IO E LA PANDEMIA DA COVID-19

CLASSE IH

AS 2019/2020

ACERRA CARMINE

BUONO VINCENZO

CAMPANELLI ROSA

ANTONIO DI CARBONE

CARBONE GIOVANNI

CONSOGNI SEBASTIANO

DI PETRILLO MARTINA

ESPOSITO ALESSANDRO

GIUGLIANO MARIO BAUDELAIRE

IOVINO GIULIA

LORIA ANTONIO

MAIONE NICOLA PIO

MAZZOCCA PASQUALE

MINICHINO IRIS

MUTO MIRIAM

PASTORE MARIA

PIATTI ANNA

SCHERILLO FLAVIA

SCOTTI ANTONIO

SEPE LUDOVICA

SETTEMBRE ANGELO

MAZZOCCA PASQUALE

Tutto è iniziato il 4 marzo e da quel giorno non ho rivisto più i miei amici, i miei professori ei miei compagni di classe. Ricordo che tutta la scuola da parte di mia madre mi disse che probabilmente il giorno successivo non sarei più probabilmente una scuola, perché la scuola sta per essere chiusa in tutta Italia a causa del coronavirus. Da quel giorno e per quasi due mesi non usciti più da casa, come me anche milioni di italiani hanno dovuto cambiare le loro abitudini, lavorando o studiando da casa.

 Inizialmente io non avevo capito bene il motivo per cui era necessario rimanere a casa, ma poi i miei genitori mi hanno raccontato che questo virus è molto pericoloso, quindi è importante rimanere a casa per salvare la nostra salute e quella delle altre persone

 Purtroppo questa non è una semplice epidemia, ma la pandemia più grave che si è verificata dalla fine della seconda guerra mondiale e ha colpito tutto il mondo, facendo morire molte persone.

Questo virus è partito dalla Cina e è diffuso in tutto il mondo rapidamente e per salvarci ci sono costretti a rimanere a casa. Per me questo è un periodo molto brutto, perché il tempo sembra non passare mai e le giornate sono sempre uguali. La mattina mi sveglio, faccio colazione e il mio collegio col computer con i professori ei miei compagni per seguire le lezioni video.

Per fortuna, in questo periodo di brutto periodo la scuola ci ha dato la possibilità di studiare da casa, così almeno mi distraggo un po ‘e ho visto di poter vedere i miei compagni ei professori. Spero che presto riusciremo a superare questo brutto momento, mi fa piacere che tutto tornasse come prima al più presto. Mi manca poter giocare con i miei amici al parco gioco o andare in bici, spero che a settembre

MUTO MIRIAM

In questo periodo di quarantena ho provato varie emozioni.

Inizialmente appena chiusa la scuola, ho avuto la sensazione di riposo mentale e fisico. Le notizie dell’ultima ora, ahimè, non erano affatto rassicuranti e quindi ho iniziato ad avere paura anch’io.

Fortunatamente hanno avuto inizio le lezioni online con i professori, così ho avuto modo di rivedere i miei compagni di classe ma soprattutto siamo stati rassicurati che sarebbe andato tutto bene e che presto tutto sarebbe finito.

All’inizio delle videoconferenze ero molto entusiasta, perché per me e per i miei compagni era un ‘esperienza nuova… Però, con il passare dei mesi è diventato un po’ stancante ma non per le lezioni in se bensì per tutte le difficoltà tecniche legate ai vari collegamenti.

Ad essere sincera io grossi problemi non ne ho avuti, tranne qualche lezione disturbata sono riusciti sempre a seguire gli insegnanti. In questi momenti ho avuto un po ‘d’ ansia.

Sicuramente non posso frequentare i miei compagni quotidianamente, non poter uscire, non fare visita alle persone care, ma soprattutto non conoscere il termine di questo guarda in basso tutti questi fattori messi insieme insieme hanno portato ad essere un po ‘più nervoso del solito.

In tutto ciò che devo dire non è mancato un po ‘di tempo libero, così ne ho approfittato per leggere un libro di avventura, giocare con le mie costruzioni Lego ecc ..

Quello che mi è piaciuto di più è stato guardare con i miei genitori a casa, ascoltando la buona musica oppure facendo qualche gioco di società o meglio ancora preparato qualche dolce.

La cosa che mi fa stare meglio in questo momento è pensare ad una meritata vacanza al mare, ma allo stesso istante desidero che si possa ritornare alla normalità e che per settembre si possa frequentare la scuola regolarmente.

PASTORE MARIA

In questo periodo mi sono sentita un po ‘sola anche con i miei genitori e mia sorella.

Questi momenti di coronavirus saranno ricordati per sempre e forse per il gran numero di vittime.

Non avrei mai immaginato di non uscire e guardare il mondo dalla finestra.

Con questo testo vorrei ringraziare i medici, gli infermieri, i dottori, la protezione civile che ogni giorno ci sono per proteggere al meglio questo periodo. Questa pandemia mi ha un po ‘scossa, per fortuna siamo nella fase due.

#andra ‘tutto bene

SCHERILLO FLAVIA

In questo periodo di pandemia, non c’è stata una sola emozione per me: dei giorni mi sentivo felice, perché passavo più tempo con la mia famiglia ed avevo la possibilità di realizzare il tempo leggendo libri che avevo tralasciato nei mesi scorsi,

in più, ho avuto la possibilità di divertirmi con i giochi da tavolo, e con la mia bicicletta, cosa che non potevo fare spesso prima della pandemia.

mi sono divertita anche a preparare dolci fatti. forse anche troppi! Del resto cosa si può fare in quarantena?

I giorni sono trascorsi felicemente e, sicuramente, i più belli ei più movimentati: in questo periodo, non sono mai annoiato perché, tra compiti e videoconferenze con i professori, la giornata è passata molto velocemente.

Non sono mancati i giorni tristi, durante i quali non mi andava di fare nulla, perché pensavo a cosa avrei fatto se non fosse successo tutto ciò.

Purtroppo è successo …

All’inizio pensavo che fosse molto più semplice e molto più bello restare in casa, invece sono sbagliati ed ora ripensandoci è brutto non vedere i compagni, abbracciarli e scambiare quelle due parole a ricreazione,

Come si suol dire c’è sempre una prima volta ed anche le emozioni non sono le stesse.