IL LIBRO DEGLI AGGETTIVI by ANDREA DE ROBERTO - Illustrated by ANDREA DE ROBERTO - Ourboox.com
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IL LIBRO DEGLI AGGETTIVI

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Artwork: ANDREA DE ROBERTO

  • Joined Mar 2020
  • Published Books 4
IL LIBRO DEGLI AGGETTIVI by ANDREA DE ROBERTO - Illustrated by ANDREA DE ROBERTO - Ourboox.com

GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI

Sono quelle paroline che accompagnano il nome e ne indicano le qualità rispondendo alla domanda: “com’è?”.

Le parole che dicono com’è una persona, un animale o una cosa sono qualità e si chiamano aggettivi qualificativi.

La bella farfallina aveva lunghe ali rosa, verdiazzurre e volava nell’aria calda e profumata della primavera”

In pratica sono quelle che rispondono alla domanda “com’è?”.

Ad esempio: ho comprato un vestito elegante, costoso, rosso, bello.

Nota bene: l’aggettivo segue il nome nel genere (maschile o femminile) e nel numero (singolare o plurale). L’aggettivo e il nome sono come dei fratelli!!

Ad esempio:

il cane peloso (singolare) – i cani pelosi (plurale)

la maestra laboriosa (femminile) – il maestro laborioso (maschile)

Gli aggettivi che però finiscono in -e cambiano desinenza solo nel numero (dal singolare al plurale) e non nel genere.

Ad esempio: il bambino felice; la bambina felice
i bambini felici, le bambine felici

Esistono alcuni aggettivi che rimangono invariati anche se cambia il genere e il numero.
Ad esempio: il pigiama rosa; la vestaglia rosa
il fiore rosa; i fiori rosa.

 

Quando l’aggettivo si riferisce a più nomi di genere e numero diversi, l’aggettivo viene espresso per lo più al maschile.

Ad esempio: Carlo e Maria sono simpatici

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I GRADI DELL’AGGETTIVO

  • GRADO POSITIVO: È l’aggettivo nella sua forma base.ES: BELLO, CATTIVO, BASSO, LARGO, SCURO, FORTE…

 

  • GRADO COMPARATIVO: Indica un paragone, un confronto, tra due elementi (il primo ed il secondo termine di paragone).

La comparazione può essere di 3 tipi:

  1. Comparativo di maggioranza: Stabilisce che il primo termine di paragone, possiede una qualità in misura maggiore rispetto al secondo termine di paragone. ES: Mio papà (1° termine di paragone) è PIÙ ALTO di mia mamma (2° termine di paragone).
  2. Comparativo di minoranza: Indica che il primo termine di paragone possiede una qualità in misura inferiore rispetto al secondo termine di paragone. ES: Maria è MENO GRANDE di Paola
  3. Comparativo di uguaglianza: Si manifesta quando entrambi i termini di paragone detengono in egual misura la qualità riportata.ES: Saverio è bravo a giocare a calcio TANTO QUANTO Paolo.
  • GRADO SUPERLATIVO: Indica il grado massimo di possedimento di una certa qualità
  1. Superlativo relativo: Quando un elemento della frase possiede in misura maggiore una qualità rispetto ad un gruppo di persone o di oggetti: ES: Katia è la giocatrice PIÙ FORTE DELLA SQUADRA.

  1. Superlativo assoluto: Quando un elemento della frase possiede una qualità al massimo livello, senza confronti con altri termini di paragone.ES: “Giacomo è INTELLIGENTISSIMO.  “La mia insegnante è ESTREMAMENTE preparata“.
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GLI AGGETTIVI POSSESSIVI

Gli aggettivi possessivi specificano a chi appartiene la cosa, l’animale o la persona espressi dal nome; sono sei e concordano nel genere e nel numero con il nome di riferimento.

