by sauro
Artwork: sauro mazzuchelli
Copyright © 2020
artista: Giotto
opera: natività di Maria
dati: circa 1303/1305 dC
tecnica: affresco
dove si trova ?: cappella degli Scrovegni, lato sinistro
dimensioni: 200 x 185
analisi: le figure sono realistiche, questo accade grazie al volume dato, ma grazie anche agli sguardi molto realistici
artista: Giotto
opera: crocifisso
dati: circa 1288/1290 dC
tecnica: tempera e oro
dove si trova ?: Santa Maria Novella, firenze
dimensioni: 578 x 406
analisi: il dipinto mostra la morte di Cristo. Ai lati ci sono i due poveri dolenti Maria e Giovanni l’evangelista. Questo dipinto è molto più realistico di altri perché il sangue che cola lo rende più umano.
artista: Giotto
opera: compianto sul cristo morto
dati: circa 1303-1305 dC
tecnica: affresco
dove si trova ?: Cappella degli Scrovegni a Padova
Dimensioni: 200 x 185
Analisi: Gesù è adagiato in basso a sinistra, stretto dalla madre che, in maniera toccante, avvicina il proprio viso a quello del figlio. Tutta una serie di linee di sguardi e di forza dirigono immediatamente l’attenzione dello spettatore su questo angolo, a partire dall’andamento della roccia dello sfondo che digrada verso il basso. decorato segna la resurrezione di cristo.
artista: Giotto
opera: Omaggio dell’uomo semplice
data: circa 1295/1299 dC
tecnica: affresco
dove si trova ?: galleria degli uffizi
Dimensioni: 230 x 270
Analisi: La pittura di questa scena è necessaria in gran parte ad aiuti, ma straordinaria è l’organizzazione della scena. Giotto ha fatto questo dipinto copiando tutto alla perfezione.
artista: Giotto
opera: Maestà di Ognissanti
dati: circa 1314/1315 dC
tecnica: tempera su tavola
dove si trova ?: chiesa di Ognissanti
Dimensioni: 325 x 204
Analisi: rende tutto più umanizzato e più realistico
artista: Giotto
opera: Fuga in Egitto
dati: circa 1314/1315 dC
tecnica: affresco
dove si trova ?: Cappella degli Scrovegni a Padova
Dimensioni: 2 mx 1,85 m
Analisi: la scena mostra Maria al centro seduta su un asino e reggente il figlio in grembo grazie a una sciarpa rigata annodata al collo. Indossa la veste rossa e un manto
artista: cimabue
opera: Maestà di Santa Trinità
dati: circa 1280/1300 dC
tecnica: dipinta su tavola
dove si trova ?: galleria degli uffizi
Dimensioni: 385 x 223
Analisi: L’iconografia è quella bizantina della Madonna odigidria, cioè in greco “che indica la via”, perché mostra la Vergine (che secondo la tradizione può essere in piedi o in trono) che indica il Bambino. Cimabue rimane con la vista dei dipinti senza volume
artista: Piero della Francesca
opera: Dittico dei duchi di Urbino
dati: 1465-1472
tecnica: tempera e olio su tela
dove si trova ?: Galleria degli Uffizi, Firenze
Dimensioni: 47 x 33 cm ciascuna tavola
Analisi: I due dipinti sono oggi separati, ma anticamente collegati da collegati cornice. La pittura su entrambe le parti è infatti pensare a un oggetto privato, piuttosto che un ritratto pubblico da appendere, e magari fu richiesto da Federico stesso come ricordo dell’amatissima moglie, come sembra suggerire anche un certo tono malinconico dell’opera.
