C’ERANO UNA VOLTA DEI BAMBINI CHE Sognavano di fondare una città in memoria di Pietro Bordino, un grande pilota tragicamente scomparso per evitare un bastone che gli attraversava la strada.
I bambini, capendo di non avere forze per costruire una città tutta intera, pensarono a SFOGLIARE L’ATLANTE GEOGRAFICO per scegliere, tra quelle già esistenti, la città da dedicare al loro pilota.
Con grande MERAVIGLIA scoprirono l’esempio di Casalbordino, ovvero la città di ROBERTO BORDINUS, un eroe che intorno all’anno 1100 la difese dai nemici.
Decidi allora di andare a parlare con il sindaco di quella città per convincerlo a realizzare il loro sogno.
L’INCONTRO NON FU FACILE.
Il sindaco era una brava persona, ma era anche molto rigido, severo, deciso a molto rispettare leggi e norme senza eccezione. DI CAMBIARE il nome della città per dedicarla al pilota scomparso non se ne doveva neanche parlare.
Ma chi conosce la testardaggine dei BAMBINI può ben immaginare che di fronte a quel rifiuto ci siano stati fuoco e fiamme. I bambini urlarono e si sbracciarono, piansero e si tirarono i capelli.
Lo stesso sindaco, persona tutta d’un pezzo, di fronte a quella reazione fu in difficoltà, pur di tornare ai suoi impegni, con tutta la gentilezza che non aveva mai avuto, disse loro che ci pensavano.
I bambini andarono via fiduciosi e iniziarono ad aspettare.
Il sindaco dal canto suo, tirò un sospiro di sollievo e pensò di essere liberato. NON AVREBBE MAI POTUTO IMMAGINARE COSA LO ASPETTAVA.
Quella stessa notte, infatti, sognando i bambini che gli gridavano in coro: RICORDATI DI BORDINO!
RICORDATI DI BORDINOOOO!
Ad un certo punto il sogno si trasforma in un incubo: per settimane i muri della città sono riempiti di graffiti con la scritta CASALBORDINO
città di PIETRO BORDINO
Il sindaco ordinava continuamente di rimuoverli, ma i bambini praticamente non facevano trovare altri.
Poi nel sogno apparve il grande pilota che un bordo di una splendida auto da corsa guidava con GRANDE TALENTO.
Era un piacere osservarlo e tutto sembrava andare liscio.
POI ALL’IMPROVVISO SI SENTì UN Cagnolino abbaiare e fu allora che, pur di evitare un secondo incidente a BORDINO, il sindaco si svegliò di colpo.
Un grande sospiro di sollievo si è fatto strada in lui:
ALMENO A SOGNO AVEVA SALVATO LA VITA A BORDINO E AL CAGNOLINO!
Quella notte e quel turbolento sogno lasciarono il segno. Fecero capire al sindaco che i propri sogni non valgono nulla se non si dà a tutti gli altri di REALIZZARSI.
Da quel giorno dunque il sindaco si batte e con sorprendenti Discorsi convinse i Suoi concittadini affinchè la città venisse ribattezzata …… non Casalbordino, la Città di Bordinus o di Pietro Bordino,
ma CASALBORDINO , la CITTA’ DEI SOGNI
Non contento, istituì poi un evento che venne chiamato
Durante la fiera ogni cittadino allestisce uno spazio dove espone i propri sogni e li mette in vendita. Chi vuole acquistarli non li paga in DENARO, ma in ABBRACCI .
Famosa negli annali è rimasta la vendita del sogno di Paola, una donna che non potendo avere figli, sognando se stessa nell’atto di cambiare il pannolino al proprio bambino. Il suo stand era fatto così bene – con fasciatoio, pannolini, fiocchetti e quant’altro – che si sentiva anche l’inconfondibile puzza della cacca dei cambi .
Un forestiero , passando dallo stand, rimase talmente affascinato che volle acquistare il sogno tutto intero, puzza compresa.
E poichè il sogno costava molto, ho dovuto un FURIA DI ABBRACCI se piacquero, si fidanzarono e, incredibilmente e si un bambino la cui cacca, per fortuna, puzzava meno di quanto il sogno lasciasse temere.
Oltre alla fiera dei sogni, a Casalbordino esiste il
QUADERNO DEI SOGNI IRREALIZZABILI.
Il Quaderno è un documento di centinaia e centinaia di pagine sul quale ognuno in gran segreto va a scrivere i sogni diventati impossibili.
Se entro la fine del 2110 non se ne realizzerà nemmeno uno, il Quaderno sarà bruciato e il cenere dei sogni volerà nell’Universo per provare a vedere se quanto non ha necessario mettere radici nella terra RIUSCIRà A FARLO SU UNA STELLA.
Chi resta sulla terra, invece, va in giro per le strade di Casalbordino , le troverà tutte intitolate a un nome antichissimi di profeti, astrologi, maghi, bambini.
Sono tutti i nomi di grandi sognatori,
il più grande dei quali fu forse colui che scrisse:
CIASCUNO CRESCE SOLO SE SOGNATO.
Si chiamava Danilo Dolci ed era un poeta, tanto per cambiare.
Published: Oct 24, 2019
Latest Revision: Nov 7, 2019
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