LA RAPINA
Tanto tempo fa, in un paesino del Nord dell’Inghilterra, c’erano due castelli, separati da un fiume.
Da una parte si trovava un regno di abitanti felici che vivevano in serenità ed amore. Il re e la regina erano la coppia più felice sulla faccia della terra, e il loro amore era come una grande luce dorata all’orizzonte.
Dall’altra parte, invece, il sole non splendeva mai e nessuno ci abitava a parte un vecchina che viveva in un castello buio ed oscuro che teneva sempre in mano uno strano specchio a cui chiedeva ogni giorno: ”Dimmi quanto sono invecchiata stamattina?” ed esso rispondeva: ”Di un giorno o mia regina” .
Intanto nella parte solare del regno, una bella notizia lasciò il segno. “Evviva è nata, è nata!”; in tutte le vie si poteva udire
questa proclamazione, perché la figlia dei due regnanti, Cappuccetto Giallo, era nata e tutti in città erano felici. Il re e la regina ballarono tutto il giorno e in città si respirava un’aria di festa. Lei era bellissima, aveva un viso minuto, dei bellissimi occhi azzurri, ma la sua migliore qualità erano i capelli biondi, che si illuminavano quando venivano spazzolati e diventavano più lucidi dell’oro. Ma c’era un segreto che nessuno conosceva: i suoi capelli potevano far ringiovanire qualsiasi creatura sulla faccia della terra, soltanto toccandoli.
Ma la strega malvagia un brutto atto farà, e la felicità in città si spegnerà.
Una mattina più cupa delle altre la vecchina richiese allo specchio di quanto era invecchiata, ma quando esso le rispose che c’era un rimedio per la sua vecchiaia e che erano i capelli di Cappuccetto Giallo, la sera stessa, andò nel regno solare e rapì la bambina nella più cupa delle notti.
Gli anni passavano e la coppia reale era sempre più disperata.
Nel regno oscuro la giovane cresceva con una chioma di capelli più lunga anche del fiume. Ogni giorno la strega spazzolava i suoi capelli e ritornava giovane. Cappuccetto Giallo non poteva uscire di casa e ogni giorno, il suo desiderio di esplorare il mondo e rinfrescarsi il viso di aria pura, cresceva, finché non diventò indomabile.
Alla finestra delle luci vide, e di uscire per andare a vederle decise.
Una bella sera, ovvero il giorno del suo compleanno, vide fuori dalla sua finestra delle lanterne gialle che illuminavano con fasci il cielo, allora la ragazza chiese alle strega cosa fossero e perché proprio nel giorno del suo compleanno. Ma lei oscurò le finestre e non le diede ascolto, anzi le proibì di guardarle e le ordinò di andare a dormire.
Ed i genitori disperati ancora erano, e mandare un ragazzo per cercarla volevano.
La coppia disperata non sapendo più come fare mandò un ragazzo di nome Filippo a cercarla. Egli esplorò col suo cavallo tutto il regno, ogni casa, ogni via, ma in quel regno non la trovò, finché si trovò davanti al fiume confinante e decise di attraversarlo per cercarla anche nell’alto regno. Anche se era un prodigioso cavaliere, quando attraversò quel fiume un brivido di paura gli percorse la schiena. Cercò di resistere allo spavento e una volta attraversate diverse distese e sradicati certi cespugli si ritrovò davanti all’immenso castello dove si trovava Cappuccetto Giallo.
La mattina seguente, quando la strega uscì, il ragazzo entrò dentro al castello dove vide Cappuccetto Giallo e vedendola se ne innamorò subito e le chiese: ”Ma chi sei tu o mia bella fanciulla?” e lei gli rispose: ”Sono una ragazza e mi chiamo Cappuccetto Giallo” ma Filippo non l’ascoltò rapito dal suo fascino. Infatti, indossava vestiti col pizzo giallo ed una spilla, dello stesso colore, a forma di farfalla. Capì immediatamente che era la fanciulla che cercava e fu felice di averla trovata. Il suo coraggio lo aveva ripagato. Le chiese se voleva diventare sua sposa, ma lei gli rispose che lo sarebbe diventata solo se le avesse spiegato qualcosa in più sulle lanterne che aveva visto la sera precedente.
Il cavaliere le spiegò che si lanciavano tutti gli anni in occasione del compleanno della fanciulla smarrita che lui stava cercando e che era lei. Stava per spiegarli cosa facevano i suoi genitori per lei, le varie feste, quando arrivò la vecchia strega che rimase di stucco quando la vide insieme a Flippo. Poi le disse:” Non ascoltarlo è un impostore non è vero quello che dice” e spinse Cappuccetto Giallo per terra per non fargli vedere quello che stava per fare, ovvero uccidere Filippo con un coltello. Cappuccetto Giallo, cercando di salvare il suo amato si lanciò verso la strega che, inavvertitamente, le tagliò una ciocca dei suoi capelli dorati. Questa improvvisamente diventò grigia come tutta la sua chioma. I capelli persero la loro magia e la strega invecchiò improvvisamente. Il suo viso si riempì di rughe, i capelli diventarono rovinati e grigi con qualche sfumatura di bianco. La schiena si piegò completamente formando una gigantesca gobba e le sue mani si riempirono di macchie scure. Fino a quando non cadde a terra e morì. Filippo riportò la ragazza al re e alla regina del regno, e per giorni si festeggiò il suo ritorno.
Filippo e Cappuccetto Giallo, che in realtà ora era Grigio, si sposarono, ebbero un figlio a cui raccontarono la storia di un certo Cappuccetto Rosso che veniva divorato da un lupo.
La vecchia strega morì ed il regno di nuovo gioì.
Edoardo Bagnolini
Ludovica Ciaburri
Teresa Guardigli
Published: Dec 20, 2019
Latest Revision: Dec 20, 2019
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La favola è scritta molto bene, il testo è scorrevole e facile da leggere ; inoltre mi è piaciuta molto l’idea di inserire delle piccole introduzioni, scritte in blu, all’inizio di ogni paragrafo.