chi è gesù?
Gesù è un personaggio storico e lo dimostrano sia le fonti non cristiane (fonti pagane) sia le fonti giudaiche e musulmane sia le fonti cristiane (non canoniche e canoniche).
Tacito (55-120 dc)
Verso il 116 dC, sotto
l’imperatore Traiano, descritto
nei suoi annali la storia degli
anni dal 14 al 68 dC
Nel brano in cui parla parla dell’incendio
di Roma,
avvenuto nel 64 dC sotto
Nerone, parla dei
cristiani e delle accuse
lanciate contro di loro di aver
appiccato il fuoco. Descrive,
poi, la crudeltà delle prime
persecuzioni scatenate contro
i cristiani.
Svetonio (75-150 dc)
Verso il 115-120 dC sotto
gli imperatori Traiano e
Adriano, componi Le vite dei
Cesari (i primi dodici
imperatori da Giulio Cesare a
Domiziano). Il riferimento a
Cristo è contenuto nella Vita di
Claudio, in cui si accenna
all ‘espulsione dei giudei
e dei cristiani da Roma.
Talmun
Commentario
alla Mishna (insegnamento
di leggi, consuetudini della
scuola farisaica, II sec).
Corano
Testo sacro dei musulmani
scritto tra il VI-VII secolo
dC, racconta alcuni
episodi della vita di Gesù.
La Palestina è una delle regioni del Medio Oriente. È divisa in tutta la sua lunghezza da una valle profonda,
larga da 2 a più di 20 chilometri: è la più profonda depressione della terra e ha il punto più basso nel fondale
del Mar Morto che arriva a sfiorare la profondità di 800 metri sotto il livello del mare.
MAR MORTO
Lungo le sue accuse ci sono molte
grotte naturali, servite in passato come
nascondiglio per i briganti o per
difendersi dalle incursioni nemiche.
La Palestina è divisa in tre parti:
-La Galilea del nord
-La Samaria al centro
-La Giudea del sud
La Galilea del nord:
La Galilea è la zona più fertile di tutto il territorio: vengono coltivati l’olivo, la vite, gli ananas e gli
agrumi. Ricca di vie di comunicazione, fu il centro principale dell’attività di Gesù.
La Samaria al centro:
La Samaria è una regione molto vasta e montagnosa. Scarsa di acqua, ma ricca di pascoli.
La Giudea del sud:
La Giudea è una regione montagnosa e arida: vi sono infatti il deserto di Giuda e quello del
Neghev e la vita del Mar Morto. L’attività più praticata è la pastorizia, ma nelle oasi verdeggianti,
come quella di Gerico, si coltiva vite e olive.
LA TRANSGIORDANIA
È la regione a est del fiume Giordano. Anticamente era una terra ricca dove si coltivava frumento.
LA SITUAZIONE POLITICA
Il regno di Erode il Grande durò dal 37 aC al 4 aC Alla sua morte la
Palestina fu suddivisa tra i quattro figli:
Archelao ereditò la Giudea, la Samaria e l’Idumea, ma fu un
sovrano talmente crudele che i romani lo depositario ed esiliarono in
Gallia nel 6 dC e nominato al suo posto un governatore o
“procuratore” romano che ha collegato al suo operato
collegato all’imperatore. Egli disponeva di un esercito, aveva il
suo quartiere generale a Cesarea e, quando veniva a Gerusalemme,
risiedeva nel palazzo che era stato di Erode il Grande.
Erode Antipa era tetrarca della Galilea (il tetrarca indicava
nell’antichità il re che dominava nella quarta parte del regno).
Filippo era la tetrarca delle regioni a nord-est del fiume Giordano.
Sua moglie Erodiade l’aveva lasciato per il fratello Erode.
Lisania invece aveva l’ultima parte del territorio che confinava coi possedimenti di Filippo.
LA SOCIETÀ GIUDAICA
La Palestina al tempo di Gesù era abitata da poco più di mezzo milione di
persone, distribuita in piccoli abitanti. Accanto alla gran parte della vita in condizioni modeste del proprio
lavoro quotidiano vi erano ricchi commercianti, proprietari terrieri, usurai ei cosiddetti “pubblicani”, ovvero
gli esattori delle tasse per conto dei romani, che facevano di questa attività una fonte di lucro personale.
Numerosi erano i poveri, i mendicanti, i malati, i portatori di handicap fisici e psichici che erano disprezzati
ed emarginati in quanto ritenuti peccatori e impuri
IL SINEDRIO
Al tempo di Gesù l’essere più importante era il Sinedrio, che aveva un capo
Sommo Sacerdote: era formato da 71 membri scelti tra i sommi sacerdoti
destituiti e tra gli anziani appartenenti alle famiglie più abbienti di
Gerusalemme. Il Sinedrio aveva il compito di amministrare la vita religiosa,
giuridica ed economica degli ebrei e questo scopo aveva alle sue dipendenze un
proprio corpo di polizia; inoltre potrebbe emettere sentenze di morte, che comunque
dovessero essere sottoposte al consenso dei romani.