artista: Piero della Francesca
opera: Flagellazione di Cristo
dati: 1455-1460
tecnica: Pittura a tempera, Colore ad olio
dove si trova?: galleria nazionale delle marche di Urbino
Dimensioni: 58,4 × 81,5 cm
Analisi: L’opera è danneggiata da tre lunghe fenditure orizzontali e da alcune cadute di colore. in quest’opera ci sono due storie che indicano i cristiani indifferenti, l’altra invece la flagellazione di cristo
artista: botticelli
opera: la madonna del magnificat
data: 1481
tecnica: tempera su tavola
dove si trova ?: Galleria degli Uffizi
Dimensioni: 118 × 118 cm
Analisi: Essa è riccamente abbigliata, con la testa coperta da veli trasparenti e stoffe preziose ed i suoi capelli biondi si intrecciano con la sciarpa annodata sul petto
artista: botticelli
Opera: Primavera
data: 1477-1482
tecnica: tempera su tela
dove si trova ?: Galleria degli Uffizi
Dimensioni: 2,03 mx 3,14 m
Analisi: Ciò ha fatto spesso supporre che il committente fosse Lorenzo il Popolano, che si era fatto dipingere la Primavera , e che i due dipinti facessero parte di un medesimo ciclo mitologico
In un ombroso boschetto, che forma una sorta di semi-cupola di aranci colmi di frutti e arbusti sullo sfondo di un cielo azzurrino, sono diversi nove personaggi, in una composizione bilanciata ritmicamente e fondamentalmente simmetrica attorno all’asse centrale della donna col drappo rosso e verde sulla veste setos
corpo morto di Cristo
forte carica espressiva
inquadratura prospettica
colori scuri e opachi
intenso realismo
artista:ANDREA MANTEGNA
analisi: in questa opera possiamo subito notare il corpo morto di cristo, Andre Mantegna rappresenta questa opera con un intenso realismo, un esempio è la forte carica espressiva presente in ogni volto, ma sopratutto nei dolenti sguardi affianco al soggetto rappresentato. Questa opera è rappresentata con colori scuri e opachi, usando un’ottima inquadratura prospettica.
artista: Antonello da Messina
analisi: in quest’opera si può notare subito l’intensa prospettiva che ci fa sempre più sbalordire, una seconda cosa che si può capire che quest’opera rappresenta l’annunciazione di Maria, rappresentata con una fortissima espressone di umanità. Un punto di forza di quest’opera e il chiaroscuro o volume accompagnato da un forte realismo. quello che ti colpisce di più è come sono riusciti a fare una cosa cosi perfetta con del colore a olio brillante
affresco: L’affresco è una pittura eseguita sull’intonaco fresco di una parete: il colore ne è chimicamente incorporato e conservato per un tempo illimitato.
L’affresco è un’antichissima tecnica pittorica che si realizza dipingendo con pigmenti generalmente di origine minerale stemperati in acqua su intonaco fresco.
è formato da tre parti: supporto, intonaco, colore.
1, Il supporto, di pietra o di mattoni, deve essere secco e senza dislivelli.
2, L’intonaco è l’elemento più importante dell’intero affresco. È composto di un impasto fatto con sabbia polvere di marmo, o pozzolana setacciata, acqua e calce.
3, Il colore, che è obbligatoriamente steso sull’intonaco ancora umido (da qui il nome, “a fresco”), deve appartenere alla categoria degli ossidi, poiché non deve interagire con la reazione di carbonatazione della calce.
La pittura a olio: è una tecnica pittorica che utilizza pigmenti in polvere mescolati con oli essiccanti.
Le origini della pittura a olio affondano le radici nell’antichità; ne davano notizia già Marco Vitruvio Pollione, Plinio il Vecchio e Galeno.
Come si è visto, la differenza nella tecnica è costituita dal legante che invece di essere uovo, caseina o gomme naturali (tempera), è un olio. Si utilizzano sia oli naturalmente essiccanti (olio di lino, olio di noce, olio di papavero), che essenze o oli essenziali (essenza di trementina, essenza di rosmarino)
artista: Antonello da Messina
opera: Ritratto d’uomo
data: 1475-1476
tecnica: olio su tavola
dove si trova?: National Gallery di Londra
Dimensioni: 25,5×35,5 cm
Analisi: L’opera ritrae un uomo sconosciuto, di ceto sociale medio-alto a giudicare dall’abbigliamento. La giubba in pelle lascia intravedere la camicia bianca, mentre in testa l’uomo ha una berretta rossa di panno.
La posa è di tre quarti contrariamente alla tradizione dell’epoca.
