“L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni,
e così noi vediamo magia e bellezza in loro:
ma bellezza e magia, in realtà, sono in noi”.
(Kahlil Gibran)
Introduzione
Rabbia, paura, felicità, amore … emozioni.
Ciò che noi proviamo, desideriamo, avvertiamo traspare sul nostro volto, anche se noi non lo vorremmo.
Imparare a conoscere le nostre emozioni ci aiuta a conoscerci meglio. Ascoltandoci possiamo comprendere ciò che ci accade, ciò che vogliamo, ciò che per noi è importante.
Nel percorso che è stato affrontato con i ragazzi, abbiamo provato ad ascoltare le emozioni.
Esse guidano il nostro comportamento: ci fanno piangere se ci sentiamo tristi, ci fanno gridare quando proviamo rabbia, ci frenano se ci assale la paura… Tutti proviamo emozioni, anche se a volte dobbiamo nasconderle.
Le emozioni sono tante e ognuna ha il suo nome.
Più emozioni sappiamo nominare, più siamo in grado di capire e di star bene con noi stessi e con gli altri.
E’ difficile esprimere come ci si sente dentro, mentre è più facile esprimere un giudizio obiettivo e razionale.
E’ difficile pensare al mondo attraverso l’effetto che ci fa.
E’ per questo che i ragazzi raccontano le proprie emozioni attraverso testi poetici scritti da loro.
I ragazzi che non dispongono ancora di un linguaggio strutturato, logico, trovano nella poesia un “compagno” che parla come loro, con un gergo da decifrare e decodificare.
L’emozione è la strada per l’immaginazione. Se non sentiamo siamo portati a dare giudizi.
L’unico modo per incontrare l’altro è quello di provare emozioni, perché il sentire ci fa uscire dalla nostra pelle.
Le insegnanti
Presentazione
I testi sono stati sviluppati dagli alunni delle classi 1D della Scuola secondaria di primo grado “G. Marconi” e 5A della Scuola primaria “Munaretto” dell IC “G.Parolari” – Zelarino (Venezia), in un laboratorio di continuità didattica.
**Consigli per la lettura, dove necessario scorri la barra laterale grigia per leggere il testo completo.**
Gioia
La gioia è l’emozione
più allegra del mondo.
E’ fare un girotondo,
girando in tondo in tondo.
La gioia è per tutti,
sia i belli che i brutti.
La gioia è amicizia
che non conosce avarizia.
Lorenzo G. 1D, Giacomo S. 1D, Denisa O. 1D, Sonali Riya K. 5A ,Nabil W. 5A
La tristezza
La tristezza che ho
non la sopporto
e non la tolgo.
Qualcuno se ne va
ed io resto solo là.
Qualcuno vien di qua
e mi dice vai di là.
Non so che fare
dove andare.
Litigo con un mio amico
e torno piccolino
come quando ero un bambino.
La tristezza che ho
non la sopporto
e non la tolgo.
Oritri B. 1D, Hilkam M. 1D, Elvidon S. 1D, Camilla C. 5A, Erik S. 5A
Gioia e Rabbia
Rido come un matto
e poi lancio un piatto.
La gioia di un bel voto
un compito tutto vuoto.
Rabbia, Rabbia,
ti scrivo sulla sabbia,
così un alito di vento
cancella il sentimento.
Gioia ed allegria:
ecco cosa voglio ci sia
per sempre nella vita mia.
Jasmine B. 1D, Maddalena S. 1D, Roberta C. 5A, Adriano S. 5A, Sabina Z. 5A
La felicità
La felicità è come un arcobaleno
che arriva dal cielo
di tanti colori
come rose e fiori.
Gli uccellini sono tonati
più belli e profumati,
l’arcobaleno dai sette colori
come i cuori dei nostri amori.
Tutte le rondini dormon la notte
tranne una che dice buonanotte.
Una notte buona fino a mattina
quando l’alba si avvicina,
la giornata lieta riprenderà,
nelle piccole cose è la felicità.
