BIOGRAFIA

Paolo Caliari, detto “Veronese”,nasce a Verona nel 1528 e muore a Venezia nel 1588, è stato un pittore italiano rinascimentale.

Le prime esperienze le fa nel trevigiano, poi a Mantova e alla corte dei Gonzaga.

Successivamente si trasferì a Venezia, dove viene indicato come “il Veronese”.

Nel 1566 sposò Elena Badile, figlia del suo primo maestro: Antonio Badile.

Con Elena ebbe 4 figli, che presto diventarono i suoi collaboratori.

TECNICA

Nelle sue opere realizzate a Venezia, si può notare un uso molto particolare della prospettiva, ha una passione per le tinte limpide e l’assenza di colori bruni e del nero per la resa delle ombre; il pittore dipinge olio su tela. Veronese ha grande capacità d’invenzione.

“IL COMPIANTO SUL CRISTO MORTO”

Il compianto sul cristo morto, conosciuto anche come “Lamentazione sul Cristo morto”, è un dipinto olio su tela di Veronese datato 1548, fu commissionata dai Girolamini ed è conservato nel museo di Castelvecchio a Verona. Lo spazio nella tela è diviso diagonalmente: da una parte si trova un affollato primo piano dove c’è il corpo del Cristo sorretto sulle ginocchia dalla Madonna, dall’altra invece si trova uno spazio libero fino all’orizzonte, dove sono ancora presenti le tre croci e più in lontananza si può notare la città di Gerusalemme; il tutto è dominato da un cielo che si sta rischiarando.

“CENA A CASA DI LEVI”

Questo dipinto fu commissionato a Veronese dai religiosi dell’ordine domenicano della basilica dei santi, Giovanni e Paolo, a Venezia. E’ datato 1573 ed è un dipinto olio su tela. Attorno a Gesù, seduto al centro del dipinto e della grande tavolata, si muovono una grande quantità di personaggi certamente non previsti nell’Ultima cena: ci sono animali e bambini che giocano sulle scale, servi giullari e militari. Molte figure sono presentate completamente disinteressate alla presenza di Cristo alla tavola; anche l’ambientazione non ha nulla a che fare con una povera locanda, luogo dove generalmente era posta la tavolata nelle rappresentazioni pittoriche; qui la cena è spostata in un sontuoso palazzo in stile classico.

“ANNUNCIAZIONE”

E’ un dipinto olio su tela conservato agli Uffizzi di Firenze. E’ datato 1570-1575. La scena si svolge in un’architettura palladiana, con una fuga di colonne al centro verso il punto di fuga di un arco che inquadra un giardino. Particolarmente monumentale appare il contrasto tra gli elementi verticali dell’architettura e il formato orizzontale del dipinto grazie al senso di profondità accentuato dalla successione dei piani di luci e ombre. Idealmente il dipinto si divide in tre parti, la prima dove si trova l’angelo, la seconda dell’architettura e la terza dove Maria si volta dalla lettura sull’inginocchiatoio in maniera teatrale, incrociando le braccia al petto in segno di umiltà. L’ angelo ha le vesti rigonfie dal volo appena terminato ed è in bilico in una posa asimmetrica, svolta in profondità, mentre solleva il dito destro per indicare il cielo.