by iaccarino
Artwork: Iacomino Silvana Moreno Giusi
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Scavi di Ercolano
La Casa di Argo
La casa d’Argo fu sepolta così come il resto della città sotto una colata di fango, solidificatasi in tufo con il passare degli anni, provocaosto sul cardo II, ancora da scavare, e quindi l’accesso è consentito lungo il cardo III dove si trova un ingresso secondario o da un varco aperto durante le indagini borboniche, ricavato dall’abbattimento di un muro dalla vicina casa di Aristide: deve il suo nome ad un affresco del peristilio, andato perduto, che raffigurava Argo nell’atto di guardare la ninfa Io[1]. L’abitazione è caratterizzata da un peristilio, porticato su tre lati con colonne stucclio, più piccolo, le cui colonne si intravedono attraverso i cunicoli scavati in epoca borbonica[2].
La casa del Genio
La casa del Genio risentì dello stesso destino dell’intera città di Ercolano, ossia coperta da uno strato di fango, a seguito delle colate piroclastiche durante l’eruzione vesuviana nel 79, poi solidificatosi in tufo; l’abitazione di un candelabro in marmo[1]. Degli ambienti riportati alla luce, si nota il peristilio, con pavimento in parte a mosaico in parte in cocciopesto, con al centro una fontana rivestita in marmo[1] e resti di intonaco nell’angolo sud est; le poche camere sul lato est del peristilio non presentano alcun elemento decorativo[2].
La Casa di Galba
Così chiamata da un busto dall’imper tardodoriche, successivamente ricoperte di stucco colorato.
La Casa dell’Albergo
Che deve il nome alle sue grandiose proporzioni, che in un pri i cardini, la cui inclinazione favoriva il deflusso dei liquami al mare.
La Casa dello Scheletro
Formata da una serie di piccoli ambienti arieggiati e illuminati da cortiletti e pozzi di luce, cosi denominata per la scoperta di uno scheletro oli di giardino, motivi floreali e soggetti paesistici, che decoravano la sala tricliniare, la sala absidata in fondo all’atrio e uno dei cortiletti interni.
La Casa dei Due Atrii
Un’abitazione con la facciata in opus reticvolgono gli ambienti di soggiorno, fra cui una stanza fastosamente dipinta, con un larario a due nicchie incavato in una parete, e un’ampia sala tricliniare, con una pittura di morta raffigurante due triglie e due pere.
La Casa del Salone Nero
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Published: Dec 19, 2019
Latest Revision: Dec 19, 2019
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