Carlo Goldoni è una figura molto importante del ‘700 perchè la su vita è legata ad un’eccezionale impresa: la riforma del teatro italiano, opera che realizzò attraverso 150 commedie in scena.
LO SVILUPPO DELLA VOCAZIONE TEATRALE
Carlo Goldoni nasce a Venezia nel 1707 da una famiglia borghese. Il padre che era un medico esercitava la sua professione in svariate città del NORD-ITALIA. Carlo compie studi frammentari cambiando sempre scuola e dimostra un precoce interesse per il teatro. A 15 anni infatti, con degli amici, scappa in barca dal collegio di Rimini per andare dalla mamma a Chioggia. Il suo essere vivace lo porta ad iniziare diverse professioni,tra cui quella di avvocato e si sposta in diverse città italiane ma appena può torna nell’amata Venezia.
NASCE L’IDEA DI UN TEATRO DIVERSO
Nel 1735 inizia un periodo importante per Goldoni con l’avvio di un importante partecipazione artistica,durata 8 anni con il capocomico del teatro San Samuele di Venezia, GIUSEPPE IMEr e incomincia a intravedere che il modo di far teatro può cambiare.
LE PRIME OPERE
La sua idea di riforma inizia nel 1738 con il MOMOLO CORTESAN nella quale per la prima volta la parte del protagonista è interamente scritta. Infatti non si improvvisavano più le parti ma c’era un vero e proprio copione da imparare.
Tutto ciò scatena una rivolta degli attori che si sentono sminuiti nel loro ruolo. Goldoni si amareggia e se ne va a vivere a Pisa nel luogo che svolge la professione di avvocato ma comunque continua a pensare e a lavorare per il teatro.
Nel 1747 a Livorno viene rappresentata la sua prima opera, LA DONNA DI GARBO, completamente scritta.
Con il successo ottenuto, il capocomico della compagnia ”medebac” affitta un teatro a Venezia e scrittura l’utore come ”poeta di teatro” stipendiato.
Ritornato a Venezia nel 1748 Goldoni si dedica definitivamente al teatro. In questo periodo scrive ”la vedova scaltra”,”la famiglia dell’antiquario” e la ”locandiera”.
SUCCESSI E POLEMICHE
Sono anni di successo ma anche di polemiche due: Goldoni è costretto a fare battaglie sia con gli attori che erano costretti a cambiare il loro modo di recitare, sia con il pubblico che preferiva spettacoli di pura evasione,sia con gli autori che condannano l’uso che egli fa della lingua colloquiale.
Nelle vicinanze del 1760 Goldoni vive il periodo più fecondo della sua vita: scrive,tra le altre commedie, gli innamorati, i rusteghi, la casa nova e sior todero brontolon.
Attratto dalle conoscenze europee e amareggiato dalle polemiche italiane, nel 1762 Goldoni lascia nuovamente Venezia per trasferirsi a Parigi dove viene invitato a lavorare nel teatro delle COMÉDIE ITALIENNE. La sua opera è ancora poco apprezzata dai francesi e richiedono ancora le maschere e gli intrighi propri di un genere che egli si era sforzato di superare.
Muore a Parigi nel 1793.
Published: May 15, 2019
Latest Revision: May 15, 2019
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