Massimo A.1D, Angela L. 1D, Rehan S. 1D, Samuele N. 5A, Samuel A. 5A
La vita è tutto
Tante sono le emozioni
come dicon le canzoni,
la gioia è felicità di stare con le persone
essere orgogliosi in allegria ed armonia,
se però prendi un brutto voto,
allora la tristezza ti fa sentire vuoto,
come perdersi, andare,
o piangere ad un funerale.
La rabbia e la paura
sono proprio una brutta avventura,
di tutti i sentimenti
questi sono i meno divertenti.
La vita però è tutto,
il bello come il brutto.
Denis Z. 1D, Robert P. 1D, Klaudio G. 1D, Alice Z. 5A, Robins M.A. 5A
Il buio pauroso
La notte buia
mi mette paura.
In un bosco tenebroso
un gufo accidioso.
Sento una voce lontano, lontano
guarda lì, c’è una mano.
Chissà di chi è quella mano,
proprio lì, proprio lì
lontano, lontano.
Che paura! La notte è proprio scura,
scura e spaventosa
in una sera nebulosa.
Ma poi con coraggio,
no, non è un miraggio,
la luce si avvicina,
ecco ormai è mattina.
La paura se ne è andata
ormai è una bella giornata.
Massimo A.1D, Angela L. 1D, Rehan S. 1D, Samuele N. 5A, Samuel A. 5A
La rabbia è un’emozione
La rabbia è un’emozione
feroce come un leone.
Corre corre nella savana
con una forza disumana.
La rabbia è un’emozione
che trovi in una canzone.
La rabbia è un’emozione
che senti come un’esplosione,
ma se riesci a cacciarla via,
aggiungi un po’ d’allegria.
Manuel R. 1D, Halin V. 1D, Emma B. 1D, Simanto K. 1D, Jacopo F. 5A, Isabel Z. 5A,
Tristezza
La tristezza è un pianto che ti fa dar di matto,
è una brutta cosa la separazione
che fa venire una grande tensione.
Quando perdi un familiare
la tua gioia butti nel mare;
la tristezza è litigare
e non c’è proprio niente da fare.
Ma se l’umore vuoi sollevare,
il sorriso di un amico può bastare
e una festa si può fare
così la tristezza se ne può andare.
Lorenzo G. 1D, Giacomo S. 1D, Denisa O. 1D, Sonali Riya K. 5A ,Nabil W. 5A
Rabbia
L’amico che ti ha deluso
ti fa sentir rabbioso,
il tuo animo gioioso
è così diventato furioso.
A giugno gli tiro un pugno
e ad agosto
lo metto al suo posto.
La rabbia che ho nascosto
mi ha reso un tipo tosto,
ma se il dolore scaccio via
ritorna l’allegria.
Oritri B. 1D, Hilkam M. 1D, Elvidon S. 1D, Camilla C. 5A, Erik S. 5A
Gioia
La gioia e l’allegria
ti fanno vivere in armonia.
Abbiam vinto la partita
questa sì che è vita.
Gioco con il mio cane
e mi fa venire fame
mangio una fetta di pane
che buono il salame!
Gioco a pallone
e mi trovo un amicone.
Un trofeo vincerò
e un gelato mangerò.
Basta poco per essere felici,
serve solo essere tutti amici.
Davide M. 1D,Jassine B. 1D, Luca D. 5A, Vira Z. 5A, Hadis S. 5A
La notte spaventosa
Di notte delle voci hai sentito
che ti hanno molto impaurito.
Di colpo ti sei alzato
e verso le ombre paurose hai guardato.
Solo soletto ti trovi nel letto
e pensi al mostro seduto sul divano
che esce fuori e ti prende la mano.
Ma la mano della mamma una carezza ti fa
e in un baleno il mostro se ne va.
