GIOVANNI PASCOLI
LA VITA
Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di Romagna nel 1855.
All’età di sette anni, con i fratelli maggiori, entra in collegio dove rimane fino al 1871.
Il 10 agosto del 1867 il padre viene assassinato da persone ignote, il primo di una serie di lutti che segneranno la vita di Pascoli e della famiglia.
Aderisce al movimento socialista e viene condannato per vari mesi di carcere.
Muore a Bologna nel 1912.
LE OPERE
-Myricae (una raccolta di poesie su temi familiari)
-Lavandare
-Arano
-X Agosto
-Novembre
-Sera d’ottobre
LA POETICA E LO STILE
La poesia di Pascoli nasce da una sensibilità dovuta alle diverse vicende avvenute nel corso della sua vita, soprattutto le tragedie familiari.
Egli evade dalla realtà e si rifugia nel mondo dell’infanzia, con l’atteggiamento di un fanciullino.
Il linguaggio che utilizza è innovativo, più suggestivo che realistico.
GABRIELE D’ANNUNZIO
LA VITA
Gabriele D’annunzio nasce a Pescara nel 1863 e studia in uno dei collegi più prestigiosi d’Italia e si stabilisce a Roma.
Nel 1889 pubblica il suo primo romanzo, il piacere, ricco di risvolti autobiografici.
Nel 1910 emigra in Francia e ritornerà in Italia solo nel 1915, dove si dichiara interventista.
Si ritira infine a Gardone, sul Lago di Garda, nella residenza da lui chiamata “Vittoriale degli italiani”, che trasformerà nel museo della sua vita, qui muore nel 1938.
LE OPERE
-Il piacere
-L’innocente
-Il trionfo della morte
-Le laudi del cielo,del mare, della terra e degli eroi e Alcyone
-La pioggia nel pineto
-I pastori
-La figlia di Jorio
-La città morta
LA POETICA
D’annunzio è lo scrittore che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, influisce maggiormente sulla letteratura del tempo.
Nel linguaggio va alla ricerca di parole raffinate che hanno lo scopo di persuadere e affascinare.
POESIE
PASCOLI X agosto
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto
l’uccisero:cadde tra spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero; disse:Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là nella casa romita,
lo aspettano, aspettano invano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale.
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!
D’ANNUNZIO
LA PIOGGIA NEL PINETO
Taci.Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta.Piove
dalle nuvole sparse.
Piove sulle tamerici
salmastre ed arse
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove sui nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t’illuse, che oggi m’illude
o Ermione.
CREPUSCOLARISMO
Sono definiti poeti crepuscolari quei poeti che in italia nel Novecento avvertono la crisi spirituale del loro tempo.
Essi assumono infatti un atteggiamento di rinuncia, si ripiegano su se stessi rifugiandosi nel ricordo dell’infanzia e aspirano ad un’esistenza semplice e serena.
Le loro composizioni sono accompagnate da un tenue pessimismo da malinconia e stanchezza di vivere.
I temi cantati sono i dolci paesaggi autunnali,la tristezza per le cose perdute e la rievocazione nostalgica di ambienti e persone del passato.
Gli autori principali sono:Gozzano,Corazzini,Moretti,Govoni.
GUIDO GOZZANO
LA VITA
Nasce a Torino nel 1883 da una famiglia benestante.
Dopo gli studi liceali si iscrive alla facoltà di legge senza mai laurearsi.
Abbandonati gli studi si dedica completamente alla poesia, pubblicando La via del rifugio e successivamente I colloqui.
Dopo essersi ammalato di tubercolosi muore a Torino nel 1916.
LE OPERE
-La via del rifugio pubblicata nel 1907
-I colloqui pubblicato nel 1911
-La sua autobiografia divisa in tre sezioni:Il giovanile errore,Alle soglie,Il reduce.
I TEMI E LO STILE
Nelle poesie di Guido Gozzano sono presenti oggetti e temi del crepuscolarismo, che lo portano a desiderare tranquilli ambienti di provincia e atmosfere più raccolte.
Gozzano nelle sue opere utilizza un linguaggio colloquiale e familiare, spesso accostato a espressioni raffinate
Published: Mar 10, 2020
Latest Revision: Mar 10, 2020
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