tipo di edificio: magazzini all’aperto, capannoni, seminterrati, silos o depositi, celle frigorifere in cui le scaffalature costituiscono la struttura portante dell’edificio.
Flusso dei materiali: gli impianti possono destinarsi a materie prime, componenti, prodotti semilavorati o prodotti finiti. Possono rivestire il ruolo di magazzino intermedio, deposito o hub distributivo.
Ubicazione: la posizione a livello geografico di un impianto consente di classificare i magazzini in hub centrali, regionali e di transito.
Grado di automazione: in questo caso ci si riferisce alla quantità di attività che sono state automatizzate. A seconda dei livelli di automazione presenti in un impianto ci si riferisce a magazzini tradizionali (in cui la maggior parte del lavoro è svolta manualmente dagli operatori) o di magazzini automatici (processi e attività completamente automatizzati).
Alcune tipologie di magazzino:
Il magazzino interno o in conto proprio è una struttura posta all’interno di un’azienda. La struttura riceve le materie prime necessarie per assemblare o produrre il prodotto finale, il quale in seguito verrà depositato all’interno della struttura in attesa di essere spedito.
Il magazzino in conto di terzi sono quei depositi che non appartengono direttamente al’azienda, ma al’azienda alla quale si decide di affidare la gestione completa del magazzino
Il magazzino doganale è pubblico, il quale viene gestito da alcune società autorizzate sotto il diretto controllo della Dogana dello stato di appartenenza. I materiali in arrivo dagli Stati esteri non appartenenti al’unione Europea vengono depositati in attesa che vengano controllati dagli operatori doganali.
Il magazzino Mobile una tipologia di magazzino molto versatile che viene impiegata solo quando necessaria. Non prevede opere murarie ed è costruito con materiali leggeri e facili da montare e smontare
Il magazzino automatico è una speciale tipologia di magazzino che viene interamente o parzialmente gestito dalle macchine. L’impianto viene gestito tramite terminali posti alla base delle macchine oppure in centro di controllo che segue tutti gli spostamenti e avvisa in caso di anomalie.
Il magazzino è una struttura dinamica, l’immagine di “deposito” statico e tradizionale appare ormai obsoleta. Gli impianti moderni sono il cuore pulsante della logistica, al loro interno si articolano operazioni e processi alcuni di questi anche molto complessi.
Operazioni di ricevimento merci:si tratta di attività essenziali che prevedono una fase di registrazione e di controllo.
Attività di trasporto interno:questa possono avvenire in maniera tradizionale (manualmente o con l’ausilio dei mezzi di sollevamento) o si può optare per una più efficiente movimentazione automatica dei carichi.
Smistamento verso le aree di stoccaggio e conservazione: le merci vengono immagazzinate in attesa di essere movimentate verso l’area di preparazione degli ordini. Qui avverrà il consolidamento dei carichi e infine la spedizione delle merci.
Aggiornamento delle informazioni:relative allo stock e alle giacenze, ricontrollare i nuovi flussi in base alla domanda o alle previsioni
I principali mezzi di movimentazione marce all’interno del magazzino
La movimentazione dei materiali nei magazzini è un’attività che richiede accurata analisi per poter scegliere il mezzo più idoneo per il raggiungimento del nostro obiettivo. Il mezzo deve essere scelto in base alle aree di movimento disponibili del nostro magazzino.
Per la scelta è necessaria la conoscenza di alcuni elementi di base:
Caratteristiche fisiche dei prodotti da movimentare, conoscendone le dimensioni, i pesi, i volumi.
Caratteristiche strutturali degli edifici nei quali i mezzi dovranno operare, osservando quindi la tipologia della pavimentazione, la portata del pavimento ed alle dimensioni delle vie di transito alle varie aree.
