LETTERATURA DEL ‘900 by Baratto Emma - Illustrated by Emma Baratto - Ourboox.com
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LETTERATURA DEL ‘900

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Artwork: Emma Baratto

  • Joined Mar 2020
  • Published Books 3

IL CREPUSCOLARISMO

E’ un movimento nato in Italia nei primi decenni del novecento.

I poeti di questa corrente, avvertendo la crisi spirituale del loro tempo si fanno interpreti di una nuova sensibilità e poesia.

Essi assumono un atteggiamento di rinuncia, si rifugiano nel ricordo dell’infanzia, aspirano a un’esistenza semplice e serena.Le loro composizioni sono accumunate da un tenuo pessimismo, malinconia e stanchezza di vivere.

Negano alla poesia ogni ruolo sociale, le parole appartengono al parlato, il verso tende alla prosa e le parole spesso appartengono al parlato perché per loro il modo è fatto di piccole cose.

I temi sono paesaggi autunnali, la tristezza per le cose perdute e la rievocazione nostalgica di ambienti e persone del passato.

I poeti principali sono: Guido Gozzano, Sergio Corazzini, Marino Moretti e Corrado Govoni.

2

GUIDO GOZZANO

 

LA VITA

Nasce a Torino nel 1883. Dopo glistudi liceali si iscrive alla facoltà di Legge, ma la abbandona per seguire  corsi di lettere.

Si dedica completamente alla poesia e scrive il suo primo volume di liriche, La via del rifugio, e successivamente I colloqui.

Malato di tubercolosi, si rifugia sulla riviera ligure.

Nel 1912 decide di compiere un lungo viaggio in India.

I suoi ricordi verranno raccolti nel 1917 nel volume Verso la cuna del mondo.

Muore a Torino nel 1916.

 

3

LE OPERE

La via del rifugio, pubblicata nel 1907, manifesta la sensibilità del’autore fatta da piccole cose quotidiane.

I colloqui, pubblicato nel 1911, rappresenta una sorta di autobiografia suddivisa in tre sezioni: Il giovanile errore, Alle soglie, Il reduce, che ricostruiscono le tappe ideali della vita del poeta.

I TEMI E LO STILE

Nella sue poesia sono presenti ambienti tranquilli ed atmosfere raccolte.

Il poed aguarda il mondo con nostalgia ed ironia.

Nello stile utilizza un linguaggio familiare e colloquiale, accostato a frasi raffinate.

 

4
L’ASSENZA di Guido Gozzano
Un bacio. Ed è lungi. Dispare
giú in fondo, là dove si perde
la strada boschiva che pare
un gran corridoio nel verde.
Risalgo qui dove dianzi
vestiva il bell’abito grigio:
rivedo l’uncino, i romanzi
ed ogni sottile vestigio…
Mi piego al balcone. Abbandono
la gota sopra la ringhiera.
E non sono triste. Non sono
piú triste. Ritorna stasera.E intorno declina l’estate.
E sopra un geranio vermiglio,
fremendo le ali caudate
si libra un enorme Papilio…
L’azzurro infinito del giorno
è come una seta ben tesa;
ma sulla serena distesa
la luna già pensa al ritorno.

Lo stagno risplende. Si tace
la rana. Ma guizza un bagliore
d’acceso smeraldo, di brace
azzurra: il martin pescatore…E non sono triste. Ma sono
stupito se guardo il giardino…
stupito di che? non mi sono
sentito mai tanto bambino…Stupito di che? Delle cose.
I fiori mi paiono strani:
ci sono pur sempre le rose,
ci sono pur sempre i gerani…

5

IL FUTURISMO

E’ un movimento d’avanguardia nato da un manifesto programmatico di Filippo Tommaso Marinetti.

Sostiene la necesssità di rinnovamento del’arte. La nuova forma di bellezza è il dinamismo universale.

Affascinati dal progresso tecnologico, i futuristi esaltano il mondo moderno in tutte le sue espressioni: la velocità, la civiltà delle macchine, l’industrializzazione e la guerra. Quest’ultima definita come come sola igiene del mondo perché spazza via i deboli e lascia i forti a governare in modo sempre più dinamico ed aggressivo.

Sarà proprio questo movimento che appoggerà l’intervento nella Prima Guerra Mondiale e fiancheggerà il fascismo nel dopoguerra.

I principali esponenti sono: Filippo Tommaso Marinetti, Aldo Palazzeschi, Luciano Folgore e Ardengo Soffici.

