Giovanni Boccaccio nacque nel 1313 a Certaldo o forse a Firenze, figlio illegittimo del mercante Boccaccino di Chellino. Nel 1327 Boccaccino si recò a Napoli come socio della potente banca dei Bardi e portò con sé il figlio per fargli fare pratica mercantile. A Napoli rimase fino al 1340-41. In qualità di figlio di un socio della banca dei Bardi poteva partecipare alla vita raffinata e gaudente dell’aristocrazia e della ricca borghesia napoletane.In questi anni matura in Boccaccio la vocazione letteraria:subisce il fascino della tradizione cortese, dei versi d’amore, dei romanzi cavallereschi e si afferma in lui la devozione per i classici latini.
Nel 1340 torna a Firenze. Nel 1348 vive l’esperienza della peste e ne trae spunto per la cornice narrativa in cui inserirà le cento novelle del suo capolavoro,il Decameron.Nel 1362 si ritira a Certaldo dove conduce una vita appartata dedita alla meditazione e alla stesura di opere erudite.La morte lo coglie il 21 Dicembre 1375.
Le opere di Boccaccio vengono divise in due diversi periodi:il periodo napoletano e il periodo fiorentino.
Nelle opere del periodo napoletano rientrano:
LA CACCIA DI DIANA, un poemetto in terzine di diciotto canti anteriore al 1334.
IL FILOSTRATO, un poemetto scritto in ottave.
IL FILOCOLO, risalente forse al 1336, tratta di un’opera narrativa in prosa in cinque libri.
IL TESEIDA DELLE NOZZE D’EMILIA, un poema in ottave in dodici libri scritto tra 1339 e il 1340.
Nelle opere del periodo fiorentino rientrano:
LA COMEDIA DELLE NINFE FIORENTINE, una narrazione in prosa inframmezzata da componimenti in terzine scritta fra il 1341 e il 1342.
L’AMOROSA VISIONE, un poema in terzine di cinquanta canti composto nel 1342-43.
L’ELEGIA DI MADONNA FIAMMETTA,un romanzo in prosa composta nel 1343-44.
IL NINFALE FIESOLANO, un poemetto in ottave.
INTRODUZIONE AL DECAMERON
Una delle opere letterarie più rilevanti del Trecento italiano è il Decamerone o Decameron. Questa raccolta di cento novelle scritta da Giovanni Boccaccio nel corso del XIV secolo rappresenta una testimonianza importante di quella particolare fase evolutiva della letteratura italiana che vede l’affermazione della prosa in volgare, un fenomeno che negli anni successivi si andrà sempre più consolidando. Non è un caso se all’interno di questo progetto creativo l’autore faccia uso del volgare per narrare una serie di valori legati alla classe sociale che in quel tempo era in ascesa: la borghesia mercantile. Come vedremo, anche la formula compositiva che è appunto quella novellistica rappresenta una novità all’interno del contesto culturale in cui Boccaccio scrive.
Published: Apr 30, 2019
Latest Revision: Apr 30, 2019
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