Conoscenza delle procedure che saranno adottate per tutte le operazioni previste.
i principali mezzi di movimentazione merci nel magazzino sono:
Il carrello elevatore termico: oltre ad essere molto rapido, è utile per lavorare sia all’interno che al’esterno del magazzino. Si tratta di una macchina ideale per effettuare il carico e scarico dei camion, dal momento che nella parte anteriore sporgono soltanto le forche. Il carrello elevatore ha due assi, quello posteriore fisso è l’assale motore e invece quello anteriore sterzante è incernierato al centro per assorbire le eventuali irregolarità del terreno. Nella parte anteriore del mezzo si trova il gruppo di sollevamento, che ha la possibilità di inclinarsi in avanti ed indietro per facilitare le operazioni di movimentazioni delle merci. Il conducente è seduto su un sedile posto fra i due assali, e dispone di comandi simili a quelli dell’automobile
Carrello elevatore elettrico: le caratteristiche principali sono uguali al carrello elevatore termico, l’unica differenza e che non ha il motore termico ma lo ha elettrico.
Transpallet manuale: Il transpallet manuale è ideale nella movimentazione di piccole quantità di merci e ha una capacità di carico compresa fra 1 e 3,5 tonnellate. Il timone ruota e permette di inforcare il pallet comodamente, permettendo all’operatore di manovrare in maniera più sicura all’interno del magazzino.Essendo più leggero di una macchina elettrica (non avendo motore e batteria), risulta facile da trasportare.
Transpallet elettrico con operatore a terra:
Questi modelli sono dotati di motori che facilitano sia la movimentazione sia il sollevamento dei pallet da terra. L’operatore accompagna il transpallet e lo gestisce mediante i comandi. Il fatto che le due operazioni si svolgano automaticamente, permette all’operatore di realizzare in maniera più precisa e rapida i compiti più impegnativi. Ciò si riflette in una migliore efficienza operativa e in minori rischi per la sicurezza degli addetti al magazzino.
Transpallet con bilancia:Si tratta di un macchinario con pesatore integrato utile in quei casi si renda necessario pesare le merci durante la movimentazione in quanto permettono di caricare i pallet e verificarne immediatamente il peso. Il transpallet con bilancia integrata serve dunque a saltare uno step (pesatura) e a ottimizzare i tempi
Transpallet elettrici con “conducente a bordo”:
Sono manovrati come quelli gestiti a terra, ma in questo caso l’operatore si trova a bordo di una piattaforma abbattibile o su un sedile
I documenti che possono essere allegati alla merce e che vengono usati in magazzino
Ci sono vari tipi di documenti che possono essere utilizzati in magazzino, io nel mio percorso sto utilizzando il programma Mexal un programma per la gestione del magazzino attraverso il quale vengono compilati i vari documenti: ordine fornitore, ordine cliente, documento di trasporto, fattura cartacea, fattura elettronica.
Ordine fornitore: è il documento che il cliente invia al fornitore per effettuare l’acquisto
Ordine cliente: Per ordine cliente si intende l’impegno da parte di un cliente o di un cliente potenziale ad acquistare un prodotto o un servizio.
Documento di trasporto: l DDT certifica un trasferimento di merci dal cedente (venditore) al cessionario (acquirente). La consegna avviene presso la sede indicata dal cessionario quale luogo di consegna. Il trasporto può essere effettuato sia dal mittente che dal destinatario, oppure utilizzando un trasportatore che si assume l’incarico della consegna.
Fattura cartacea : La fattura cartacea è il documento che comprova l’esecuzione del contratto da parte del venditore e il suo diritto a riscuotere il prezzo stabilito.
Fattura elettronica: La fattura elettronica è emessa in un unico esemplare e non occorre la stampa cartacea essa è un documento informatico reso immodificabile mediante apposizione di firma digitale dell’emittente.