6

FILIPPO TOMMASO MARINETTI

Nasce ad Alessandria d’Egitto il 22 dicembre 1876.

Inizia gli studi nella città natale, poi li continua a Parigi e li conclude a Genova, laureandosi in giurisprudenza.

Pubblica alcuni volumi di poesie che mostrano il suo carattere esuberante e combattivo.

Partecipa alla Prima Guerra Mondiale come volontario.

Si spegne nel 1944 a Bellagio.

 

7

LE SUE OPERE

Il Manifesto del Futurismo ( 1909 ) esalta l’inizio di un’epoca nuova.

Zang Tumb Tumb ( 1914 ) è stata realizzata durante l’assedio di Adrianopoli sotto la suggestione delle azioni belliche.

Guerra sola igiene del mondo ( 1913-1915 ) parla del bisogno di guerra secondo la politica futurista.

L’Indomabile (1922) in cui la violenza bestiale viene purificata grazie alla civiltà delle macchine.

Poemi simultanei futuristi (1933) esaltano l’ebbrezza della velocità.

Aeropoema del Golfo della Spezia, celebra la flotta italiana da guerra.

I TEMI

Esalta la guerra, la velocità l’istinto più sfrenato e la forza, organizza manifestazioni di patriottismo irredentistico ed è in polemica con la cultura tradizionale.

8

BOMBARDAMENTO di Filippo Tommaso Marinetti

Ogni 5 secondi cannoni da assedio sventrare
spazio con un accordo tam-tuuumb
ammutinamento di 500 echi per azzannarlo
sminuzzarlo sparpagliarlo all´infinito
nel centro di quei tam-tuuumb
spiaccicati (ampiezza 50 chilometri quadrati)
balzare scoppi tagli pugni batterie tiro
rapido violenza ferocia regolarita questo
basso grave scandere gli strani folli agita-
tissimi acuti della battaglia furia affanno
orecchie occhi
narici aperti attenti
forza che gioia vedere udire fiutare tutto
tutto taratatatata delle mitragliatrici strillare
a perdifiato sotto morsi shiafffffi traak-traak
frustate pic-pac-pum-tumb bizzzzarrie
salti altezza 200 m. della fucileria

9

Giù giù in fondo all’orchestra stagni
diguazzare buoi buffali
pungoli carri pluff plaff impen-
narsi di cavalli flic flac zing zing sciaaack
ilari nitriti iiiiiii… scalpiccii tintinnii 3
battaglioni bulgari in marcia croooc-craaac
[ LENTO DUE TEMPI ] Sciumi Maritza
o Karvavena croooc-craaac grida delgli
ufficiali sbataccccchiare come piatttti d’otttttone
pan di qua paack di là cing buuum
cing ciak [ PRESTO ] ciaciaciaciaciaak
su giù là là intorno in alto attenzione
sulla testa ciaack bello Vampe
vampe

vampe vampe

10

vampe vampe

vampe ribalta dei forti die-

vampe

vampe
tro quel fumo Sciukri Pascià comunica te-
lefonicamente con 27 forti in turco in te-
desco allò Ibrahim Rudolf allò allò
attori ruoli echi suggeritori
scenari di fumo foreste
applausi odore di fieno fango sterco non
sento più i miei piedi gelati odore di sal-
nitro odore di marcio Timmmpani
flauti clarini dovunque basso alto uccelli
cinguettare beatitudine ombrie cip-cip-cip brezza

11

verde mandre don-dan-don-din-bèèè tam-tumb-
tumb tumb-tumb-tumb-tumb-tumb-
tumb Orchestra pazzi ba-
stonare professori d’orchestra questi bastona-
tissimi suooooonare suooooonare Graaaaandi
fragori non cancellare precisare ritttttagliandoli
rumori più piccoli minutisssssssimi rottami
di echi nel teatro ampiezza 300 chilometri
quadri Fiumi Maritza
Tungia sdraiati Monti Ròdopi
ritti alture palchi logione
2000 shrapnels sbracciarsi esplodere
fazzoletti bianchissimi pieni d’oro Tumb-
tumb 2000 granate protese
strappare con schianti capigliature
tenebre zang-tumb-zang-tuuum
tuuumb orchesta dei rumori di guerra

12

gonfiarsi sotto una nota di silenzio
tenuta nell’alto cielo pal-
lone sferico dorato sorvegliare tiri parco
aeroatatico Kadi-Keuy

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