Questo libro contiene le pagine di un immaginario diario scritto da Francesco Petrarca e ispirato alle poesie del Canzoniere dedicate alla sua amata Laura.
2/9/1342
Caro diario,
ti scrivo per raccontarti quello che è successo in questi anni.
IL 6 aprile 132, nella chiesa di Santa Chiara, ho incontrato laura di cui mi sono innamorato.
Nel 1330 ho intrapreso la carriera ecclesiastica che mi permetterà di abbracciare gli ordini minori.
Nel 1341 sono stato solennemente incoronato “grande poeta” in Campidoglio a Roma.
La mia opera più famosa è il canzoniere formato da 366 poesie in volgare toscano, 317 sonetti e 29 canzoni, scritto in rime, parla delle mie paure e di quanto amo Laura.
Una poesia del Canzoniere è :
Erano i capei d’ora a L’aura sparsi”.
Dove faccio un grande gioco di linguistico, in effetti metto il nome Laura anche dove non si potrebbe, parlo del mio amore per Laura nonostante, passati molti anni dall’ultima volta che l’ha vista, il suo aspetto sia diverso : i capelli biondi erano sparsi nell’aria, che li avvolgeva in mille nodi, e oltre misura l’incantevole luce di quei begli occhi , che ora ne sono così privi; Un’ altra poesia è
“Chiare, fresche e dolci acque”.
Scritta nel 1344 si tratta di una canzone composta all’epoca del mio primo soggiorno ad Avignone.
Qui scrivo il momento in cui ho incontrato Laura, lungo le rive del fiume Sorga.
Ogni cosa parla di lei. acqua, alberi, fiori.
O acque chiave, fresche e dolci, in cui immerse le belle membra colei che sola a me sembra degna del nome di donna, o ramo nobile, al quale a lei piacque (sospirando, mi ricordo) fare sostegno al bel fianco.
Published: Jan 22, 2020
Latest Revision: Jan 22, 2020
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