Logistica ecosostenibile
per logistica eco sostenibile si intende quella logistica che punto a rispettare l’ambiente:
Azioni sui mezzi di trasporto:
Un modo facile per essere più sostenibili è sicuramente quello di svolgere azioni sui veicoli che effettuano il trasporto su gomma. Infatti, l’utilizzo di una flotta di camion costantemente rinnovata, ossia cercando di avere una grossa percentuale di camion ad alta classificazione porta ad una consistente riduzione dei consumi di gasolio e di emissioni di CO2 per chilometro percorso.
Per quanto riguarda la distribuzione urbana è consigliabile utilizzare mezzi commerciali a trazione elettrica i quali non immettono sostanze nocive e non creano inquinamento acustico. Negli ultimi anni, anche per i veicoli pesanti, sono nati propulsori alimentati a combustibile non convenzionale che oltre ad abbattere drasticamente le emissioni raggiungono tranquillamente prestazioni elevate con una rumorosità molto contenuta.
Ridurre l’impatto ambientale del magazzino
Il raggiungimento del Green Warehouse avviene attraverso progetti con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici nelle infrastrutture logistiche. In uno stabile adibito alle attività logistiche le funzioni a maggior assorbimento energetico sono l’illuminazione, la climatizzazione, il riscaldamento, gli impianti, i macchinari, la refrigerazione alimentare e il mantenimento a temperatura controllata.
L’obiettivo di un buon magazzino verde è quello di utilizzare il più possibile le risorse naturali per far fronte alle proprie necessità come, ad esempio, l’utilizzo della luce solare per illuminare e riscaldare l’ambiente, lo sfruttamento del vento per raffreddare e ventilare l’ambiente, l’uso della terra per riscaldare e dell’acqua per raffreddare.
Per avere veramente un Green Warehouse una fase molto importante è quella di progettazione, attraverso l’utilizzo di criteri di edilizia sostenibile e predisponendo il magazzino alla minimizzazione dei costi operativi e alla massimizzazione del risparmio energetico.
A questo scopo si possono considerate, ad esempio, la pianificazione dell’ubicazione, l’utilizzo delle illuminazioni a fari LED, l’installazione di pannelli fotovoltaici per il fabbisogno di energia elettrica. L’utilizzo di energia dovrebbe essere proveniente da fonti completamente rinnovabili (come energia solare, eolica o idrica) alcune installabili direttamente in prossimità del magazzino.
Utilizzo della tecnica di cross docking
La tecnica del cross docking è l’operazione per la quale la merce che arriva da più destinazioni viene scaricata e (almeno in parte) ricaricata direttamente su altri mezzi, senza sosta a terra. Con questa iniziativa è possibile ridurre le manipolazioni della merce (con conseguente diminuzione di utilizzo delle attrezzature per la movimentazione dei materiali), limitare la necessità di spazio di immagazzinamento (che porta alla riduzione di energia per la conduzione dello stabile) e aumentare la saturazione dei camion (ossia diminuire i camion in circolazione a pari merce spedita).
4) Passare a modalità di trasporto merci più sostenibili
La scelta di una tipologia di trasporto modale rispetto a quella esclusiva su gomma ha un notevole impatto sulla riduzione di emissione di CO nell’ambiente. Quindi guidare l’azienda verso modalità di trasporto più ecologicamente compatibili porta ad una sensibile riduzione di CO emessa per viaggio e conseguentemente ad una ragguardevole riduzione dei costi di trasporto.
Gestire in maniera più efficiente la logistica urbana
I centri urbani sono sicuramente la zona più colpita dall’inquinamento ambientale anche perché vi sono problematiche strutturali, restrizioni da parte delle autorità e nuove ed impegnative richieste dei clienti. In quest’area circoscritta circolano una miriade di veicoli (principalmente commerciali) che spesso e volentieri risultano avere una scarsa saturazione della propria capacità di carico.
Una possibile soluzione per aumentare la saturazione dei mezzi di distribuzione secondaria e, di conseguenza, diminuirne la loro numerosità nelle strade cittadine è quella di consolidare i volumi da trasportare nei centri urbani attraverso collaborazioni tra operatori logistici, utilizzando magari un unico hub cittadino che raggruppi la merce di vari trasportatori all’ingresso del centro urbano.
