Un giorno un falegname di nome Geppetto costruì un burattino che chiamò Pinocchio.

Dopo un po’ il burattino cominciò a muoversi come un bambino. Geppetto, tutto contento, mandò Pinocchio a scuola.

Ad accompagnare Pinocchio c’era un amico di Geppetto, il saggio Grillo Parlante che ricordava al burattino le regole da rispettare.

Pinocchio disubbidì a Geppetto, invece di andare a scuola,andò al Teatro dei Burattini che incontrò per strada.Il proprietario del teatro, Mangiafuoco, si arrabbiò con Pinocchio perchè aveva interrotto lo spettacolo, così lo mise in una gabbia.

Mangiafuoco, dispiaciuto, liberò Pinocchio e gli diede 5 monete d’oro per tornare da Geppetto. Sulla strada incontrò due ladri molto furbi, il Gatto e la Volpe che cercarono di rubare le monete appendendo Pinocchio ad un albero.

All’improvviso arrivò la Fata e il burattino iniziò a raccontare le proprie vicende ma vide il suo naso allungarsi sempre più perchè stava dicendo tante bugie.

La fata liberò Pinocchio solo quando iniziò a dire la verità.

Pinocchio le promise di comportarsi bene.

Pinocchio non mantenne la promessa: invece di andare a scuola, andò nel paese dei Balocchi insieme a Lucignolo e altri bambini scansafatiche conosciuti per strada.

Pinocchio passò tanto tempo a divertirsi con le giostre e si trasformò in un asino così come  gli altri bambini che avevano scelto il paese dei Balocchi.

Un commerciante di pellame per costruire un tamburo con la pelle d’asino, gettò Pinocchio con una pietra al collo nell’acqua per affogarlo. Liberato dall’aspetto d’asino da alcuni pesci mandati dalla Fata, tornò ad essere un burattino e fuggì a nuoto.

Mentre nuotava fu ingoiato da una balena, nella sua pancia trovò papà Geppetto che era finito lì perchè cercava Pinocchio.

Pinocchio liberò Geppetto e lo riportò a casa.

Il Grillo, felice dell’azione di Pinocchio, ospitò il burattino e Geppetto in una casetta regalatagli dalla Fata.

La Fata, come promesso, premiò il coraggio di Pinocchio e lo trasformò in un bambino vero.