Babà
Il babà è un dolce importato dalla Polonia. C’è però da dire che il a Napoli ha trovato lo sviluppo e il perfezionamento che ne fa la delizia di oggi.
La sua invenzione si deve a Stanislao Leszczyński, re di Polonia, che era un ammiratore delle “Mille e una notte”, la raccolta di novelle tra cui spicca “Alì Baba e i quaranta ladroni”.
Così, quando inventò quel suo dolce morbido e soffice, intriso di rum, lo dedicò al suo eroe preferito, Alì Babà.
Come arriva il babà a Napoli
Per arrivare a Napoli, il babà percorrerà una strada lunghissima e tortuosa.
A inizio Ottocento, la famiglia reale polacca fu esiliata in Francia e qui il re ricominciò a preparare il suo dolce preferito. A Parigi, la ricetta del babà fu copiata dal pasticciere Sthorer, che fece del babà la specialità della sua pasticceria che divenne famosa in tutta Parigi.
Essendo il babà diventato celebre a Parigi, la ricetta riuscì ad arrivare a Napoli grazie ai munzù, i cuochi che riportavano a Napoli le ricette francesi più “in voga”.
Così il babà arriva a Napoli e qui diventerà velocemente uno dei simboli della pasticceria napoletana.
Ingredienti
300 gr di farina
100 gr di burro
5 uova intere
1 cucchiaio di zucchero
40 gr di lievito di birra
un pizzico di sale
rhum
scarso ½ lt di acqua
175 gr di zucchero
1 buccia di limone
Ricetta
Versare sul tavolo solo 100 gr di farina, il lievito fatto sciogliere precedentemente in una tazzina d’acqua tiepida, un pizzico di sale e impastare con energia. Appena l’impasto risulterà morbido e soffice, porlo in un canovaccio infarinato, sotto una coperta.
Dopo circa 10-12 minuti controllare se la crescita è seriamente avvenuta e porlo su di un tavolo. Aggiungere al preparato i rimanenti 200 gr di farina, il burro, lo zucchero e le uova una alla volta.
Il composto si attaccherà al palmo della mano e questo sarà il momento per lavorarlo in poche parole «a schiaffi». Se si vuole ottenere un buon risultato si deve lavorare per parecchio tempo.
A parte ungere una teglia di circa 10-13 cm con del burro e con della farina e porci dentro il composto avendo cura di stenderlo bene con le mani tutt’intorno.
Farlo nuovamente crescere sotto una coperta per circa mezzora e infornare. Appena il babà avrà assunto un colore marroncino spegnere il forno e fare asciugare. A parte far bollire in una casseruola scarso mezzo litro d’acqua, 175 gr di zucchero e una buccia di limone.
Quando il tutto si sarà raffreddato, versarvi il Rum e girare un po’. Estrarre il babà dal forno e a cucchiaiate versarvi su il rum, quando ne avrà bevuto una bella parte capovolgerlo e ripetere l’operazione dall’altra parte.
I miei ricordi
I ricordi più importanti legati a questo dolce sono legati a i miei nonni, poichè vivono a Napoli e non ho la possibilità di vederli frequentemente e credo che questo sia uno dei piatti che ci lega maggiormente.
Durante i pranzi come dessert i miei nonni acquistano sempre i babà, insieme alla mia famiglia e parenti mangiamo questo delizioso dolce.
Il gusto del babà mi ricorda la terra e le tavolate insieme ai parenti di napoli.
Published: Apr 29, 2019
Latest Revision: Apr 29, 2019
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