U.D.A le muse in cucina: Modena by Matteo Navone - Illustrated by Matteo Navone - Ourboox.com
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U.D.A le muse in cucina: Modena

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Artwork: Matteo Navone

Mi chiamo Matteo Navone frequento il secondo anno del corso operatore della ristorazione nell'istituto CIF
  • Joined Apr 2019
  • Published Books 1

Il gnocco fritto.

Pasta fritta dal colore dorato, gonfia e soffice, vuota all’interno con un sapore unico. Le forme quadrate, rettangolari, a rombo fino ad arrivare al tondo; anche la grandezza può essere differente, ma il gusto, quello sì, rimane sempre e comunque irripetibile.

 

E se rimane irraggiungibile l’accompagnamento con i salumi, con cui si crea un’incredibile esplosione di gusto, le varianti degli abbinamenti  con cui si può assaggiare questa prelibatezza sono infinite.

 

Stiamo parlando naturalmente dello Gnocco fritto: una ricetta tipicamente emiliana, diffusa in tutta la regione, dell’Emilia Romagna.

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La  storia  dello gnocco  è antica  e risale probabilmente al  popolo dei Longobardi  che dopo la caduta dell’Impero Romano conquistarono queste terre. E ‘proprio tra i longobardi, infatti, che si era diffusa l’utilizzo dello  strutto in ambito culinario,

 

elemento che risulta tuttora un ingrediente indispensabile per la realizzazione dell’autentico gnocco fritto. Ben oltre i Longobardi la sua storia proseguì in Emilia Romagna colomba lo gnocco fritto diventato un  alimento quotidiano tra la popolazione contadina . Così fu almeno  fino agli anni Sessanta .

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Ricetta 

 

Ingredienti per 4 Persone

  • 250 g Farina 0

  • 60 ml Acqua frizzante ghiacciata

  • 60 ml Latte freddo

  • 1 cucchiaino Sale fino

  • 20 g Strutto

  • 2,5 l Olio extravergine d’oliva o di semi

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Procedimento

In una ciotola capiente unite la farina e un cucchiaino di sale.

Aggiungete l’acqua frizzante e poi il latte – entrambi devono essere belli freddi.

 

Amalgamate brevemente con una forchetta, poi aggiungete lo strutto. Impastate vigorosamente a mano all’interno della ciotola, fino a creare un panetto di impasto.

Trasferite il panetto su una spianatoia leggermente infarinata e impastate fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Spolverizzatelo di farina e stendetelo ad uno spessore di 2/3 mm.

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Con la rotella col pizzo create dei rettangoli più o meno tutti delle stesse dimensioni, in modo da ricavare circa 30 pezzi di gnocco fritto.

 

Friggete i pezzi, pochi alla volta, in olio profondo e ben caldo – fate sempre la prova con un angolino dell’impasto – se l’olio è ben caldo il pezzettino di impasto riemergerà in 5 secondi e si gonfierà.

 

Fate cuocere ogni pezzetto circa 1 minuto per lato, poi scolateli e poggiateli su un foglio di carta assorbente.Servite ancora caldi con salumi e formaggi – io ho scelto un Prosciutto crudo di Parma stagionato 20 mesi e del Parmigiano Reggiano.

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Ricordi dello gnocco fritto

Solo a sentire il profumo della pasta che cuoce nell’olio che torno bambino, quel buon profumo che immergeva la cucina durante qualche cena in famiglia in qui mio nonno passava tutto il pomeriggio per prepararlo,

difficile scordarsi quei momenti passati insieme a lui ad aiutarlo a cucinare per poi sedermi al tavolo con tutta la mia famiglia e cenare serenamente scambiando discorsi tutti insieme.

Generalmente il Gnocco fritto mio nonno di tradizione lo cucinava per le feste o per celebrare un momento di unione e condivisione con la famiglia soprattutto nel week-end o in giorni festivi.

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