Elena B. 1D, Sezer L. 1D, Livia S. 1D, Rohani S. 5°A, Martin B. 5A
La gioia
La gioia è un’emozione
bella come un fiore,
sboccia quando c’è il sole,
profuma come l’amore.
La gioia è un’emozione
come la coda di un pavone,
bella colorata
come una lunga passeggiata.
La gioia è un’emozione
come un cane buontempone
scodinzola di felicità,
e fedele resterà.
Manuel R. 1D, Halin V. 1D, Emma B. 1D, Simanto K. 1D, Jacopo F. 5A, Isabel Z. 5A,
La felicità
La felicità è come un arcobaleno
che arriva dal cielo
di tanti colori
come rose e fiori.
Gli uccellini sono tornati
più belli e profumati,
l’arcobaleno dai sette colori
come i cuori dei nostri amori.
Tutte le rondini dormon la notte
tranne una che dice buonanotte.
Una notte buona fino a mattina
quando l’alba si avvicina,
la giornata lieta riprenderà,
nelle piccole cose è la felicità.
Massimo A.1D, Angela L. 1D, Rehan S. 1D, Samuele N. 5A, Samuel A. 5A
La paura
La paura è un’ emozione
quando ti batte forte il cuore
ti arriva in gola
e non sai più che fare.
Quando è notte la paura
corre imbestialita
arriva alla sua meta
e per tutti noi è finita.
Ma quando accendo le luci
vedo già che è sparita.
La paura è nera
come la notte,
come la morte
e come quando
ti lascian da solo.
Giacomo S. 1D
LA PAURA
La paura è un’emozione
come un fantasma tenebroso
che spaventa le persone,
come un mostro misterioso
che intimorisce tutta una nazione.
Le paure sono emozioni
che spuntano mentre sogni,
che poi si trasformano in un incubo,
dove il babbo non esiste più.
Simanto K. 1D
Una giornata piena di emozioni
La sveglia suona
Mentre stavo sognando Barcellona
Io mi arrabbio con lei.
È possibile che debba andare già a scuola ehi !
Niente ci si può fare,
per forza mi devo alzare.
Colazione farò
e a scuola andrò.
Alla terza ora ho un’interrogazione,
ma ho un’obiezione,
tanta paura mi viene su,
ma non mi devo buttare giù.
Manca uno solo minuto al suono della campanella
e sono felice di preparare la cartella.
Torno a casa tutto contento,
ma ho un brutto presentimento.
Sono triste la mia mamma è ancora al lavoro
e sono solo.
Ma lei tornerà e tutto bene andrà.
Elena B. 1D
Il mostro nel letto
Il mostro sotto al letto
mi fa venire male al petto.
Sono molto ansioso
quando mi guarda con il suo occhio minaccioso.
Lo prendo e scopro che è un orsettino,
sento piangere il mio fratellino.
Gli do l’orsetto
e mi fa un sorrisetto,
il mostro non esisteva
e a letto serenamente mi sono distesa.
Lorenzo G. 1D
Appendice
Leggi con noi pensieri per emozionare, emozioni per pensare.
