L’Energia Nucleare può derivare da processi di FISSIONE o di FUSIONE nucleare.
LA FISSIONE. La fissione o scissione nucleare consiste nella disintegrazione del nucleo dell’atomo di alcuni elementi, detti fissili, per mezzo di piccolissime particelle (neutroni) che lo colpiscono e lo spezzano in due nuclei più leggeri.
I prodotti della scissione hanno una massa più piccola di quella del nucleo originale: ciò significa che, durante il processo, una parte della materia si è trasformata in energia.
Se la quantità di materiale fissile è sufficiente, durante la fissione si liberano altri neutroni capaci, a loro volta, di colpire nuovi nuclei, e così via: si innesta una reazione a catena che può essere tenuta sotto controllo.
L’elemento fissile usato nelle centrali nucleari è l’Uranio 235. L’uranio 235 costituisce il “combustibile” che, introdotto nei reattori, si svilupperà, per mezzo della fissione nucleare, una notevole quantità di energia.
Nei reattori dell’ultima generazione, detti autofertilizzanti, si riesce non solo a produrre energia, ma anche nuovo combustibile nucleare: il PLUTONIO.
Nelle centrali per produrre energia elettrica, occorre anzitutto provocare la fissione nucleare, cioè la rottura dei nuclei degli atomi di uranio-235, bombardandoli con neutroni ad adeguata velocità. A causa di questo bombardamento, il nucleo si spezza in frammenti e una piccola parte della materia, cioè dell’uranio, “sparisce”, trasformandosi in una gran quantità di energia sottoforma di energia termica.
Nelle centrali Termonucleari questo processo avviene nel reattore nucleare: il calore che si sviluppa nel reattore viene utilizzato, tramite uno scambiatore di calore, per trasformare l’acqua in vapore, che va poi ad azionare un turbina accoppiata ad un alternatore per la produzione di energia elettrica.
Il rischio nucleare L’utilizzazione dell’energia nucleare pone una serie di problemi in relazione alla sicurezza e alla salvaguardia ambientale. Un tipo di problemi è connesso con il rischio di incidenti e con la conseguente liberazione di radioattività nell’ambiente: si ricorda come esempio l’incidente di Chernobyl, nell’Ex Unione Sovietica negli anni 80′. Un secondo tipo di problema è legato allo smaltimento delle scorie, le quali contengono materiale radioattivo che conserva la propria attività per tempi lunghissimi.
Published: May 15, 2020
Latest Revision: May 15, 2020
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