by Tommaso
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Chi è Gesù?
Gesù è la figura centrale del Cristianesimo, religione che lo riconosce come il Cristo (Messia), figura ancora attesa dalla tradizione ebraica.
Gesù è un personaggio storico?
storicità di Gesù, ovvero l’esistenza di Gesù di Nazareth come personaggio storico, è la tesi storiografica condivisa da molti studiosi. Essa si contrappone all’ipotesi del mito di Gesù , che nega la sua esistenza storica, tesi oggi sostenuta solo da una frangia critica degli accademici.
La storicità di Gesù è altresì alla base della fede cristiana nelle sue varie declinazioni, ma l’esistenza di Gesu non va confusa con la storicità dei racconti, dato che tutti i fatti successivi al calvario sono ricostruzioni successive e storicamente indimostrabili.Tuttavia rimane aperto il dibattito sulla storicità di eventi soprannaturali legati alla sua vita, come i miracoli.
L’indagine storica su Gesù ha assunto, col tempo, Un comportamento sbagliato e ha conosciuto un allargamento interconfessionale della ricerca, con contributi rilevanti anche da parte di studiosi.
La conferma che lui esiste.
L’esistenza storica di Gesù trova conferma in documenti cristiani
e in documenti non cristiani. Tra questi troviamo fonti pagane (soprattutto scrittori romani) e fonti ebraiche.
Le testimonianze che ci sono giunte provengono da autorevoli rappresentanti della cultura del tempo (I sec. d.C.) che con i loro scritti hanno dimostrato l’esistenza storica di Gesù di Nazareth, un galileo condannato al supplizio della croce, nella lontana Palestina.
La vita in Palestina al tempo di Gesù
Al tempo di Gesù la Palestina era occupata dai romani. Al momento della sua nascita probabilmente tra il 6 e il 4 a.C., la Palestina era parte dell’impero di Augusto.
Gli ebrei erano costretti a pagare le imposte ai romani. La provincia della Giudea era governata da un procuratore romano (dal 26 d.C. al 36 d.C. fu Ponzio Pilato di cui parleremo più avanti). A questo procuratore dovevano fare riferimento i re giudei che detenevano il potere e che, per conservarlo, dovevano eseguire scrupolosamente le direttive di Roma. Quando nacque Gesù questo potere era nelle mani di un uomo solo, Erode il grande. Alla sua morte il regno fu diviso tra i suoi tre figli: Erode Antipa, Archelao ed Erode Filippo.
La società al tempo di Gesù era di tipo piramidale.
Al vertice si trovava la corte reale che possedeva grandi palazzi ed un numero imprecisato di servi.
Dopo questa si collocavano i rappresentati della classe ricca, proprietari di latifondi, grandi commercianti di vino, olio e frumento. In questa categoria possiamo inserire anche gli esattori delle tasse che raccoglievano le imposte per i romani traendo grandi profitti per se stessi.
Oltre a questi troviamo la nobiltà sacerdotale composta dal sommo sacerdote e dai sacerdoti capi spesso appartenenti alla sua famiglia.
Più in basso nella piramide dobbiamo collocare la classe media composta da piccoli commercianti, artigiani che possedevano un propria piccola bottega, agricoltori e i pescatori della Galilea. A questo gruppo apparteneva anche la maggioranza dei sacerdoti.
Infine stavano i poveri che rappresentavano il gruppo più consistente a livello numerico. Essi erano lavoratori a giornata senza un lavoro stabile, che speravano di trovare padroni che al mattino avessero bisogno di loro per il lavoro dei campi, oppure per i trasporti o nelle botteghe.
Tra i poveri troviamo i mendicanti, molto numerosi intorno a Gerusalemme ed infine gli schiavi.
Oltre a questa divisione, molto sintetica, possiamo individuare veri e propri
Published: May 19, 2020
Latest Revision: May 19, 2020
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