Gesù

CHI È GESÙ?

Gesù di Nazareth è un personaggio nato a Betlemme il 25 dicembre (a Natale) dell’anno 0. I suoi genitori sono Maria e Giuseppe.

GESÙ È UN PERSONAGGIO STORICO?

L’esistenza storica di Gesù, un Galileo condannato al supplizio della croce, la confermano le fonti cristiane e quelle non cristiane.

Documenti non cristiani (fonti giudaiche e musulmane)

Giuseppe Flavio (37-97 dC)

Verso il 93 dC compose l’opera “antichità giudaiche” in cui narrò la storia del popolo ebreo. Il brano in cui parla della vita di Cristo prende il nome di “Testimonium Flavianum”.

Talmud 

Commentario alla Mishna (insegnamento di leggi, consuetudini della scuola farisaica, II sec).

Corano

Testo sacro dei musulmani scritto tra il VI-VII sec. dC Racconta alcuni fatti accaduti della vita di Gesù.

Documenti cristiani (canonici)

Vangelo di Matteo, Marco, Luca e Giovanni

Il termine Vangelo significa: buona notizia.

I Vangeli, infatti sono la buona notizia che Gesù è risorto dopo essere stato crocifisso. Parlano della vita di Gesù è soprattutto una testimonianza di fede su Gesù morto e risorto.

Il regno di Erode il Grande durò dal 37 aC al 4 aC Alla sua morte la Palestina fu suddivisa tra i quattro figli:

Archelao ereditò la Giudea, la Samaria e l’Idumea, ma fu talmente atroce da parte dei romani lo deposero ed esiliarono in Gallia nel 6 dC e nominò al suo posto un nuovo governatore romano, che ha riguardato l’imperatore.

Erode Antipa  era tetrarca della Galilea, ovvero dominava sulla quarta parte del regno.

Filippo  era tetrarca delle regioni a nord-est del fiume Giordano. Sua moglie Erodiade lo aveva lasciato per il fratello Erode.

Lisania aveva  l’ultima parte del territorio che confinava con i possedimenti di Filippo.

La società giudaica

La Palestina al tempo di Gesù era abitata da poco più di mezzo milione di persone, che abitavano in piccoli villaggi.

Accanto al gran numero di abitanti che vivevano in condizioni modeste del proprio lavoro quotidiano, vi erano ricchi commercianti, proprietari terrieri, usurai e i cosiddetti “pubblicani”, cioè gli stati esattori delle tasse per conto dei romani, che facevano di questa attività una fonte di vantaggi

Personale.

Numerosi erano i poveri, i mendicanti, i malati, i portatori di handicap fisici e psichici che erano disprezzati ed emarginati in quanto ritenuti peccatori e impuri.

I GRUPPI RELIGIOSI

Davano interpretazioni diverse della tradizione e della Legge.

I principali gruppi religiosi erano:

i farisei 

i sadducei

gli scribi

i sacerdoti

gli esseni

gli zeloti

i samaritani

I farisei, erano il gruppo religioso più significativo all’interno del giudaismo. Essi corrispondono ad una nuova aristocrazia fondata sulla cultura, ossia sulla conoscenza della scrittura. Questo gruppo comprendeva gli scribi, cioè quelli che interpretavano la legge. Il loro compito consisteva nel custodire la legge e nell’interpretarla, adattandola alle situazioni nuove. Si mostrano duttili sulle loro applicazioni.

Credevano nella risurrezione dei morti e nel premio o castigo delle anime.

I sadducei, rappresentavano l’aristocrazia delle antiche famiglie e venivano reclutati i sacerdoti, anche il sommo sacerdote. Loro consideravano vincolante solamente la legge scritta, ossia quanto tramandato nei libri della bibbia ebraica, o Torah. Al contrario dei farisei, i sadducei non credevano alla
resurrezione dei morti. Pare che non accettassero la dottrina degli angeli.

Gli scribi, esperti di scrittura, erano specializzati nella
trascrizione dei testi sacri, sempre in lingua ebraica. Lo scriba doveva conservare la Legge di Dio contenuta nelle scritture, ma doveva anche leggerle tradurle e interpretarle al popolo.

 I sacerdoti, in Israle, sono un’istituzione permanente di uomini dedicati al servizio di YHWH. Essi, facendo parte della tribù di Levi, erano gerarchici ed ereditari. I sacerdoti erano tali in quanto discendenti di Aronne ed erano i soli che potevano officiare al tempio. Fra questi il sommo sacerdote rappresentava la linea primogenita. Egli aveva funzioni religiose, civili e politiche ed era, dopo l’esilio, il vero capo della comunità di Israele. Solo il sommo sacerdote poteva entrare nel luogo santissimo nel giorno delle espiazioni. I sacerdoti Usufruivano delle decime e delle offerte fatte al tempio.

Gli esseni, costituivano la setta dei “puri”. Avevano abbandonato Gerusalemme e il Tempio, contaminati da comportamenti che loro giudicavano impuri, e si erano rifugiati nel deserto di Giuda, a ovest del Mar Morto, dove vivevano in povertà e in comunità, con uno stile di vita ascetico, attendendo il Messia e osservando scrupolosamente la legge.

Gli zeloti, erano membri di una fazione politica fortemente antiromana. Loro obiettivo era la cacciata degli invasori
romani e la costruzione del regno di Dio sulla terra, attraverso una rivoluzione violenta. Si diffusero clandestinamente, provocando attentati e sommosse. Estremisti di questo gruppo erano i Sicari (da sicar, il coltello usato per gli omicidi).

I samaritani, vivevano in Samaria ed ritenevano che il Monte Garizim, e non il Tempio di Gerusalemme, fosse il luogo prescelto da Dio per i sacrifici. Riconoscevano solo i primi 5 libri della bibbia e attendevano la venuta del nuovo Mosè.