aerografia
Già nell’antichità si usava spruzzare, usando l’uso di cannucce, il colore sugli oggetti. Da qui nasce l’aerografia che conoscerà il suo massimo splendore alla fine del 1800. Lo strumento utilizzato per realizzare tale tecnica è l’aerografo. Composto da una piccola penna collegata ad un micro compressore d’aria, fornito da eseguire tracce di colore molto nebulizzato e preciso.
In base ai supporti (metalli, plastiche, carte, legnami, ecc.) Si possono utilizzare diverse tipologie di colori solventi o base acquosa.
Particolarmente adatta per eseguire lavori di alta precisione, l’aerografia trova vasti campi di applicazione tra cui l’applicazione pubblicitaria, la pittura, la decorazione di auto e moto, caschi, muri, ecc.
affresco
La pittura a affresco, abitualmente denominata “affresco”, è una tecnica pittorica antichissima e consistente nel dipingere con pigmenti naturali diluiti in acqua, direttamente sul muro prima che l’intonaco è sia asciugato affinchè il colore essiccandosi nella malta diventi dettagliati dettagliati.
I colori, una volta stesi sulla malta, sono integrati strettamente al supporto.
Una causa delle difficoltà tecniche di esecuzione, l’affresco oggi è una tecnica ormai passata in disuso ma nel corso dei secoli ha avuto una grande diffusione.
I tempi rapidi di essiccazione e l’immediato e indelebile assorbimento del colore sull’intonaco determinano le principali difficoltà di realizzazone dell’affresco.
Per limitare tali problemi, l’area di lavoro di un affresco viene suddivisa in porzioni minori tenendo conto dei tempi di realizzazione medi e di asciugatura dell’intonaco in una giornata.
Difficile inoltre includere la reale tonalità dei colori poichè l’intonaco bagnato li fa sembrare più scuri mentre la calce tende a sbiancare i pigmenti.
assemblea
Tecnica artistica moderna nata dallo sperimentalismo delle avanguardie, la cui rappresentazione tridimensionale si configura assemblando diversi oggetti della quotidianità oppure insoliti e inusuali che compongono l’opera stessa.
La tridimensionalità stessa differenzia l’assemblage dal collage con cui ha molte similitudini.
Nell’assemblaggio, anche il colore viene inteso come un oggetto rappresentato nell’opera stessa.
acquerello
La tecnica pittorica denominata acquerello si avvale di pigmenti minerali o vegetali macinati e diluiti con acqua e mescolati con un legante come ad esempio la gomma arabica e la glicerina.
La carta ad alta percentuale di cotone è la base maggiormente utilizzata per dipingere adottando questa tecnica, molto in uso sopratutto da chi dipinge all’aperto e in viaggio proprio per la facile trasportabilità dei materiali impiegati.
Oltre alla carta, possono essere usati da supporto per dipingere ad acquerello altri materiali come il cartone, la pergamena, il legno, il vetro, a patto che le superfici siano opportunamente preparate e trattate.
Esistono tre diverse tecniche attraverso cui poter realizzare la composizione dell’acquerello e delle sue caratteristiche sfumature e trasparenze:
-pittura bagnato su asciutto: pigmenti disciolti in acqua afinchè i colori scorrano sul foglio asciutto.
-pittura bagnato su bagnato: stesura dei colori sul foglio bagnato affinchè i pigmenti conferiscano al dipinto un effetto soffuso e venato.
-pittura per velature sovrapposte: conferiscono all’opera tonalità cromatica e forza utili a rappresentare ombre, giochi di luce e volumi.
L’esecuzione di lavori ad acquerello richiede gran maestria dato che eventuali errori rimarrebbero in evidenza vista l’impossibilità di celare le stesure sottostanti.
carboncino
Secondo diverse fonti, il disegno a carboncino risulta essere una delle più antiche forme d’arte pittorica poichè utilizzato fin dalla preistoria, epoca in cui l’uomo usava riprodurre le proprie azioni sulle pareti delle caverne affidandosi a pezzi di legno carbonizzati.
Il carboncino consente di ottenere una straordinaria varietà di gamme nere e grigie, morbide e sgranate e si può trovare sotto forma di di matite, gessi o bastoncini.
I diversi gradi di durezza sono dovuti alla durata complessiva del processo di carbonizzazione. Il carboncino naturale lascia un tratto grigio-nero. Solitamente viene utilizzato per disegni di grandi dimensioni.
Il carboncino compresso, molto fragile, è composto da antracite e colla di farina modellate sotto pressione. Lascia un segno nero, molto profondo e regolare, ma offre una ristretta gamma di sfumature ed è usato soprattutto per i disegni grafici, molto tecnici e regolari.
Supporto ottimale per il carboncino sicuramente è la carta a trama ruvida. Le diverse tonalità del carboncino si ottengono variando la pressione della mano sul foglio. Il carboncino si sfuma facilmente sia con le dita che con uno sfumino ma, anche con la gomma, si possono ottenere giochi di luce.
Cartone d’arazzo
Cartone preparatorio
Cerchio cromatico
Chiaroscuro (arte)
Cloisonnisme
Published: Mar 12, 2020
Latest Revision: Mar 12, 2020
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