La vita di Simona Atzori
Simona Atzori è nata a Milano nel 1974 e ha sempre vissuto la sua condizione come l’unica possibile.Fin da piccola era una bambina vivace e piena di sogni. Immaginava già di correre e di danzare libera e felice. I sogni che aveva nel cuore erano la Pittura e la Danza e grazie al supporto della sua famiglia, inizia fin da bambina a coltivarli con passione. Simona afferma: “Non mi sono mai chiesta con dolore perché Dio abbia voluto che proprio io nascessi così, senza le braccia, ma ho sempre pensato invece perché Dio mi avesse dato così tanto. Mi ha disegnata così semplicemente perché era così che mi aveva in mente”.
Pittura….. I colori dell’ anima di Simona
Aveva pochi mesi: un segno rosso incomprensibile fu il mio primissimo disegno.Scoprii il favoloso mondo dei colori e delle linee e non mi fermai più. Mentre sua sorella Gioia disegnava, Simona si metteva lì accanto e la guardavo incantata cercando di imitarla, ansiosa di diventare come lei. Inizia a dipingere a all’età di 4 anni come autodidatta, per poi scoprire che la pittura sarebbe diventata la sua Vita.Iniziò disegnando bambini al contrario. Cominciava con un cerchio nella parte bassa del foglio, poi procedeva verso l’altro attaccando un bel collo, due lunghe braccia con tutte le cinque dita delle mani, il resto del corpo e delle gambe sinuose, con le dita dei piedi al loro posto. Terminava riempiendo il cerchio con occhi, naso e una bocca sorridente, poi girava il foglio. Magicamente il bambino era a testa in su e Simona sorrideva soddisfatta. Crescendo, accumulava quaderni sparsi per la casa. Quasi per gioco iniziò anche a decorare le ceramiche. Aveva quattro anni quando le mie ceramiche finirono in mostra alla festa del paese. Era così felice di esibire i suoi primi capolavori che approfittò di un momento di distrazione della mamma e in un attimo li vendette quasi tutti. Non ne fu molto contenta: per lei erano così preziosi che venderli era un’eresia. Per fortuna, alcuni bicchieri e qualche tazzina rimasero invenduti sul banchetto. Oggi sono conservati nella galleria di famiglia.Così parte l’ avventura di Simona nel mondo dei colori. Giovanissima entrò a far parte dell’VDMFK l’associazione internazionale dei pittori che dipingono con la bocca e con il piedi.
Danza….. la forma d’arte che più si avvicina all’amore
Se non fosse andata a danza da bambina, per seguire le orme di sua sorella… Se non avesse modificato la sua strada quando, a dieci anni, la scuola che frequentava, legata alla Royal Academy di Londra, disse che, per continuare, era obbligatorio sostenere un esame per l’uso delle braccia… Se non avesse superato questi step, non avrebbe ballato al Roberto Bolle and Friends, non sarebbe stata ambasciatrice della danza nel Giubileo del 2000, non avrebbe aperto le Paralimpiadi invernali del 2006, non avrebbe realizzato Me, il primo spettacolo tutto suo e quelli a seguire: “Cosa ti manca per essere felice?” e “Una stanza viola”.Tutto parte da un sogno che va curato, innaffiato e amato, poi frammentato in passi concretizzabili, umanizzato e spogliato della sua connotazione poetica per diventare reale. Però resta sogno. Quando Simona lo vede prender corpo e capisce che lui lo sta vivendo, non si chiede cosa farà: sa già che ne sognerà un altro. Uno degli obiettivi di Simona è proprio quello di continuare a sognare: sogni piccoli, immensi, deliranti, colorati, soffici. Non una grossa fatica: le vengono centinaia di idee. Fa liste su liste, i progetti gli si accatastano in testa. Senza tutto ciò sarebbe vuota. La danza è ciò che le ha permesso di scoprire il “suo pieno”, quella capacità dentro di lei che le fa sentire che può realizzare i suoi sogni.
“SIMONARTE DANCE COMPANY“
La Compagnia nasce all’inizio del 2010 sulle ceneri di precedenti attività di danza per la volontà della stessa Simona Atzori. L’intento della Compagnia è quello di unire alla ricerca artistica profonda, un messaggio che ha già raggiunto migliaia di persone in ogni ambito nella quale Simona opera, dalla danza alla pittura, dagli incontri nelle Aziende, all’editoria.
La compagnia ha in attivo tre spettacoli
“UNA STANZA VIOLA“
Nel 2014, nasce il nuovo spettacolo “Una stanza viola”, che è già in tour, continuando il progetto #centodieci è ispirazione e che ha debuttato in Sicilia e al Teatro Regio di Parma. Lo spettacolo proseguirà il suo tour nel 2015.
Danzano con Simona le ballerine della sua compagnia di danza (SimonArte Dance Company) Mariacristina Paolini e Beatrice Mazzola e danzatori del Teatro alla Scala di Milano Marco Messina e Salvatore Perdichizzi, che da anni ormai collaborano con Simona e che con lei hanno portato in tutta Italia e all’estero i loro spettacoli.
Nel 2017 lo spettacolo è stato presentato al Festival dei due mondi di Spoleto.
Nel 2018 “Una stanza viola” va in scena al Teatro Manzoni di Milano per l’associazione “Wondy sono io” e il gruppo 24 ore.
