I SOCIAL E LE NUOVE TECNOLOGIE di Sara Valenza

I social network sono siti che consentono di mettere le persone in contatto e far nascere relazioni. Permettono di comunicare e condividere la propria vita con altri utenti che vivono ovunque nel mondo.Per  entrare  a  far  parte  della  comunità  di  un  social  network  è  necessario  effettuare  una registrazione, compilando il form di richiesta dati per il profilo del nuovo utente.

I social network si configurano quindi come delle piazze  virtuali  che  espandono  la  nostra possibilità di comunicare.La Community è costituita da un gruppo di utenti che si aggrega in base a interessi comuni, per scambiarsi informazioni, cercare il confronto, attivando varie modalità d’interazione interna al gruppo che si è formato e che può crescere e sviluppare a sua volta nuove community più specifiche.

L’uso dei social network ha visto una crescita esponenziale negli ultimi anni e coinvolge un numero sempre maggiore di popolazione. Secondo il 43° rapporto annuale del Censis (Centro studi investimenti sociali), pubblicato all’inizio dell’anno, sono 19,8 milioni gli italiani che hanno confidenza con almeno uno dei tanti social network esistenti

Steve Jobs è nato il 24 febbraio del 1955 a San Francisco in California ed è morto il 5 ottobre 2011 all’età di 56 anni a Palo Alto, una cittadina non molto distante da San Francisco per un tumore al pancreas.

Nel 1976 nel garage di casa Jobs, Steve Jobs e Steve Wozniak fondarono la Apple computer che diventerà una società da più di un milione di dollari.

Come logo della società Jobs scelse una mela perché si pensa che sia il suo frutto preferito.

Nel 2001 Steve lancia il suo nuovo sistema operativo: MAC osx. Steve Jobs fa uscire i-pad e gli i-pod con i-tunes e crea delle app compatibili solo con il sistema MAC osx                                                                                                                         

La California si trova nella costa occidentale degli Stati Uniti ed oltre a essere il più popoloso (39,56 milioni di abitanti), è anche il più esteso dopo il Texas e l’Alaska.

Confina a nord con l’Oregon, a est con il Nevada, a sud est con l’Arizona e a ovest con l’Oceano Pacifico.

La California ha una geografia variegata che va dalle spiagge sabbiose e rocciose della costa pacifica dello Yosemite, alle vigorose montagne innevate della Sierra Nevada, alle zone desertiche nel sud-est e alle foreste del nord-est.In California è presente il secondo luogo più caldo e profondo dell’Emisfero occidentale, la Death Valley.

In California ci sono alcune delle sedi dei principali social come per esempio Googleplex, Facebook e Tik Tok nei pressi di Palo Alto.

La zona centrale dello Stato è dominata dalla Central Valley, una delle zone agricole più produttive del Paese; è sede dell’industria agricola della California, la più grande di tutti gli Stati Uniti. Altre grandi industrie sono l’aerospaziale, la petrolifera e la tecnologia informatica.

La California è classificata tra le 10 più grandi economie mondiali.Le principali città sono Los Angeles, Hollywood, San Diego,San Francisco e Sacramento che è la capitale.

La California fu dapprima colonizzata dall’Impero spagnolo, in seguito divenne parte del Messico sino all’indipendenza messicana nel 1821

Ci furono 26 giorni in cui la California divenne una repubblica nel 1846 e,dopo la conclusione della guerra messicano-americana di due anni, la California fu annessa agli Stati Uniti e divenne il 31° Stato il 9 settembre 1850.

Il 1900 fu segnato dalla crescita di Los Angeles come centro di industria dell’intrattenimento, in aggiunta alla crescita del settore turistico nell’intero Stato.

La California ha più parchi a tema e parchi di intrattenimento di qualsiasi altro Stato negli USA come per esempio Disneyland.

Lo scopo delle pubblicità è di presentare un prodotto di qualsiasi genere inducendo le persone ad acquistarlo anche se effettivamente non gli serve.

La parte della popolazione più influenzata dalla pubblicità sono i giovani perché facilmente condizionabili; tra di loro le mode si diffondono aumentando i consumi.

