Erano in tre.
Leon il grande, Max il secondo, Rémi il più piccolo.
Quando passeggiavano, Leon il grande camminava sempre davanti.
Gli piaceva tanto. Diceva:
– Guardate! Le macchine, le nuvole, e i grandi alberi che dondolano!
Dietro le larghe spalle di Leon, Max e Rèmi non vedevano niente. A loro non importava. Dietro quelle larghe spalle, si sentivano bene.
Camminavano tenendosi per mano,
e Max raccontava a Rèmi storie inventate di castelli.
Al semaforo, Leon si fermava, affermava:
– Aspettate.
Poi quando il semaforo diventava verde, diceva:
– Attraversate!
Max e Rèmi ubbidivano. Perché Leon conosceva i pericoli.
Una mattina, Leon disse:
– Oh! Guardate il palloncino quanto è bello, quanto è grande!
E per la prima volta, dietro le larghe spalle di Leon, Max ebbe voglia di guardare.
Max disse:
– Leon, non vedo il palloncino. Posso passare davanti?
Leon esitò. Poi disse:
– Va bene. Tocca a te!
E Rèmi sentì che Max gli lasciava la mano.
Davanti, era meglio. Davanti, era nuovo.
Per la prima volta, Max vedeva le automobili, e le nuvole, e grandi alberi, e il palloncino.
Per la prima volta, si fermò da solo al semaforo.
Per la prima volta, fu lui che annunciò:
– Forza! Potete attraversare!
E Max si sentì grande.
Dietro, Leon e Rèmi lo seguivano.
Senza tenersi per mano.
Senza raccontarsi delle storie.
Una mattina, Rèmi non ce la fece più. Disse:
– Dietro io mi annoio. Leon non mi racconta niente.
Posso passare davanti?
– Va bene, disse Max. Vieni davanti, c’è il palloncino.
Vedrai quanto è grande.
Rèmi passò davanti. Vide il palloncino, e le nuvole, e i grandi alberi, e le automobili che andavano veloci.
Al semaforo, si fermò da solo.
Da solo, disse:
– Forza! Potete attraversare!
E si sentì grande.
Poi un’auto lo schizzò tutto.
Rèmi era zuppo fino alle ginocchia.
Si sentì ad un tratto molto piccolo.
Allora, la mano di Max afferrò la sua.
E la voce di Max si mise a raccontare la meravigliosa storia del cavaliere tutto zuppo, e del palloncino volato via.
Rèmi si sentiva di nuovo bene.
E così, per la prima volta, si mise a cantare.
Camminavano tutti e due davanti tenendosi per mano: Rèmi che cantava e Max che raccontava.
– Attenti! – Gridò Leon all’improvviso – Un camion!
Fece un passo avanti, prese l’altra mano di Rèmi.
E così, per la prima volta, per caso,
sentì la storia che Max raccontava a Rèmi.
– É proprio bella, sussurrò Leon, e rimase davanti.
Ora, camminavano tutti e tre davanti.
Leon, che avvisava dei pericoli e ordinava di fermarsi.
Max, che raccontava tutto quello che vedeva.
E Rèmi, in mezzo, che sognava e cantava.
Per la prima volta, Rèmi teneva tutti e due per mano.
Ed era proprio fantastico!
Published: Mar 1, 2020
Latest Revision: Mar 1, 2020
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