FONTANA BUSSI

by Istituto Comprensivo Frosinone 4

Artwork: Andrea Evangelista, Federico Marcoccia, Lorenzo Larocca, Stefano Marcoccia

Joined May 2019
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LA FONTANA BUSSI

LA VIA LATINA

L’antica Frùsino si trovava lungo la via Latina come ci spiega Strabone, antico geografo greco dell’età di Augusto, il quale ci narra che Frùsino era costeggiata dal fiume Cosa e si trovava dopo Ferentino dalla quale distava 7 miglia.

La via Latina è molto antica; il tracciato originario partiva grosso modo dall’isola Tiberina, oltrepassava i Colli Albani e scendeva lungo le valli del Sacco e del Liri, seguendo il tracciato dell’odierna via Casilina.

La via Latina era il collegamento interno dal Lazio alla Campania e già dal IV sec a.C. univa Roma a Capua, con un percorso di 1478 metri.

Le fonti archeologiche ci confermano che tale percorso fu frequentato anche nell’età del ferro, quando la civiltà campana influenzò, insieme al Lazio, anche la Sabina e l’Umbria; poi a partire dall’ VIII sec. a.C. gli Etruschi andarono verso Sud a colonizzare la Campania.

Guarda la mappa delle antiche vie romane

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7c/Italy_topographic_map-ancient_Roman_roads.svg

La potenza etrusca era però in declino, così le popolazioni sannitiche si impadronirono della zona impedendo il transito.

Come tutte le strade romane essa era costituita da grandi blocchi squadrati di calcare, i BASOLI, ancora visibili presso il ponte della fontana, vicino all’anfiteatro, davanti al Mattatoio comunale, oggi casa della cultura, nei pressi di Porta Romana, poi proseguendo verso sud, nei pressi della Chiesa della Delibera.

Probabilmente il più antico monumento cittadino, la Fontana Bussi è una fonte di origine forse romana (alcuni frammenti di un basamento precedente la datano tra il 104 e il 101 avanti Cristo, durante il consolato di Caio Mario), la cui costruzione attuale è però frutto di un lavoro di ricostruzione voluto dal governatore Giovanni Battista Bussi De Pretis nel 1774.

Situata tra il viadotto di Viale Roma e il Ponte della Fontana (costruito nel 1665), la Fontana Bussi si presenta con un grande parete marmorea centrale, sulla quale è ben leggibile un’iscrizione latina.

Pur in cattivo stato di conservazione, la Fontana Bussi è un simbolo di Frosinone, e certamente visitarla contribuisce a comprendere ed analizzare l’evoluzione architettonica ed urbanistica della città. La fontana fu restaurata nel 1870 attraverso la costruzione del ponte e grazie a quest ‘ultimo si scoprirono iscrizioni romane.

Quest’ultimo si salvò dalla distruzione del 1944, ma negli anni entrambi i monumenti hanno avuto e continuano ad avere nuove modifiche.

SCRITTA INCISA SUL CIPPO

Su una lapide nei pressi della Fontana Bussi ci sono scritte delle lettere non ancora del tutto decifrate.

I cippi (dal latino cippus) erano per lo più conficcati nel terreno e venivano eretti per delimitare aree pubbliche o private, sepolture o per altro uso come accompagnare il corso di un acquedotto o di una strada.

Su un lato del cippo, forse risalente agli inizi del I secolo a.C, ci sono scritte alcune lettere che insieme formano la parola ‘’IMPERATOR’’.

Si pensa possa trattarsi di Caio Mario, generale e uomo politico nato a Casamari, imperatore nel 104 e nel 101 a.C

Questo termine era usato dai soldati romani per acclamare il generale vittorioso.

Da Augusto in poi designa il capo dell’ impero romano e, nelle iscrizioni, non viene più solitamente riportato l’intero nome ma venne abbreviato alle prime tre lettere :IMP(erator).

Il procedimento damnatio memoriae (condanna della memoria) tendeva a cancellare per sempre ogni ricordo (ritratti, iscrizioni) dei personaggi illustri considerati, dopo morti, nemici dello stato romano.