Il primo annuncio pubblicitario a mezzo stampa risale al 1479 e venne pubblicato dall’editore inglese Caxton per pubblicizzare i propri libri.

L’organo più colpito dall’uso della tecnologia è l’occhio

Le palpebre sono due pieghe cutanee che proteggono gli occhi dalla luce troppo intensa e permettono di distribuire il liquido lacrimale prodotto dalle ghiandole lacrimali.

Le sopracciglia proteggono l’occhio dal sudore mentre le ciglia servono a filtrare la luce ed a trattenere la polvere.Il bulbo oculare è formato da tre membrane sovrapposte che sono: la sclerotica, l’uvea e la retina. Il bulbo oculare contiene una sostanza gelatinosa detta corpo vitreo.

L’uvea e formata da: coroide, corpo ciliare e iride.

La retina è formata da due tipi di cellule: i coni che permettono la visione dei colori e dai bastoncelli che sono responsabili della visione notturna, non percepiscono i colori e perciò di notte tutti gli oggetti sembrano grigi.

La pupilla ha due movimenti: se si dilata c’è poca luce mentre se si restringe c’è troppa luce.Il cristallino ha la funzione di mettere a fuoco le immagini sulla retina.

Se l’oggetto è lontano i muscoli ciliari si distendono e il cristallino si assottiglia mentre se l’oggetto è vicino avviene l’opposto.

Le immagini che si formano sulla retina sono capovolte, il nervo ottico manda impulsi al cervello che le capovolge ed è in grado di ricostruirle.

Ogni occhio possiede un proprio campo visivo. Nel chiasma ottico i due neuroni si incrociano e si dividono ciascuno in due rami, il primo ramo rimane nel suo emisfero invece il secondo ramo va nell’emisfero opposto.

La luce blu fa normalmente parte della luce a cui siamo esposti durante la giornata, ma smartphone e tablet ne emettono molta, essendo così intensa è l’unica che rende gli schermi ben visibili anche al sole.

L’occhio umano è naturalmente predisposto per difendersi dagli effetti dannosi della luce: la pupilla si restringe, le palpebre si chiudono, lo sguardo si distoglie automaticamente per evitare che la luce entri troppo intensamente nella retina, provocandone il danneggiamento. Ma esporci a lungo ai dispositivi elettronici può compromettere queste difese naturali.

I rischi legati alla vista non sono comunque gli unici. È scientificamente provato che la luce blu sopprime la produzione di melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale preziosissimo per la regolazione dei cicli del sonno.

Il cinema nacque ufficialmente nel 1895, in questo anno i fratelli Lumière realizzarono dei semplici documentari in bianco e nero.

La popolazione rimase molto stupita tanto che era un episodio comune che la gente fuggisse nel veder arrivare una locomotiva.

George Méliès fu il primo a produrre film girati in un capannone, il suo film più celebre fu Viaggio nella luna.

Attorno al 1910 molti produttori si trasferirono a Los Angeles e diedero vita all’attuale Hollywood.

Uno dei protagonisti più influenti del cinema dell’epoca era Charlie Chaplin; il suo personaggio era quello di un vagabondo molto emotivo ha prodotto molti film muti tra cui Tempi Moderni e Il Monello.

La musica ha un ruolo fondamentale all’interno del film perché ha il compito di: sottolineare le emozioni, contestualizzare le immagini, esprimere i sentimenti del personaggio, definire il carattere di un personaggio, anticipare degli avvenimenti che avverranno poco dopo, prolungare un’azione, rievocare dei ricordi, collegare delle scene e contrastare le immagini.

La musica all’interno di un film può essere usata in due modi: in modo convergente ovvero la musica rinforza le emozioni oppure in modo divergente ovvero la musica contrasta le emozioni.

La musica divergente (usata meno frequentemente) ha risvolti più complessi e spesso nasconde significati non immediatamente percepibili dallo spettatore del film.

La musica può essere di due tipi: se la musica è “in” vuol dire che fa parte della scena mentre se è “off” non fa parte della scena.

A volte nei film si usano dei motivi ricorrenti detti leitmotiv che indicano un momento caratteristico della scena per esempio Asterix e Obelix che camminano.