La luce è radente ed illumina il volto come se si affacciasse da una nicchia, facendo emergere gradualmente i lineamenti e le sensazioni del personaggio. Lo sguardo acuto e penetrante, rivolto verso l’osservatore, mostra una personalità viva.
artista: Leonardo Da Vinci
opera: uomo vitruviano
data: 1490 circa
tecnica: disegno a penna e inchiostro su carta
dove si trova?: Gallerie dell’Accademia, Venezia
Dimensioni: 35 cm x 26 cm
Analisi:Celeberrima rappresentazione delle proporzioni ideali del corpo umano, cerca di dimostrare come esso possa essere armoniosamente inscritto nelle due figure “perfette” del cerchio, che rappresenta il Cielo, la perfezione divina, e del quadrato, che simboleggia la Terra. Il disegno illustra le proporzioni del corpo umano in forma geometrica ed è accompagnato da due testi esplicativi, nella parte superiore e nella parte inferiore della pagina, ispirati ad un passo di Vitruvio. per me è un’opera unica
quello che noti subito da queste meravigliose opere è che tutte rappresentano anche se in modo diverso l’annunciazione a Maria, queste tre opere sono anche molto diverse ma hanno tutte lo stesso punto di forza lo splendore che unisce anche gli artisti.
analizziamo opera per opera:
annunciazione 1° è un’opera bellissima che rappresenta Maria e l’angelo, ma se vai ad analizzare puoi vedere che la mano di Maria è messa come se si stesse proteggendo
annunciazione 2° in quest’opera la mano che prima proteggeva il proprio corpo adesso la usa per tenere chiuso il vestito
annunciazione 3° invece in quest’opera le mani non indicano molto, ma se introduciamo anche la schiena dell’angelo possiamo capire che che le mani indicano rispetto per Maria e questo è molto bello.
se guardiamo tutte e tre le opere possiamo capire che tutti i particolari non mancano
artista: Leonardo Da Vinci
opera: Vergine delle Rocce
data: 1,99 m x 1,22 m
tecnica: Colore ad olio
dove si trova?: Museo del Louvre
Dimensioni: 1483–1485
Analisi:La scena si svolge in un umido paesaggio roccioso, in cui dominano fiori e piante acquatiche, descritti con minuzia da botanico; da lontano si intravede un corso d’acqua. Al centro Maria allunga la mano destra a proteggere il piccolo san Giovanni in preghiera, inginocchiato e rivolto a Gesù Bambino, che si trova più in basso, a destra, in atto di benedirlo e con il corpo in torsione. Dietro di lui si trova un angelo, con un vaporoso mantello rosso, che guarda direttamente verso lo spettatore con un lieve sorriso, coinvolgendolo nella rappresentazione, e con la mano destra indica il Battista, rinviando lo sguardo verso il punto di partenza in una moltitudine di linee di forza. La mano sinistra di Maria si protende in avanti come a proteggere il figlio, con un forte scorcio.
artista: Leonardo Da Vinci
opera: Gioconda
data: 77 cm x 53 cm
tecnica: Colore ad olio su tavola
dove si trova?: Museo del Louvre
Dimensioni: 1503–1504
Analisi: La Gioconda, nota anche come Monna Lisa, è un dipinto a olio su tavola di legno di pioppo realizzato da Leonardo da Vinci, databile al 1503-1504 circa e conservato nel Museo del Louvre di Parigi.
