Chi è Gesù?
Gesù è la figura centrale del Cristianesimo , conosciuto come il Cristo ( Messia ), figura ancora attesa dalla tradizione ebraica , e come Dio fatto uomo.
Gesù è un adattamento del nome dell’aramaico (in italiano Giosuè ), che significa ” YHWH è salvezza” o “YHWH salva”.
Gesù è un personaggio storico?
Secondo la tradizione cristiana, le principali fonti testuali relative a Gesù sono i quattro vangeli canonici ( Matteo , Marco , Luca e Giovanni ).
Si riporta di seguito chi sono i quattro vangeli canonici:
Matteo : Ebreo convertito, esattore delle tasse e poi discepolo
di Gesù (chiamato anche Levi).
Marco : Discepolo di Pietro.
Luca : Medico discepolo di Paolo.
Giovanni : Pescatore, fratello di Giacomo, discepolo più giovane e più amato.
Quali sono le fonti che attestano che Gesù è realmente esistito?
Le notizie che riguardano la Bibbia che circolano in rete sono davvero tante. Molte di queste esigenze sono uno dei principali protagonisti del Testo Sacro cristiano, ovvero Gesù. In molti sostengono che la Bibbia sia solamente un libro di fantasia, scritto per dare vita ad una religione. Ma oggi è quello che dimostriamo che non è così, poiché con ogni probabilità Gesù è veramente esistito.
Le fonti cristiane canoniche come Vangeli, lettere, atti degli apostoli o non canoniche: Vangeli apocrifi, la lettera a Diogneto, didachè; addirittura anche le fonti non cristiane Giudaiche (Flavio G. Talmud)
e Pagane (Tacito, Plinio, Svetonio e Luciano).
Giuseppe Flavio (37-97 d.C.)
Documenti
Verso il 93 d.C. circa
compose l’opera Antichità
giudaiche in cui narrò la
storia del popolo ebreo.
Il brano in cui egli parla
dell’esistenza e della
morte di Cristo prende il
nome di Testimonium Flavianum.
Testo
A quell’epoca viveva un saggio di nome Gesù.
La sua condotta era buona, ed era stimato per la sua virtù. Numerosi furono quelli che, tra i giudei e le altre nazioni,
divennero suoi discepoli.
Pilato lo condannò a essere crocifisso e a morire.
Ma coloro che erano divenuti suoi discepoli non smisero di
seguire il suo insegnamento.
Essi raccontarono che era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione e che era vivo.
Forse era il messia di cui i profeti hanno raccontato tante meraviglie.
(Antichità giudaiche, XVIII, 3).
Tacito (55-120 d.C.)
Documenti
Verso il 116 d.C., sotto
l’imperatore Traiano, descrive
nei suoi Annali la storia degli
anni dal 14 al 68 d.C.
Nel brano in cui egli parla
dell’incendio di Roma,
avvenuto nel 64 d.C. sotto
Nerone, parla dei
cristiani e delle accuse
lanciate contro di loro di aver
appiccato il fuoco. Descrive,
poi, la crudeltà delle prime
persecuzioni scatenate contro
i cristiani.
Testo
Ma l’oltraggiosa convinzione che l’incendio fosse stato ordinato (dall’imperatore) non cessava né con mezzi umani, né con le elargizioni sovrane, né con i sacrifici espiatori, per cui Nerone, volendo mettere a tacere questa diceria, diede la colpa ad altri e punì con raffinati supplizi coloro che la gente chiamava cristiani e che, a causa delle loro scelleratezze, erano odiati
da tutti.
Questo nome ha avuto origine da Cristo, che fu condannato a
morte sotto il regno di Tiberio dal procuratore Ponzio Pilato.
(Annales XV, 44)
Plinio il Giovane (62-114 d.C.)
Documenti
Verso il 112 d.C., durante il
periodo in cui esercitò la
funzione di governatore nella
Bitinia in Asia Minore, scrisse
una lettera all’imperatore
Traiano in cui chiedeva
istruzioni sul modo
di comportarsi nei
confronti dei cristiani e nei
processi contro di loro.
Testo
Non ho partecipato mai a nessuna istruttoria sul conto dei cristiani; pertanto ignoro quali comportamenti, e in quale misura, siano oggetto di punizione e di inchiesta.(…)
Fu presentata una denunzia anonima che conteneva i nomi di molte persone.