School bullies are students who repeatedly hurt or offend or intimidate other students, especially those who are smaller or younger.

Cyber bullies use social networks, mobile phones or emails to do the same thing. Bullying at school is bad, but cyber bullying is worse because it doesn’t stop when the victim is at home.

Over one in three teenagers say they have experienced cyber bullying.

Many celebrities from around the world were also bullied at school for example Tom Cruise and David Beckam.

Selon une étude le temps passé devant un écran peut devenir dangereux s’il n’est pas limité.

L’étude indique qu’en moyenne un enfant de 7 ans passe l’équivalent d’une année pleine, nuit et jour,devant un écran, depuis qu’il est né ! À 18 ans, cela représente 3 années complètes. Et à 80 ans, 18 années. Ce calcul est évidemment une moyenne, parce qu’il y a aussi des enfants qui ne sont jamais devant la télé ou l’ordinateur.

Malheureusement le temps passé devant les écrans augmente. La télévision, l’ordinateur, les consoles de jeux, le téléphone portable et la tablette font partie de la vie quotidienne.

Pour certains spécialistes, les écrans sont devenus un problème, parce qu’ils concentrent trop l’attention des adultes et des enfants. On a effectivement tendance à s’isoler, à moins bouger, à être passif. On ne prend plus le temps de jouer, de lire, de discuter avec les copains et copines, on oublie de pratiquer une activité sportive, d’être actif. Ces activités contribuent à avoir une vie saine et à bien grandir.

Pour cela, il n’est pas nécessaire de supprimer tous les écrans. Il suffit de réduire le temps passé devant la télé ou l’ordinateur et d’augmenter la pratique d’une activité sportive ou les sorties en plein air.

En moyenne, je passe 2 heures par jour devant un écran, mais je pratique aussi un peu de sport. Je fais du hip hop. Dans mon temps libre, je sors avec mon amie Giada, pour aller prendre une glace.

Una vera e propria “epidemia di sedentarietà” quella del nostro tempo, ormai non si salvano neppure gli adolescenti. È quanto dice l’indagine “Abitudini e stili di vita degli adolescenti” condotta dalla Società Italiana di Pediatria (Sip). Ben il 60% dei ragazzi, infatti, trascorre all’incirca 11 ore al giorno tra sedia e poltrona, ovvero tra scuola, Internet e TV.

La televisione sta tornando alla grande tra le abitudini dei ragazzi, e invece di essere alternativa a Internet vi si somma, contribuendo ad aumentare il tempo in cui si sta seduti, per più di 3 ore al giorno.

La vita sedentaria è un’abitudine che predispone (soprattutto se associata a cattive abitudini alimentari e a fumo di tabacco) allo sviluppo di malattie come il sovrappeso, l’obesità e malattie circolatorie

ecco alcuni benefici che lo sport ha sui bambini

“Cameratismo”: entrare a far parte di una squadra sportiva dà ai bambini un senso di appartenenza e l’opportunità di fare nuove amicizie.

Imparare a perdere

Rispettare l’autorità: Seguire delle regole e accettare delle decisioni fa parte dello sport competitivo. E i giocatori sono spesso penalizzati per cattivi comportamenti.

Controllare le emozioni: Nello sport, le emozioni possono correre alte e imparare a incanalarle nel modo giusto può essere difficile per i giovani.

Autostima: molti studi suggeriscono che lo sport e altre attività fisiche possono contribuire allo sviluppo dell’autostima nei bambini.  Una pacca sulla spalla, una stretta di mano con un avversario alla fine di una partita (anche se hanno perso), aiuteranno a forgiare il carattere del bambino

Lavorare insieme: una squadra non può avere successo senza lavorare insieme. Non importa quanto siano bravi i singoli giocatori.  La comunicazione è fondamentale e imparare a far parte di un team è sinonimo di imparare a valutare l’efficacia del lavoro di squadra.

Meno egoismo: gli sport (in particolare gli sport di squadra) sono un’ottima opportunità per insegnare ai bambini ad essere meno egoisti.  Nello sport, i bambini devono pensare a cosa è meglio per la squadra,  non per loro stessi.

