Novella sul Coronavirus

Alice e la sua famiglia

La pandemia era finalmente finita; gli strapieni ospedali si erano svotati, la vita tornava a risplendere e la civiltà si risvegliava dal lungo stop. Con la pandemia finiva anche la quarantena, riaprivano i negozi e le persone uscivano dalle loro case, usate come riparo durante la pandemia. Erano tutti felici, Alice dopo essere stata per mesi in un ospedale, perché aveva riscontrato il virus, al risveglio si sentiva debole ma viva, e con tanta voglia di correre e di vedere i suoi amici, Alice aveva un sogno nella vita, un giorno si sarebbe laureata, i suoi genitori però, durante la pandemia avevano perso il lavoro e presto non furono più in grado di pagare l’affitto, suo padre la rassicurava dicendo che si sarebbero presi una casa più grande di prima.

Dopo molti sforzi i genitori di Alice riuscirono a permettersi una casa molto più grande e bella della precedente, cosicché Alice tornò in una vita normale, o quasi, lei continuò a fare amicizie con altri bambini, ma non fortunati come lei, alcuni avevano dei fratelli ed i genitori non lavoravano entrambi Alice si dispiacque molto della cosa ed invitò, prima uno, poi un altro, ed un altro, ed un altro ancora con tutti i loro genitori ad andare a vivere da lei, dato che la casa che aveva ora poteva ospitare anche più di una famiglia, Alice però si fece prendere un po’ troppo la mano a tal punto che la casa iniziò ad essere troppo affollata, la madre di Alice, benestante a quel punto, la rimproverò e le disse che, si meritava sia un premio, per la bontà mostrata verso quelle persone, ma anche una punizione per aver ridotto la casa in quelle condizioni. Così la madre ed il padre di Alice andarono a vivere in un’altra casa mentre lei rimase lì con i suoi amici e le loro famiglie.