LETTERATURA

by Andrea

Artwork: Andrea Piva

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LETTERATURA

by

Artwork: Andrea Piva

  • Joined Mar 2020
  • Published Books 3

DECADENTISMO:

-ORIGINI IN FRANCIA

-NASCE DA UNA PROFONDA CRISI ESISTENZIALE

 

I PRINCIPALI MODI DI ESSERE ERANO:

-INDIVIDUALISMO

-ISOLAMENTO DALLA SOCIETA ‘ 

-ANGOSCIA

-PERDONO LA FIDUCIA NELLA RAGIONE

2

PASCOLI 

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LA SUA VITA

-1855 NASCE

-1867 MUORE SUO PADRE

-OTTIENE UNA CATTEDRA ALL’UNIVERSITA ‘DI LETTERE DI BOLOGNA

-1912 MUORE

3

LE SUE PRINCIPALI 3 RACCOLTE DI POESIE SONO:

-MYRICAE

-CANTI DI CASTEL VECCHIO

-POEMI CONVIVIALI

 

LA SUA OPERA PIU ‘CONOSCIUTA E’:

IL X AGOSTO

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla arde e cade,
perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de ‘suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

 

4

D’ANNUNZIO

Risultato immagini per D 'annunzio

-NASCE IL 1863

-PARTECIPA ALLA GRANDE GUERRA

-MUORE A MUORE NEL 1938

 

 

5

I SUOI TRE ROMANZI PIU’ FAMOSI SONO:

-IL PIACERE L’INNOCENTE

-IL TRIONFO DELLA MORTE

-IL PIACERE

 

LA SUA POESIA PIU’ FAMOSA E’:

 LA PIOGGIA NEL PINETO

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t’illuse, che oggi m’illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell’aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.

E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d’arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, ascolta. L’accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall’umida ombra remota.

Più sordo e più fioco
s’allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s’ode voce del mare.
Or s’ode su tutta la fronda
crosciare
l’argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.

Ascolta.
La figlia dell’aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell’ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l’erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.

E andiam di fratta in fratta,
o congiunti o disciolti
(e il verde vigore rude
ci allaccia i mallèoli
c’intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m’illuse, che oggi t’illude,
o Ermione .

6

IL FUTURISMO

– MOVIMENTO D’AVANGUARDIA

-FILIPPO TOMMASO MARTINETTI

-PROGRESSO TECNOLOGICO

-ESALTAZIONE: VIOLENZA, GUERRA, NAZIONALISMO

 

FILIPPO TOMMASO MARTINETTI

-NASCE: ALESSANDRIA D’EGITTO IL 22/12/1876

-GENITORI ITALIANI

-INIZIA GLI STUDI NELLA SUA CITTA’ NATALE LI PROSEGUE A PARIGI E LI TERMINA A GENOVA

 

LA SUA OPERA PIU’ CONOSCIUTA E’ BOMBARDAMENTO

 

7

BOMBARDAMENTO

 

Ogni 5 secondi cannoni da assedio sventrare
Spazio con un accordo tam-tuuumb
Ammutinamento di 500 echi per azzannarlo
Sminuzzarlo sparpagliarlo all’infinito
Nel centro di quei tam-tuuumb
Spiaccicati (ampiezza 50 chilometri quadrati)
Balzare scoppi tagli pugni batterie tiro
Rapido violenza ferocia regolarita questo
Basso grave scandere gli strani folli agita-
Tissimi acuti della battaglia furia affanno
Orecchie occhi
Narici aperti attenti
Forza che gioia vedere udire fiutare tutto
Tutto taratatatata delle mitragliatrici strillare
A perdifiato sotto morsi shiafffffi traak-traak
Frustate pic-pac-pum-tumb bizzzzarrie
Salti altezza 200 m. della fucileria
Giù giù in fondo all’orchestra stagni
Diguazzare buoi buffali
Pungoli carri pluff plaff impen
Narsi di cavalli flic flac zing zing sciaaack
Ilari nitriti iiiiiii… scalpiccii tintinnii 3
Battaglioni bulgari in marcia croooc-craaac
Sciumi Maritza
O Karvavena croooc-craaac grida delgli
Ufficiali sbataccccchiare come piatttti d’otttttone
Pan di qua paack di là cing buuum
Cing ciak [ PRESTO ] ciaciaciaciaciaak
Su giù là là intorno in alto attenzione
Sulla testa ciaack bello Vampe
Vampe
Vampe vampe
Vampe vampe
Vampe ribalta dei forti die-
Vampe
Vampe
Tro quel fumo Sciukri Pascià comunica te-
Lefonicamente con 27 forti in turco in te-
Desco allò Ibrahim Rudolf allò allò
Attori ruoli echi suggeritori
Scenari di fumo foreste
Applausi odore di fieno fango sterco non
Sento più i miei piedi gelati odore di sal-
Nitro odore di marcio Timmmpani
Flauti clarini dovunque basso alto uccelli
Cinguettare beatitudine ombrie cip-cip-cip brezza
Verde mandre don-dan-don-din-bèèè tam-tumb-
Tumb tumb-tumb-tumb-tumb-tumb-
Tumb Orchestra pazzi ba-
Stonare professori d’orchestra questi bastona-
Tissimi suooooonare suooooonare Graaaaandi
Fragori non cancellare precisare ritttttagliandoli
Rumori più piccoli minutisssssssimi rottami
Di echi nel teatro ampiezza 300 chilometri
Quadri Fiumi Maritza
Tungia sdraiati Monti Ròdopi
Ritti alture palchi logione
2000 shrapnels sbracciarsi esplodere
Fazzoletti bianchissimi pieni d’oro Tumb-
Tumb 2000 granate protese
Strappare con schianti capigliature
Tenebre zang-tumb-zang-tuuum
Tuuumb orchesta dei rumori di guerra
Gonfiarsi sotto una nota di silenzio
Tenuta nell’alto cielo pal-
Lone sferico dorato sorvegliare tiri parco
Aeroatatico Kadi-Keuy
8

CREPUSCOLARISMO

 

-CARATTERISTICHE
•    Rifiuto del sublime e della concezione estetica
•    Disprezzano la figura del poeta
•    Rifiuto del sentimentalismo in poesia
•    Rifiuto della tradizione letteraria
•    Uso del verso libero

 

I TEMI:

•    I personaggi descritti sono persone umili
•    I paesaggi sono umili
•    Amano parlare della vita quotidiana.

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