La guerra fredda è un periodo storico che va dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla caduta del muro di Berlino quindi dal 1945 fino al 1989.

Non si tratta di una guerra combattuta ma di una forte tensione politica e militare che ha segnato la storia del 900 per oltre 40 anni.

Il termine è stato usato per la prima volta dallo scrittore George Orwell e nel 1947 il giornalista Walter Lippman scelse come titolo del suo libro: the cold war. La guerra fredda indica la contrapposizione tra due blocchi internazionali ovvero l’occidente e il mondo comunista, gli USA e l’Unione Sovietica.

Le armi della guerra fredda sono le armi atomiche. Le due superpotenze ingrandiscono i loro arsenali atomici.

L’obbiettivo di questa guerra è esercitare la supremazia sul nemico.

Le olimpiadi del 1980 si tennero a Mosca ma vennero boicottate dagli americani e la stessa sorte toccò alle olimpiadi di Los Angeles nel 1984 solo che questa volta vennero boicottate dai Russi.

Dalla fine degli anni ’70 le testate nucleari vennero ridotte progressivamente grazie agli accordi SALT. Il segretario del partito comunista Gorbaciov ed il presidente americano Reagan mettono fine all’istallazione degli euromissili.

Il 9 novembre del 1989 il muro di Berlino cade e si pongono le basi per una riunificazione delle due Germanie; la guerra fredda è finita ed è vinta dagli USA.

L’energia nucleare deriva da profonde modificazioni della struttura della materia; questo concetto fu appreso più di un secolo fa da Albert Einstein che sviluppò la formula E=mc²: la E sta per energia (prodotta dalla reazione nucleare) è uguale alla piccolissima parte di massa atomica che si trasforma in energia durante la reazione moltiplicata per la velocità della luce al quadrato.

Teoricamente esistono due modi per produrre energia nucleare: il primo è la fissione o scissione nucleare e il secondo è la fusione nucleare ma praticamente è possibile realizzare solo la fissione nucleare.

La fissione nucleare consiste nello “spezzare” l’uranio 235 colpendolo con un neutrone. Una volta scisso l’uranio 235 in due parti, il cripton e il bario, la somma della massa delle due parti è leggermente meno rispetto alla massa iniziale questo perché una piccola parte di massa si è trasformata in energia. A questo punto parte una reazione a catena.

L’uranio 235 è presente in piccolissime percentuali (7‰) in natura per tanto per creare questo materiale bisogna arricchire l’uranio

Durante la reazione nucleare si ottiene un nuovo combustibile nucleare detto plutonio.

La fusione nucleare consiste nell’unione di due nuclei leggeri il deuterio e il trizio i quali vengono spinti uno contro l’altro a formare un solo nucleo detto elio il quale risulta però un po’ meno pesante della somma degli altri due questo perché una piccola parte di massa nello scontro si è trasformata in energia. Attualmente gli scienziati sono riusciti a realizzare la fusione nucleare solo in forma non controllata realizzando la bomba all’idrogeno. Non sono invece riusciti a sprigionare questa energia in maniera lenta e controllata questo a causa delle elevatissime temperature infatti non esiste alcun materiale al mondo capace di sopportare queste temperature.

Nel reattore di una centrale nucleare avviene la scissione controllata che produce vapore che fa roteare delle turbine producendo energia.

La sicurezza delle centrali nucleari è da sempre stata al centro di discussioni e polemiche perché da molti questa forma di energia è ritenuta molto pericolosa. I due incidenti nucleari principali sono quello di Chernobyl, Ucraina avvenuto il 26 aprile del 1986 e quello di Fukushima, Giappone avvenuto l’11 marzo del 2011.

L’Italia è contraria al nucleare però importa energia prodotta tramite questo sistema dalla Francia (in Francia più del 75% dell’energia prodotta deriva da centrali nucleari).

L’energia nucleare non inquina però produce delle scorie radioattive molto difficili da smaltire; attualmente esistono due modi per smaltire queste scorie: il dimezzamento e la sepoltura sotto terra.

informazioni tratte da vari siti internet, dai libri di scuola e dal materiale fornitomi dai docenti