L’ Iliade è stato scritto da Omero nel tredicesimo secolo A.C.
Si sa che il poema era già noto nel VI secolo a.C.; la prima testimonianza sicura è di Pisistrato, tiranno di Atene (561–527 a.C.). Dice infatti Cicerone nel suo De Oratore: “primus Homeri libros confusos antea sic disposuisse dicitur, ut nunc habemus” (“Si dice che Pisistrato per primo avesse ordinato i libri di Omero”). Il primo punto fermo è quindi che nella Grande Biblioteca di Atene di Pisistrato erano contenuti i libri di Omero, ordinati.
Esso insieme all’Odissea era la base dell’insegnamento elementare: i piccoli greci si avvicinavano alla lettura attraverso i poemi di Omero; molto probabilmente i maestri semplificarono i poemi affinché fossero di più facile comprensione per i bambini.
IL PROEMIO
Cantami ,o Diva ,del Pelìde Achille
l’ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei ,molte anzi tempo all’ Orco
generose travolse alme d’eroi,
e di cani e d’ augelli orrido pasto
lor salme abbandonò così di Giove
l’ alto consiglio s’ adempìa , da quando
primamente disgiunse aspra contesa
il re de’ prodi Atride e il divo Achille
LO SCONTRO FRA AGAMENNONE E ACHILLE
Achille accusa Agamennone di avidità, e gli chiede di liberare Criseide. Agamennone ribatte a Achille che lui non può restare senza il suo premi. Achille si infuria alle parole di Agamennone e decide di andarsene, abbandonando il campo di battaglia. Agamennone caccia Achille e decide di far rapire Briseide. L’intervento di Atena evita che la lite degeneri.
Il sogno di Agamennone
Published: May 15, 2019
Latest Revision: May 15, 2019
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