Scafuro Sonia

Questo libro contiene le pagine di un immaginario diario scritto da Francesco Petrarca e ispirato alle poesie del Canzoniere dedicate alla sua amata Laura.

caro diario…

Venerdì, 12 Dicembre, 1348

Caro diario,

Dopo giorni passati a meditare, è inevitabile che mi torni in mente il pensiero dell’amore che provo ancora per Laura anche dopo che lei è lassù in cielo. Scrivo per riuscire anche solo per un momento a distrarmi e dedicarmi piuttosto alla preghiera. Credo proprio però, di non riuscire a dimenticare i suoi splendidi capelli spesso raccolti in un elegante treccia che le ricadeva sulla spalla, o dei suoi splendidi occhi che al sole parevano ancora più grandi e lucenti…

È giunta l’ora di tornare a studiare; la pausa è finita,

,A domani

Francesco

“erano i capei d’oro a l’aura sparsi  che n’mille dolci nodi gli avolgea, e’ l vago lume oltra misura ardea di quei begli occhi’ ch’or ne son sì scarsi”

Sabato, 13 Dicembre, 1348

Caro diario,

L’idea di non pensare alla mia amata me la fa tornare in mente ancora più spesso, ma oggi voglio raccontarti e descriverti un’immagine impressa nella mia mente: le acque del fiume sorga quando io e Laura camminavamo di fianco a esso.

Esse sembravano quasi voler avvicinarsi a Laura, come per proteggerla, e lei bagnata dai loro leggeri spruzzi d’acqua sorrideva.

Mi duole però smettere di scrivere di questo magnifico ricordo; la pausa purtroppo è finita,

,A domani

Francesco

“chiare, fresche e dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna” 

Domenica, 14 Dicembre, 1348

Caro diario, 

È mattina e mi sono svegliato con il pensiero di un paragone inserito da me in una poesia dedicata a Laura: ovvero che l’amore è come una ferita causata da un arco che non si rimargina, anche se l’arco si spezza, e che a volte brucia più di quando mi ha colpito. E penso a quanta verità c’è in queste parole.

Ora ti lascio, scriverò dopo perché la giornata deve ancora cominciare.

,A dopo

Francesco

“piaga per allentar d’arco non sana”