Tiziano Vecellio by Noemi De Bortoli - Illustrated by Fabiola e Noemi  - Ourboox.com
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Tiziano Vecellio

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Artwork: Fabiola e Noemi

  • Joined May 2019
  • Published Books 1

Biografia

 

Tiziano nacque a Pieve Di Cadore da una famiglia molto conosciuta e dedita all’arte, infatti suo padre era un pittore.  Ancora bambino lasciò la città con il fratello maggiore Francesco e si stabilì a Venezia. L’incontro con Giorgione avvenne non molto prima del 1508 quando i due collaborano alla decorazione esterna del nuovo Fondaco dei Tedeschi, ovvero la prima opera pubblica assegnata a Tiziano; esso in precedenza era stato ricostruito dopo l’incendio del 1505. Tiziano portò a termine la VENERE DI DRESDA, un’opera realizzata inizialmente da Giorgione per le nozze di Gerolamo Marcello con Morosina Pisani. Non si sa per certo la data relativa alla sua nascita, a parte che è avvenuta nel 1488; l’atto di morte risale al 7 agosto  1576.

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I temi

Nelle opere di Tiziano si può distinguere un importante contenuto, ovvero la grande figura della donna. Le sue opere non ci permettono di scoprirne tutto il significato, ma solo alcuni argomenti storici e politici. Inoltre quasi tutte le opere di Tiziano sono a olio su tela.

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“CARLO V A CAVALLO”

Quest’opera è stata realizzata nel 1508, essa ha un valore storico molto importante e ha influenzato molto la pittura barocca del secolo successivo. Tiziano in questo ritratto riesce ad armonizzare i valori cavallereschi della Borgogna prendendo riferimento dal mondo classico. Carlo V è in sella ad un cavallo scuro bardato con un mantello rosso acceso. La sua armatura dorata riflette e viene illuminata dalla luce calda del fondo del paesaggio. Le bardature del cavallo rosso e oro sono presenti inoltre sull’elmo di Carlo V. Il paesaggio è dipinto con colori tendenti al verde scuro, mentre il cielo è illuminato da bagliori dorati accesi, in particolare dove si trova l’orizzonte.

 

Dimensioni: cm 335×283

Dove si trova: Madrid, Museo del Prado

Tecnica: olio su tela

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“LA SCHIAVONA”

La SCHIAVONA è un dipinto a olio su tela (117×97 cm), databile al 1510 circa conservato nella National Gallery di Londra. Quest’opera presenta un ritratto a mezza figura su sfondo grigio uniforme e dietro a un parapetto marmoreo, dove si leggo le iniziali T.V. interpretate come le iniziali del pittore. Le forme procaci della donna sono ritratte con molto verismo e accuratezza, essa sono accentuate dagli ampi panneggi dell’abito color terra. Il busto è leggermente ruotato verso sinistra mentre la testa guarda frontalmente verso la persona che guarda il quadro, con una notevole naturalità e scioltezza.

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“RATTO D’EUROPA”

Il RATTO D’EUROPA è un quadro dipinto tra il 1560 e il 1562, su commissione di Filippo II di Spagna. In questo ritratto viene raffigurato un episodio della mitologia greca: Giove conquista e rapisce la principessa Europa tramutandosi in un toro. La posizione dalla fanciulla e delle sue vesti danno una forte idea di dinamicità. Il quadro è immerso in una luce livida, fredda e lo sfondo non definito ricorda i paesaggi leonardeschi. Le pennellate sono sporche e non definiscono bene i dettagli, conferendo molta espressività alla tela.

 

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: 178×205 cm

Dove si trova: Isabella Stewart-Gardner Museum, Boston

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“VENERE DI URBINO”

Il quadro venne realizzato sulla commissione di Guidobaldo II della Rovere nel 1538, che voleva mostrare a sua moglie quell’opera con l’obiettivo di utilizzare il lavoro di Tiziano come monito amoroso per la coniuge. In primo piano Tiziano dipinge la Venere sdraiata, nuda su un materasso; la camera da letto in cui si trova la dea è composta da un arredamento moderno, molto lontano dal mondo greco e romano. La dea, sdraiata su un letto, appoggia il braccio su due cuscini e lo sguardo è rivolto verso lo spettatore. Con una mano si copre, alludendo al tema classico della Venus Pudica, ovvero la versione di Venere intenta a coprirsi il seno o le parti intime, simboleggiando la parte più umana della dea. Nella mano destra si trovano delle rose rosse, questo è il fiore sacro della dea e che simboleggia la bellezza. Nel braccio disteso invece la Venere indossa un anello, anche un bracciale d’oro e un orecchino di perla a forma di goccia, simbolo della purezza. Proprio all’altezza dell’inguine della Venere, Tiziano pone la fine della parete scura che si trova alle spalle della protagonista; sulla destra si apre un’altra scena, con protagonista due ancelle di Venere intente nel cercare dei vestiti per la dea.

 

Dimensioni: 119×165 cm

Dove si trova: Galleria degli Uffizi, Firenze

Tecnica:olio su tela

 

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