Opera iconica ed enigmatica della pittura mondiale, si tratta sicuramente del ritratto più celebre della storia nonché di una delle opere d’arte più note in assoluto. Il sorriso impercettibile del soggetto, col suo alone di mistero, ha ispirato tantissime pagine di critica, letteratura, opere di immaginazione e persino studi psicoanalitici, ha uno sfondo umido che la rende speciale, e un espressione unica nel suo genere
artista: Leonardo Da Vinci
opera: Dama con l’ermellino
data: 54 cm x 39 cm
tecnica: Colore ad olio
dove si trova?: Museo nazionale di Cracovia, Castello del Wawel, Czartoryski Muzuem di Cracovia
Dimensioni: 1489–1490
Analisi: In quest’opera lo schema del ritratto quattrocentesco, a mezzo busto e di tre quarti, venne superato da Leonardo, che concepì una duplice rotazione, con il busto rivolto a sinistra e la testa a destra. Vi è corrispondenza tra il punto di vista di Cecilia e dell’ermellino; l’animale infatti sembra identificarsi con la fanciulla, per una sottile comunanza di tratti, per gli sguardi dei due, che sono intensi e allo stesso tempo candidi. La figura slanciata di Cecilia trova riscontro armonico nell’animale, si può notare anche che entrambe le opere sono ritratti e entrambe magnifiche
artista: Giotto
opera: Madonna di Ognissanti
dati: 1306
tecnica: tempera su tavola
dove si trova ?: chiesa di Ognissanti, Galleria degli Uffizi
Dimensioni: 325 x 204
analisi: il fondo oro e le proporzioni gerarchiche, queste ultime dovute forse alla necessità di mostrare il maggior numero possibile di fedeli attorno alla Vergine. Il tema della Maestà è reinterpretato con grande originalità, incentrato sul recupero della spazialità tridimensionale degli antichi e sul superamento della frontalità bizantina. La Madonna e il Bambino hanno un volume solido. Le figure sono incorniciate da un raffinato trono cuspidato, creato secondo una prospettiva intuitiva ma efficace, che accentua la profondità spaziale, nonostante il fondo oro. Esso si ispira a Cimabue,
artista: Duccio di Buoninsegna
opera: madonna Rucellai
dati: 1285
tecnica: tempera e oro su tavola
dove si trova ?: Galleria degli Uffizi
Dimensioni: 450×290 cm
analisi:L’opera si ispira alla Maestà del Louvre di Cimabue, dipinta circa cinque anni prima, con la stessa disposizione del trono in tralice, la stessa inclinazione dei volti, i medesimi gesti della madre col figlio, la stessa impostazione della cornice. carico di ancora maggiore dolcezza nei volti e nella dolente umanità che supera i rigidi schematismi bizantini, facendo eco all’importanza tributata nel Duecento ai culti mariani. Inoltre Duccio vi immise un nervoso ritmo lineare, come sottolineato dal capriccioso orlo dorato della veste di Maria
artista: Michelangelo Buonarroti
opera: Pietà
dati: 1497-1499
tecnica: scultura Marmo bianco di Carrara
dove si trova ?: Basilica di San Pietro
Dimensioni: 1,74 m x 1,95 m
analisi:Il soggetto del gruppo scultoreo è definito nel contratto: «Una Pietà di marmo, cioè una Vergine Maria vestita con un Cristo morto nudo in braccio». Michelangelo innovò invece la tradizione concependo il corpo di Cristo come mollemente adagiato sulle gambe di Maria con straordinaria naturalezza, privo della rigidità delle rappresentazioni. Le due figure sembrano fondersi in un momento di toccante intimità, dando origine a un’originale composizione piramidale, raccordate dall’ampio panneggio sulle gambe di Maria, dalle pieghe pesanti e frastagliate, effetti di chiaroscuro
artista: Michelangelo Buonarroti
opera: David
dati: 1430–1440
tecnica: scultura
dove si trova ?: Galleria dell’Accademia di Firenze (dal 1873)
Dimensioni: 517×199 cm
analisi: Michelangelo per fare quest’opera prende spunto dal Doriforo, un’altra scultura bellissima. Michelangelo però ribalta tutto creando movimento, lui lo lancia il sasso, anche se è una scultura prima di movimento lui c’è lo fa credere. quest’opera è magnifica esprime in pieno il senso di potenza di David, tanto che gli fa anche i muscoli e le vene creando una realtà anche se ferma, gli da anche se immobile una concentrazione fissa
per sono due bellissime opere, entrambe ben fatte e sicuramente ci hanno messo tanto tempo, ma io preferisco il David di Michelangelo, perché è più realistico e con più particolari. David sembra che lanci il sasso con una mira infallibile, che potrebbe trapassare ogni cosa, invece il Doriforo per quanto sia bello non mi piace, perché per me è rappresentato male, invece David è perfetto in questo caso. Per me Michelangelo è un grandissimo artista che fa opere stupende lo abbiamo visto nella pietà e lo vediamo nel David.
Published: Jan 7, 2020
Latest Revision: Apr 28, 2020
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