Ritenni che bisognasse rilasciare coloro che negavano di essere cristiani o di esserlo mai stati. (…)
Dichiararono poi che tutta la loro colpa o il loro errore erano consistiti nell’uso di riunirsi in un determinato giorno prima
dell’alba, di cantare tra di loro a cori alterni un inno a Cristo, ritenendolo un dio (…).
L’affare mi è parso infatti tale da bisognare della tua consultazione, specialmente in considerazione del gran numero delle persone che rischiano l’incriminazione:
molte, d’ogni età, di ogni ceto sociale, perfino
d’ambo i sessi, sono coinvolte, e ancora lo
saranno.
Non soltanto nelle città, ma anche nei villaggi e nelle campagne, s’è propagato il contagio di questa superstizione, che però credo si possa arginare e correggere.
(Epistola X, 96)
Svetonio (75-150 d.C.)
Documenti
Verso il 115-120 d.C. sotto
gli imperatori Traiano e
Adriano, compose Le vite dei Cesari
(i primi dodici imperatori da Giulio Cesare a Domiziano).
Il riferimento a Cristo è contenuto in Vita di
Claudio, in cui si accenna all’espulsione dei giudei
e dei cristiani da Roma (attestata anche in At 18,2).
Testo
Espulse da Roma i giudei i quali, istigati da un certo Cresto,
provocavano spesso tumulti. (Vita Claudii, 25).
Che con Cresto ci si riferisca a Cristo risulta dal fatto che era usuale, accanto a Christus, la scrittura Chrestos.
Vangeli Apocrifi
Scritti che cercano di imitare i libri sacri canonici, ma che non
appartengono all’elenco dei libri biblici ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa.
Redatti tutti dopo il I secolo d.C., tentano di colmare le presunte lacune dei quattro Vangeli ufficiali, in particolare per il
periodo dell’Infanzia e la passione di Gesù.
Con il pretesto di esaltare la figura di Gesù, abbondano di miracoli (inventati), di dati storici (non corretti), attribuiscono a Gesù, poteri magici.
LA PALESTINA AL TEMPO DI GESU’
IL SINEDRIO
Al tempo di Gesù l’istituzione più importante era il Sinedrio, che aveva a capo il
Sommo Sacerdote: era formato da 71 membri scelti tra i sommi sacerdoti destituiti e tra gli anziani appartenenti alle famiglie più abbienti di Gerusalemme.
Il Sinedrio aveva il compito di amministrare la vita religiosa,
giuridica ed economica degli ebrei e a tale scopo aveva alle sue dipendenze un proprio corpo di polizia; inoltre poteva emettere sentenze di morte , che tuttavia dovevano essere sottoposte al consenso dei romani.
LA SOCIETÀ GIUDAICA
La Palestina al tempo di Gesù era abitata da poco più di mezzo milione di persone, distribuite in piccoli villaggi.
Accanto alla gran parte che viveva in condizioni modeste del proprio lavoro quotidiano vi erano ricchi commercianti, proprietari terrieri, usurai e i cosiddetti “pubblicani”, ovvero
gli esattori delle tasse per conto dei romani, che facevano di questa attività una fonte di lucro personale.
Numerosi erano i poveri, i mendicanti, i malati, i portatori di handicap fisici e psichici che erano disprezzati
ed emarginati in quanto ritenuti peccatori e impuri.
I GRUPPI RELIGIOSI
La società giudaica era frammentata in gruppi religiosi e sette che, pur accumunati dalla fede in JHWH, davano interpretazioni diverse della tradizione e della Legge.
Gesù ebbe spesso con alcuni di loro incontri e scontri.
Questa frammentazione aveva anche un carattere politico: in genere le classi più abbienti erano favorevoli al dominio romano, o quanto meno vi collaboravano, invece i ceti più popolari erano fortemente anti romani.
I principali gruppi religiosi erano:
I farisei
I sadducei
Gli scribi
I sacerdoti
Gli esseni
Gli zeloti
I samaritani
Published: May 20, 2020
Latest Revision: May 20, 2020
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ci sono molte informazioni ma è molto lungo come libro