C’era una volta, in un paese lontano, un piccolo virus: Era famoso per il suo caratterino: ribelle, dispettoso, disubbidiente, per questo veniva chiamato coronavirus, perchè si comportava proprio come un piccolo principe con la corona. Il sogno più grande del coronavirus era di girare il mondo. Passava giornate intere a sognare paesi lontani, voleva vedere i mari del mondo ,le montagne altissime in tutti i continenti e monumenti famosi come la Tour Eiffel, il Colosseo, il Big Ben e l’Empire State Building. Per un periodo studiò i comportamenti delle persone e capì che per andare lontano doveva utilizzare la gentilezza, si sarebbe dovuto intrufolare nei loro abbracci, nelle strette di mano e nei baci. Inconsapevole dei danni che avrebbe causato il virus partì dalla Cina e arrivò fino in Italia. Nella lunga strada percorsa, però, fece danni, procurò malattie, paure, al punto da far abbandonare agli esseri umani le loro abitudini di tutti i giorni. Alcune persone capirono che lavandosi le mani in modo accurato, starnutendo e tossendo nella piega del gomito, avrebbero fermato il viaggio del coronavirus. Il virus a quel punto dovette fermarsi, tolse la corona e scrisse una lettera di saluto agli altri abitanti del mondo che, con atti prudenti lo avevano sconfitto. Così facendo il mondo fu salvo.
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Published: Apr 19, 2020
Latest Revision: Apr 19, 2020
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