Nella lingua italiana si usano, inoltre due aggettivi possessivi: proprio ( propria, propri, proprie) che si usa al posto dei possessivi di 3° persona singolare e plurale, e altrui ( è invariabile e significa degli altri).

 

 

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GLI AGGETTIVI DIMOSTRATIVI

Gli aggettivi dimostrativi specificano posizione e tempo del nome a cui si riferiscono. Infatti:

  • questo indica una persona, un animale o una cosa vicini nello spazio e nel tempo a chi parla;

  • codesto indica una persona, un animale o una cosa vicini nello spazio e nel tempo a chi ascolta;

  • quello indica una persona, un animale o una cosa lontani nello spazio e nel tempo sia da chi parla che da chi ascolta.

Anche gli aggettivi dimostrativi concordano nel genere e nel numero con il nome. Davanti ai nomi che iniziano con vocale è possibile usare la forma apostrofata.

Sono Aggettivi dimostrativi anche  stesso, medesimo e taleStesso, medesimo e tale hanno il significato di uguale, identico.

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GLI AGGETTIVI INDEFINITI

Gli aggettivi indefiniti indicano quantità imprecisate o qualità in senso generico.

Gli aggettivi indefiniti sono tantissimi, i principali sono:

  • quantità indefiniteogni, qualche, alcuno, ciascuno, tale, certo, altro, nessuno, poco, parecchio, molto, alquanto, tanto, troppo, tutto,…ecc.

  • qualità in senso generico: qualunque, qualsiasi, qualsivoglia, diverso, vario.

Alcuni di essi concordano con il nome nel genere e nel numero come: troppo tempo, troppi guai, troppa luce, troppe persone.

 

Altri sono invariabili come: ogni bambino, ogni bambina, qualche giocattolo, qualche donna, … ecc.

 

Gli aggettivi indefiniti, come tutti gli aggettivi, devono essere sempre seguiti dai nomi a cui si riferiscono.

 

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GLI AGGETTIVI NUMERALI

Gli aggettivi numerali si dividono in: cardinali, ordinali.

Gli aggettivi numerali si scrivono in lettere nei testi narrativi, espositivi, descrittivi e in alcuni documenti ufficiali. Si scrivono in cifre: nelle date, nei testi tecnico scientifici o in presenza di numeri molto lunghi, nelle operazioni matematiche, nelle misurazioni, nei numeri civici.

E’ obbligatorio servirsi delle cifre romane per indicare i secoli, i millenni, i sovrani e i papi.

GLI AGGETTIVI NUMERALI CARDINALI

Gli aggettivi numerali cardinali sono invariabili sia nel genere che nel numero e sono : uno, due, tre , quattro…., sedici,…centocinquanta,…ecc.)

Solo uno (una, un, un’) e mille( che al plurale ha la forma -mila) non rispettano la regola.

Dammi un solo minuto, Mi compri una palla?   Vorrei mille baci.  A quel concerto c’erano ventimila persone.

Per stabilire se uno è un aggettivo o articolo indeterminativo bisogna prestare ben attenzione al suo significato:

  • se si fa riferimento alla quantità precisa: è aggettivo numerale: Ho comprato 6 mele è un melone.

  • se non si fa riferimento alla quantità precisa allora è articolo indeterminativo: Una bambina diventerà donna.

Il numero tre si scrive senza accento. Vogliono invece l’accento i suoi composti: ventitrè, trentatrè,…centotrè, ecc.

GLI AGGETTIVI NUMERALI ORDINALI

Gli aggettivi numerali ordinali indicano il posto di una persona, un animale o una cosa e concordano nel genere e nel numero con il nome a cui si riferiscono come primo, secondo decimo….

Ha attaccato il primo francobollo della seconda pagina.

Gli ordinali si possono scrivere anche usando i numeri romani: XV secolo, Vittorio Emanuele II…

Spesso sono preceduti dall’articolo. Tra gli aggettivi numerali si considerano anche ultimo, penultimo, terzultimo,… e così via.

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