Attivazione di politiche collaborative
L’azienda deve mettere in opera politiche collaborative tra tutti gli attori della supply chain ossia fornitori, partner commerciali, clienti ed enti pubblici, creando un obiettivo comune d’impegno. L’idea di base è quella di capire, attraverso un “proficuo” dialogo tra le parti in causa, quale è il livello di servizio realmente richiesto, evitando inutili prestazioni che portano a dispendio di energie senza un reale beneficio percepito dalla controparte. Ad esempio, si pensi all’inutilità di effettuare spedizioni quotidiane ad un certo cliente, quando questo non ne ha reale esigenza.
Razionalizzazione del packaging
Il packaging ha la funzione di proteggere il prodotto durante il trasporto e di renderlo ancora più appetibile durante la sua fase di vendita, ma questo porta ad un aumento non indifferente dei costi sia per la materia prima consumata che per lo spazio occupato durante la fase di trasporto e di immagazzinamento. Ridurre il peso e le dimensioni degli imballaggi o addirittura, dove è possibile, presentare il prodotto senza packaging è sicuramente un buon modo di risparmiare costi.
Inoltre, la strada per avere un imballaggio green può essere intrapresa attraverso l’utilizzo di packaging sostenibile, prodotto con materiali a base organica e svolgendo un’attenta progettazione che, a pari resistenza, si focalizzi sulla riduzione di materiale, di inchiostro e che ben si presti al riuso e al riciclo.
Utilizzare quando possibile la filiera corta
Una filiera si definisce corta quando prevede un numero limitato di intermediari tra il produttore e il cliente finale, compreso il contatto diretto fra i due. Il risultato principale di una filiera corta è quello non solo di ridurre il prezzo finale di un prodotto, ma anche di abbattere in modo consistente l’impatto ambientale.
I prodotti a filiera corta diminuiscono le distanze fisiche che separano chi produce da chi consuma e di conseguenza si accorcia anche la filiera stessa, non essendoci la necessità di intermediari del trasporto, grossisti o mercati generali che poi ridistribuiscono a dettaglianti. Attuando una filiera corta vi è un risparmio degli imballaggi, che vengono riciclati, la merce trasportata è unicamente quella venduta, le distanze da percorrere sono minori perché si prediligono gli approvvigionamenti a minor percorso.
Conclusione
Grazie a questo lavoro ho capito quanto siano importanti i temi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente: essi sono rilevanti e di importanza sociale e negli ultimi anni stanno diventando valori fondamentali non solo per i singoli cittadini e per le comunità, ma anche per le aziende.
Le aziende negli ultimi decenni hanno realizzato la propria importanza come attore sociale, ovvero come parte integrante della comunità, che è tenuta a rispettare l’ambiente in cui è inserita e a salvaguardarlo per la propria generazione e per quelle future. L’azienda agisce proprio come ogni singolo cittadino cercando di ridurre gli sprechi, sia per raggiungere una sostenibilità economica, sia per un impegno morale nei confronti dell’ambiente in cui vive.
La mia speranza è quella che la maggior parte delle aziende possa velocemente adeguarsi a queste azioni per salvaguardare il nostro pianeta.
Glossario tecnico
Green Warehouse: magazzino verde
Cross docking: operazione per la quale la merce che arriva da più destinazioni viene scaricata e ricaricata direttamente su altri mezzi, senza sosta a terra.
Supply chain: diverse attività logistiche delle aziende, con l’obiettivo di controllare le prestazioni e migliorarne l’efficienza.
Packaging: imballaggio
Filiera: serie dei passaggi che un prodotto compie, dalla produzione alla distribuzione, al consumo
Published: May 21, 2020
Latest Revision: May 24, 2020
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