“ME“
Il primo spettacolo ideato, creato e coreografato da Simona Atzori e dalla compagnia stessa, è “Me”. In scena vengono portate, con i componenti della Compagnia e ospiti illustri, le emozioni che hanno portato Simona a creare questa Compagnia e tutto ciò ha raggiunto il pubblico in modo diretto ed efficace.Ospite sul palco, alla prima nazionale dello spettacolo “ME” al Teatro Cagnoni di Vigevano è stata l’Etoile Internazionale Oriella Dorella e dopo Vigevano si sono accese le luci dei palchi di città italiane come Milano, Varese, Arezzo, Padova, Cremona, cinque date in Sicilia e Calabria e ancora alcune date in Spagna (fra cui Madrid, Cazorla, Granada), lo spettacolo ha anche raggiunto il Kenia e con una tournée l’Argentina. Lo spettacolo continua il suo tour dal 2010 a oggi con numerose date in tutta Italia e estero.Nel 2013 fino quasi al termine del 2014, lo spettacolo ME è stato ospite del ciclo di eventi intitolato #centodieci è ispirazione, organizzati dalla Mediolanum Corporate University, girando i teatri di tutta Italia.
L’ amore per la scrittura
“COSA TI MANCA PER ESSERE FELICE?“
Dopo il successo di questo spettacolo con l’uscita del primo libro di Simona Atzori “Cosa ti manca per essere felice” edito della Mondadori, nasce la necessità artistica di creare un nuovo spettacolo per suggellare il successo editoriale. L’intento, già ben chiaro, è quello di trasformare la danza, le esperienze e le emozioni, che Simona ha messo nero su bianco sulle pagine del libro.
Questo libro delinea la figura di Simona che è volenterosa a scoprire di avere dentro di sé un’altra modalità per comunicare. La scrittura è sempre stato un amore “silenzioso”, che ha però coltivato da sempre. Come le altre sue passioni, anche la scrittura è cresciuta dentro di se fino trasformarsi da “sogno segreto” a vera e propria realtà. Questo amore profondo che ha Simona, si rivela quando nel 2018 scrive “ La strada nuova”.
LA STRADA NUOVA
Tutto comincia da un desiderio: essere protagonista vigile e consapevole della propria vita.
La strada nuova, un cammino in quattro fasi (preparativi, partenza, transito e arrivo) che Simona Atzori, ballerina, pittrice e coach, condivide idealmente con i lettori. “Se vuoi possiamo avviarci insieme” scrive. “Io percorrerò la mia strada e tu, accanto a me, la tua”. Simona ha compiuto un percorso eccezionale per scoprire le sue potenzialità e per accettare i suoi limiti. Nel suo caso, tanto evidenti erano i limiti, quanto unica è stata la sua capacità di affermare la sua forza e la sua grazia. Ogni volta che si esibisce dedica tempo a dialogare con il suo pubblico e il tema intorno a cui si sviluppano le conversazioni è sempre lo stesso: come ci sei riuscita, cosa ti ha guidato? In questo libro Simona risponde, senza la pretesa di insegnare nulla. La strada nuova non contiene formule magiche su come si dovrebbe o come sarebbe giusto vivere, ma la sua storia, le sue esperienze, e soprattutto le lezioni che ha imparato sulla sua pelle e quelle che apprende ogni giorno dalle persone che incontra. È la condivisione del suo personale viaggio verso la consapevolezza che non è possibile arrestare il cambiamento, mentre lo è decidere come affrontarlo. In una restituzione strutturata per aneddoti, consigli ed esercizi, Simona suggerisce che per essere padroni della propria vita non bisogna rivolgere lo sguardo fuori da sé, cercare di studiare affannosamente le circostanze nel tentativo di adattarvisi il meglio possibile. Meglio comportarsi al contrario: guardarsi dentro. Solo così potremo accogliere la nostra natura e imboccare la strada che più ci corrisponde. Solo così riusciremo a liberare l’enorme potere che tutti abbiamo ma che troppo spesso finiamo per soffocare: scegliere consapevolmente di essere felici. La vita è un dono, sostiene Simona. Ci saranno cadute, tempeste, emozioni, sorrisi e lacrime, ma qual è il senso se non si è protagonisti della propria? C’è un sogno che spinge un altro sogno, si un altro e poi un altro ancora…perché Simona ha imparato tanto tempo fa che tutto parte da un sogno ed è proprio di una partenza che ha deciso di parlarvi…Perché afferma Simona “un giorno sono partita, per un altro viaggio che mi ha portato non verso qualcosa, ma verso di me.” Ha iniziato a rendersi conto che prima aveva bisogno di dedicarsi ai preparativi per poi poter partire davvero. Ha iniziato a camminare “passo dopo passo” fino ad arrivare. Dove? Non ad una meta, ma ad un arrivo che però le ha ancora dato la forza per ripartire di nuovo. Ripartire… proprio come la notte si tuffa nel giorno per dare vita a qualcosa di nuovo e proprio come il giorno si trasforma ancora in notte per ripartire ancora per un nuovo viaggio e verso nuovi sogni.
Attraverso la Pittura, la Danza, gli Incontri Motivazionali e i suoi Libri Simona desidera comunicare agli altri le emozioni che vive e trasmettere quel desiderio che c’è dentro ognuno di noi di rendere la propria vita degna di essere vissuta.
Published: Apr 30, 2019
Latest Revision: Apr 30, 2019
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