L’ALBERO DEI CUORI
“Hai un cuore duro” disse la nonna a Sandro, che, in autobus, non si era alzato per cedere il posto ad una vecchia signora. Ma Sandro non aveva tutti i torti: gli avevano dato un calcio mentre giocava a pallone e gli doleva forte la gamba. “Hai un cuore troppo tenero”, lo canzonò Giorgio, il suo compagno di banco, che stava infilzando una farfalla su un cartone, con uno spillo, vedendolo rabbrividire. “Hai un cuore egoista” lo rimproverò sua sorella perché aveva dato solo una moneta al mendicante seduto all’angolo della strada. “Hai un cuore pieno di altruismo” si complimentò la zia Carlotta con lui, perché le aveva offerto un po’ del suo gelato. Quando una mattina, Sandro si lamentò perché il caffelatte era freddo e scipito e il nonno cominciò: “Tu hai un cuore…”, lui scappò via arrabbiatissimo. Insomma, che razza di cuore aveva? Tutti volevano dire la loro. Sandro era così immerso nei suoi pensieri che, appena fuori di casa, prese a casaccio una strada qualsiasi. A un certo punto vide davanti a sé un cartello che indicava la presenza di un “Albero dei cuori” poco più avanti. Un albero di cuori, cuori di ricambio, forse? In questo caso andava proprio bene per lui, che del suo cominciava a stufarsi. L’albero c’era davvero: al posto dei fiori e foglie attaccati ai rami c’erano tanti cuori di ogni colore sui quali stava scritto qualcosa. Sandro si alzò sulla punta dei piedi per vedere meglio. Davanti al suo naso penzolava un cuore verdastro, cuore invidioso, lo staccò e se lo appoggiò sul petto. Subito gli venne da pensare a un suo amico che per Natale aveva avuto in regalo una bella bicicletta da corsa tutta cromata e che non gli aveva permesso neanche di salirci sopra. Fino a quel momento non aveva provato rancore per lui ed ecco che ora, improvvisamente, sentiva di volergli male. Ma poi si sentì scontento; non c’è gusto ad invidiare gli altri e non è con l’invidia che si può avere una bicicletta. Gettò a terra il cuore verdastro e ne staccò un altro, rosso cupo; cuore rabbioso. Non appena lo ebbe posato il petto si sentì invadere da una gran rabbia al pensiero che la nonna, la sorella, Giorgio, zia Carlotta e persino il nonno trovavano sempre da ridire su come si comportava. Però, anche arrabbiandosi, rimediava qualcosa? No. Così lanciò lontano il cuore rabbioso e cominciò a leggere le scritte degli altri: cuore triste, cuore timido, cuore neonato, cuore duro, cuore egoista, cuore altruista, cuore tenero. Quelli, inutile staccarli e provarli. Secondo la nonna, la sorella, secondo Giorgio e zia Carlotta, lui quei tipi di cuore li aveva già. Ormai Sandro era stanco e stava per andarsene quando vide un cuore giallo splendente simile a un piccolo sole: cuore allegro, c’era scritto a lettere dorate. Lo appoggiò sul petto: una meraviglia!! Rise del verme che strisciava sul filo d’erba e di continuo ricadeva a terra, rise guardando gli uccelli in volo e il sole che stava per tramontare: aveva trovato il cuore giusto!! Fece per rimettersi in cammino. In quel momento il vento fece cadere a terra, ai suoi piedi, un cuore di tanti colori. Lo raccolse. Era un cuore fatto a spicchi di tanti colori. I contorni sfumavano l’uno nell’altro. Sopra c’era una scritta più lunga delle altre: “Questo è il cuore di Sandro; un po’allegro, un po’ triste, un po’ rabbioso, un po’ indifferente, un po’ tenero e un po’ egoista; un cuore come quelli della maggior parte della gente del mondo, un cuore niente male, insomma. Perché cambiarlo?” Un altro soffio di vento e il cuore di tanti colori volò via, scomparve. Sandro rimase a mani vuote, ma si sentiva felice. (R. Guarnieri, Storie per i giorni di pioggia, Giunti-Marzocco, Firenze, 1983)
Ode al giorno felice
di Pablo Neruda
Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.
Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.
“A scuola mi domandarono cosa volessi essere da grande.
Io scrissi “Essere felice”.
Mi dissero che non avevo capito il compito,
e io risposi che loro non avevano capito la vita”.
(Anonimo)
“La gioia viene sempre dopo il dolore”.
(Guillaume Apollinaire)
“Trattenere la rabbia è come trattenere un carbone ardente con l’intento di gettarlo a qualcun altro; sei tu quello che si scotta.”
(Buddha)
“Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.”
(M.L.King)
A cura di
Prof.ssa Barbara Cercato
Published: Jan 20, 2020
Latest Revision: Jan 20, 2020
Ourboox Unique Identifier: OB-717491
Copyright © 2020