I GRUPPI RELIGIOSI ERANO:
• I farisei
• I sadducei
• Gli scribi
• I sacerdoti
• Gli esseni
• Gli zeloti
• I samaritani
I FARISEI
La corrente spirituale dei farisei probabilmente, probabilmente, il gruppo religioso più significativo
all’interno del giudaismo. I Farisei Riferito a una nuova aristocrazia fondata sulla cultura, cioè
sulla conoscenza della Scrittura. L’ambiente fariseo comprendeva gli scribi, vale a dire quanti
insegnavano la Legge; ma gli scribi non erano necessariamente farisei. Il loro compito consisteva nel
custodire la Legge e nell’interpretarla, adattandola alle situazioni nuove. Intransigenti sulla sostanza
della fede e della legge, si tratta di duttili sulle sue applicazioni. Le tendenze progressiste dei farisei si
ritrovano sul piano teologico: credevano nella risurrezione dei morti e nel premio di castigo delle anime.
I SADDUCEI
Rappresentazione eminentemente dall’aristocrazia delle antiche famiglie, Funzioni delle qualifiche selezionate
reclutate dai sacerdoti dei ranghi più alti, nonché, in particolare, il Sommo Sacerdote, la corrente dei
sadducei, si sentava, nel proprio nome, all’antico e leggendario, sommo sacerdote al tempo di
Salomone.
I sadducei, a differenza dei farisei consideravano vincolante separatamente la Legge scritta, ovvero quanto
tramandato nei libri della bibbia ebraica, o Torah. Al contrario dei farisei, i sadducei non credevano alla
resurrezione dei morti. Sembra che essi rispingessero anche quello di un’anima immortale. Pare
che non accettassero nemmeno la dottrina degli angeli.
GLI SCRIBI
Esperti di scrittura, tra i quali figuravano non pochi sacerdoti colti, gli scribi erano specializzati nella
trascrizione dei testi sacri, sempre in lingua ebraica, quindi dotti conoscitori di dottrine e di regole
culturali ed etiche. Lo scriba era colui che, nei primi tempi, doveva anzitutto custodito la Legge di Dio
contenuta nelle Scritture, ma a partire dall’esilio, ebbe anche l’incarico di leggerle, tradurle e
interpretarle al popolo.
I SACERDOTI
In Israele il sacerdozio ha organizzato una funzione permanente di uomini dedicati al servizio di YHWH.
L’organizzazione del sacerdozio era strettamente gerarchica ed ereditaria: appartenendo alla tribù di
Levi, i sacerdoti erano tali in quanto discendenti di Aronne ed erano i soli che prevedevano officiare al
Tempio; fra questi il Sommo Sacerdote rappresentava la linea primogenita. Egli aveva funzioni religiose
ed insieme civili e politiche ed era, dopo l’esilio, il vero capo della comunità di Israele. Solo il Sommo
Sacerdote poteva entrare nel luogo Santissimo nel giorno delle espiazioni. Divisi in gruppi, servivano nel tempio
per una settimana l’anno e durante le feste annuali.Potevano svolgere altri lavori, ma non
quelli agricoli, e dovevano rispettare le regole di purità prescritte nella Bibbia. Usufruivano delle decime
e delle offerte fatte al Tempio.
GLI ESSENI
Gli appartenenti a questo gruppo costituivano la setta dei “puri”. Avevano abbandonata Gerusalemme
e il Tempio, contaminati da coloro che giudicavano impuri, e si erano rifugiati nel deserto
di Giuda, a ovest del Mar Morto, dove vivevano in povertà e in comunità, con uno stile di vita ascetica, partecipando alla
Messia e osservando scrupolosamente la Legge.
GLI ZELOTI
Membri di una fazione politica fortemente antiromana. Loro obiettivo era la cacciata degli invasori
romani e la costruzione del regno di Dio sulla terra, attraverso una rivoluzione violenta. Incontrarono la
simpatia del popolo e si diffusero clandestinamente, provocando attenzione e sommosse. Estremisti di
questo gruppo erano i Sicari (da sicar, il coltello usato per gli omicidi).
I SAMARITANI
Erano gli abitanti della Samaria; Sono ritenevano che il Monte Garizim e non il Tempio di Gerusalemme,
fosse il luogo prescelto da Dio per i sacrifici. Riconoscevano come sacri solo i primi 5 libri della Bibbia e
partecipare alla venuta del nuovo Mosè.
LA SINAGOGA
Durante l’esilio a Babilonia gli Ebrei, “orfani” del
Tempio, iniziarono a radunarsi nelle sinagoghe,
luoghi di culto e di preghiera. Dopo la
distruzione definitiva del Tempio nel 70 d.C.,
l’uso della Sinagoga divenne una
consuetudine. Ancora oggi gli Ebrei si
radunano nelle sinagoghe.
Published: May 20, 2020
Latest Revision: May 20, 2020
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