
La comunicazione animale

by noemi
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La comunicazione animale
Gli animali possiedono la capacità di comunicare tra loro, per cui un animale produce stimoli che modificano il comportamento di un altro animale. La comunicazione animale assolve aggiunto funzioni in vari contesti: assegnare agli individui di riconoscersi; Utilizzare una comunità di riconoscere i propri componenti e stabilire delle gerarchie, fornire i riti di corteggiamento ai fini della riproduzione, interviene nella difesa dai predatori e nella predazione.
A seconda degli organi sensoriali attraverso cui vengono ricevuti gli stimoli, la comunicazione viene distinta in chimica, visiva, uditiva e tattile.
La comunicazione chimica è il tipo di comunicazione animale più primitivo e quello più difficile da osservare, essendo basato sull’emissione di sostanze chimiche spesso in piccolissima
concentrazione. Particolarmente importante nel comportamento sessuale e territoriale di molte specie è l’uso di sostanze chimiche complesse, i ferormoni.
I ferormoni sono composti di natura organica che vengono immessi nell’ambiente in piccole quantità da apposite ghiandole; Essendo molto volatili, i ferormoni hanno un elevato rendimento: possono aggirare gli ostacoli, raggiungere grandi distanze (fino a diversi chilometri) e permanere a lungo. Hanno assegnato, tra l’altro, per attirare il compagno, segnalato una pista, delimitare i confini e riconoscere i membri del proprio gruppo.
La comunicazione visiva avviene attraverso movimenti del corpo, particolari posizioni e colorazioni e, nelle specie più evolute, attraverso complesse espressioni facciali. Alcune forme
di comunicazione visiva possono essere fissate geneticamente e altre apprese; spesso è necessario che originariamente osservato altre funzioni: è il caso, per esempio, di quelle specie di anatre in cui maschi maschi, nei rituali di corteggiamento, un particolare movimento della testa in origine usato per la pulizia delle penne.
La comunicazione uditiva avviene attraverso suoni emessi nei modi più diversi: dall’uso della siringa (una parte specializzata della trachea) e dal becco degli uccelli, uno di quei sonagli cornei nei serpenti a sonagli. Negli insetti i suoni vengono emessi attraverso la vibrazione delle ali, lo sfregamento di organi stridulanti, l’uso di antenne e zampe. I mammiferi emettono suoni usando le corde vocali (membrana situate nella laringe), ma comunicano anche con rumori acquistati
con altre parti del corpo (colpi di coda negli scoiattoli, cavità boccali in alcune scimmie).
La comunicazione uditiva è evoluta nei sistemi e nei pipistrelli
nei sistemi di sistema, un sistema di orientamento che funziona come il sonar dei sottomarini e si basa sul fatto che i suoni emessi quando si incontra un ostacolo si riflette e tornano in forma di eco: interpretare le informazioni presenti negli echi, i pipistrelli ei cetacei sono in grado di individuare ostacoli o prede.
La comunicazione tattile è molto importante in diverse specie di mammiferi, in particolare nel comportamento di coppia e nei rapporti tra madre e figlio, in cui il contatto fisico è alla base di interazioni complesse e fondamentali.
Published: Sep 25, 2019
Latest Revision: Sep 25, 2019
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